L'aria è satura e polverosa. Tutte le dita sono puntate contro di me, mentre finisco di pulire le mani macchiate di sangue sulla gonna.
«È colpevole!»
Le persone urlano accecate dalla furia, alcuni funzionari di corte mi vengono incontro. Le else delle spade sono tenute saldamente tra le mani.
«Signorina, venga con noi.»Nelle strade regna la confusione più totale.
I mercati sono incustoditi, alcuni commercianti si trovano insieme ai popolani, per assistere alla cattura dell'assassina del sovrano.
Mi circondano, scagliando coltelli e pietre.
Degli uomini di mezz'età marciano nella mia direzione con passo pesante, le divise scure impolverate. Lo sguardo cupo.
«Siete stati inviati dal Re?» li provoco, sfoggiando un ghigno.L'aria è tagliata dalle lame che sono brandite contro di me.
Quando inizio a correre i sassi scricchiolano sotto le suole degli stivali infangati.
Inspiro la polvere che si solleva da terra, tossisco.
Mi faccio strada tra la gente che cerca di ostacolarmi, minacciandoli con il mio pugnale affilato.
Il vento punge la pelle del viso, rendendola violacea e pruriginosa.
Non ci sono vie di fuga. Non vedo nulla che mi potrebbe essere d'aiuto.
Poi, però, noto una grondaia a pochi passi da me, conducente al tetto di una casa. Con uno scatto mi avvicino di soppiatto al tubo, e appoggiando un piede sulla superficie liscia, inizio a salire.Mi do una spinta, cercando di non perdere appiglio, e di procedere a passo costante. Ho le mani sudate e scivolano sul metallo freddo. Mi aggrappo alla grondaia come se fosse la mia ultima speranza di vita.
Le grida irate del popolo sembrano essere svanite.
Con un tonfo atterro sul tetto, scivolando sulle tegole bagnate.Stringo i denti per il dolore.
La caviglia pulsa.
Chiudo gli occhi.Le mie gambe scalciano in aria, a penzoloni.
Trattengo il respiro.
Con le mani trovo una sporgenza, e con i piedi mi appoggio al muro.
Sbuffo e mi rialzo.Sono al sicuro. Ce l'ho fatta.
Non devo abbassare la guardia, ma mi concedo un paio di secondi per riprendere fiato. L'argilla secca scricchiola sotto i miei piedi, delle goccioline di sudore scivolano sul mio viso. Sbatto le palpebre, scaccio via la sensazione di stanchezza. Non me la posso permettere.
Mi guardo intorno con più attenzione. Devo cercare una via d'uscita. Non posso restare qui sul tetto a lungo. C'è un piccola canna fumaria proprio dove ho appoggiato le mani.Forse c'è speranza. Forse non mi troveranno.
Mi calo lentamente giù dal camino, con la cenere e la fuliggine a impedirmi di respirare regolarmente. Le gambe sono così in tensione che iniziano a bruciare.
I mattoni ruvidi scorticano le mani, ho perso la sensibilità delle braccia.
Poi vedo una luce. La luce del giorno.
Racimolando tutta la forza restante in corpo, salto. Atterro sulla cenere, che mi invade le vie respiratorie. Tossisco bruscamente.
La gonna è sporca, ma questo è l'ultimo dei miei problemi. Sfodero il pugnale e mi aggiro nelle stanze dell'abitazione.Il pavimento in legno rende ovattato il rumore dei miei stivali.
Non lontano dal caminetto c'è un tavolino rotondo. Non mi soffermo a guardare i dettagli, piuttosto cerco una via d'uscita.
Svolto l'angolo e due porticine sono affiancate l'una all'altra.
Le stanze sono di dimensioni molto ridotte, ma ben curate e ordinate.
Uno scricchiolio. Resto in silenzio, attenta e con il pugnale saldo tra le mie mani.
Deve essere stato il vento, perché dopo quel leggero rumore non sento più nulla.
Devo andarmene il prima possibile.Non posso uscire dalla porta principale, ma potrei forzare una delle finestrelle che si trovano nelle camere. Darò meno nell'occhio. Anche se sono una ricercata.
Con una fretta improvvisa socchiudo la porta, entrando. Individuo subito la finestra, il vetro sottile appannato.
Infilo il pugnale nella fessura tra le due ante, e quando con uno scatto si aprono, mi scaravento fuori.
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Afterlife Duel
Fantasy«Tu sei il mio Nettare. Il Nettare degli Dei.» «Sto cercando di salvarti la vita, Evara. Ti sto offrendo una seconda possibilità.» «La possibilità di uccidere qualcuno, di nuovo? Come proverebbe questo la mia innocenza?» ⚔️🌿✨️ Evara è una ragazza c...