Entrai in bagno e mi fermai davanti allo specchio, i miei occhi erano contornati da due aloni più neri della pece, per via del rimmel colato per colpa delle lacrime, che creavano sul mio viso il tipico effetto panda .
Sulle mie labbra c'erano ancora tracce del mio rossetto nero, la testa mi scoppiava, dovevo smetterla di bere "si a chi vuoi darla a bere? Passami il gioco di parole, bere è la tua unica ragione di vita, l'unica cosa che ti fa avere una vita sociale"
La mia voce interiore non aveva tutti i torti, non valgo nulla e bere mi da disinibizione e mi fa'accettare dalla società.Pov autore
"Elisa, Elisa, la smetti di dire cavolate?
Ognuno di noi ha un grande valore proprio per la sua unicità!
Non dimenticarlo mai!"Pov Elisa
"Grazie mille autore, per le tue parole ❤️❤️"
Come stavo dicendo prima che la mia voce interiore mi interrompesse, avevo una terribile emicrania quindi mi chinai ed estrassi un'aspirina dal cassetto delle medicine che diluii nell'acqua e la mandai giù.
Avanzai verso la vasca regolai l'acqua e tornai davanti allo specchio aspettando che la vasca si riempisse, abbassai le sottili spalline della mia camicia da notte bianca, la quale scivolò lungo il mio corpo, finendo ai miei piedi e rimasi così vestita solo della mia pelle e dei miei tanti pensieri.
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Watshapp story E.L
RandomElisa, torna a casa e trova una chiamata da un numero sconosciuto