«Stai scherzando!? Impossibile.»esclamano le altre. «Si da bambina, guardavi tuo fratello più che un fratello maggiore. È infatti, col passare dei giorni, ti accorgi che quello che provi per lui, non è solo amore fraterno, ma di più.» fisso il vuoto. «Voglio vedere.» lei annuisce.
𝑁𝑒𝑙 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑡𝑜.
«Vostra altezza?» sento chiamare, ma non rispondo. «Serenity!» Luna arriva e mi guarda male. Ci credo. Da principessa sono seduta per terra. «Cosa c'è?» la guardo senza provare emozioni. «Non ti devi sedere in quel modo.» sbotta mentre alza la voce. E come se non bastasse... «Ancora a fare la bambina?» mi alzo con i nervi, ma nel momento in cui volevo parlare, Akira mi blocca mettendo un dito davanti alle labbra. «Non alzare la voce, ma fai la brava e torna in camera tua che è tardi.» In quel momento provo un mix di emozioni. Guardo altrove e decido di andare in camera mia. «Prima cena.» sento la voce di Akira che mi ordina. Ora è troppo! Non mi danno una risposta... Perfetto. La terrò da sola.
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Così invece di andare a cenare, vado in camera mia senza mangiare. Giorno dopo sento bussare la Luna. «Serenity, apri.» non mi alzo da letto. E alla fine Luna da forma umana decide di entrare. «Come mai senti ancora a letto? Dovresti essere già a fare colazione.» luna mi mette una mano sulla fronte e dopo si stacca. «Ma tu hai la febbre!» a quanto pare, facendo avanti indietro, terra-luna. Mi sono raffreddata. I medici mi aiutano con tutto, ma tutto sommato, non mi sentivo bene. «Vuoi mangiare qualcosa?» Akira rimane fermo sulla porta. «Non hai da fare cose da re? Scusa, da stronzo re.» corpo la testa con la coperta cercando di non piangere. «Almeno mangia qualcosa. Mi hanno detto che ultimamente non tocchi cibo. Ne colazione, pranzo, cena, nulla. Come mai?» «Ora ti interessa la mia salute? O cosa faccio io? Strano prima non volevi questo.» «Mi comporto così, perché devo essere serio come futuro re.», esco a Akira. Infatti noto che si siede vicino a me. «Vostra maestà! Alzati per favore. Voglio stare da sola. E può portare il cibo via. Non ho fame!» mi si stringe il cuore, la gola mi fa male. E la prima volta che rispondo a mio fratello in questo modo. Akira di allontana e quando sento la porta chiudersi, noto che il cibo è ancora lì. E infatti. Non tocco nulla.
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Nel cuore della notte inizio a tremare. «Meglio se vado a chiamare qualcuno.» nel momento in cui mi alzo, mi gira la testa. «Accidenti. Non è una buona idea...» mi alzo ancora ma sta volta dalla fretta di alzarmi mi giro la testa davvero tanto che quasi perdo i sensi. Ma qualcuno mi ferma in tempo. «Cavolo! Ma io dico ma chiamare o urlare che stai male no eh!?» sussulto quando sento la voce di Akira. Lui mi prende in braccio e mi poggia sul letto, di nuovo. E fa per andare. «Ferma. Aki. S-stai qui ti prego.» li prendo la mano. In quel momento gli occhi mi si chiudono piano. Non riesco a controllarli. Ma noto una cos prima di chiuderli del tutto. Akira che si spoglia del tutto.... ***
Nel cuore della notte, mi sveglio e quasi non urlo da quello che vedo. Akira e nudo vicino a e!? Nello stesso letto!? Aspetta un secondo... Ma io come mai sono nuda!? Divento rossa come un peperone. Ma allora, prima di addormentarmi ci ho visto giusto... Si stava davvero togliendo i vestiti. Infatti, ricordo che avevo freddo, e non riuscivo ad riscaldarmi. Noto che Akira apre gli occhi e io come scema gli chiudo di nuovo. E ora? Che faccio? Non so da quanti anni che non stiamo così vicini... Senza pensare due volte. Apro gli occhi piano, e cavolo. Akira mi guarda... «Aki...» lui sorride e mi tocca la fronte. «Direi che ora stai meglio.» mi coccolo a lui tutta felice. «E meglio che me ne vado prima che ci vedono.» mi sveglio di colpo dal questo sogno bello bello. «Serio?» quando si alza per andare mi ricordo che è nudo, senza pensare due volte, lo tira di nuovo a letto e mi metto sopra di lui.
«Non andare!» alla fine le lacrime scendono. «Serenity.» Akira rimane a bocca aperta. «Ti prego. Non so da quanti anni non siamo così vicini. So che una volta che passi quella porta, mi tratti ancora male. Almeno per stasera, possiamo essere uniti come prima?"» Akira mi asciuga le lacrime. «Va bene.» Felice da quelle parole, senza pensarci due volte, unisco le mie labbra alle sue.