La ranocchia e il ranocchio, TokoTsuyu

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TokoTsuyu,
TW!
(Alternative universe!)

Scritto da: Lilla

🐸.°•💎.°•🌠

La terra le pareva fatta di cemento. Sfregava tutt'attorno e le incendiava la pelle.

Si sentiva così stanca. Avrebbe preferito passare quelle ore in camera sua, da sola, con il suo film in tv e le coperte calde addosso. Ma aveva voluto uscire. Rivolse il suo sguardo al cielo, quel lenzuolo scuro spiegazzato su di loro; le erano sempre piaciute le stelle. Le trovava fori minuscoli nell'infinito. E c'era la Luna. Immensa, gialla, tonda. Come la forma di un formaggio. Le rivolese un sorriso, allungò una mano, chinandola. Sembrava volerla accarezzare. Sapeva che anche lei si sentiva incompresa.

«Vorrei tanto, tanto, tanto che tutto smettesse di farmi sentire così scema.» mormorò tra sé e sé. «Ti prego, ti prego.»

Socchiuse gli occhi, pregò il cielo. Aveva letto di leggende, di amori, di speranze. In tutte c'entrava quella linea blu.

«Ti prego.» soffiò alla notte.

La Luna parve rilucere di una luce diversa. Tsuyu non ci fece caso, era affranta. Sospirò, tornò a fissare la riva dell'acqua. Di solito avrebbe fatto un tuffo per tirarsi su di morale, ma ora non-

Un attimo.

Cos'era quella figura? Si mosse furtiva. Le sembrava di aver appena visto una… unano. Impossibile. Come poteva aver visto una ranocchia? C'era solo lei. Doveva essere stata un'ombra. , doveva essere una di quelle ombre che si fraintendevano e che diventano altre-

No. No. No.

Quella non era un'ombra. L'immagine che l'acqua rifletteva come uno specchio, era la sua. Solo che non aveva affatto la forma del suo viso tondo, dei capelli lunghi e distesi come ragnatele. Ora in viso aveva segni pieni, guance paffute. E un gozzo. Un gozzo sotto la gola.

Che stava succedendo? Come poteva essere vero?

Le sue mani guizzarono sulla faccia. Avvertì sotto i polpastrelli quelle squame viscide, la bocca larghissima, la fronte tutta tonda. Sbarrò gli occhi, si spaventò. Arretrò, inciampò sulle zampe, cadde. Che scherzo era mai quello? Non poteva essere vero. Proprio la notte di Halloween! Le pareva che l'universo la stesse prendendo in giro. Prima la solitudine, la rabbia, poi quello.

Sedette sull'erba, scoppiò in lacrime.

Odiava quello che le stava capitando. Come avrebbe fatto a tornare normale? Tremava. S'era appena sollevata quando sentii una mano bussarle sulla spalla. Nel sollevare lo sguardo, lo stupore le si dipinse negli occhi. Sobbalzò, ebbe paura.

«Cosa sei?!» strillò.

«Tsuyu, sono Tokoyami.»

«Tokoyami?»

La ragazza ringraziò di essere già seduta, altrimenti sarebbe potuta cadere di nuovo. Appoggiò le mani dietro di sé, scrutò quella figura. Era un… ranocchio. Anche lui. Un po' più grande, più rotondo. Solo che al contrario di lei, aveva appreso una piccola ombra nerissima.

Dark Shadow.

«C-che ti è successo?» chiese, non riuscendo a reprimere un gemito. Si pulì le guance con quella zampa squamosa, fece una smorfia.

Tokoyami si rabbuiò. Guardò in basso, sospirò. «Ero uscito per stare un po' da solo. Non mi piace molto la confusione, sai. Mi sono seduto poco distante da qui, ho guardato la Luna.» si bloccò. Alzò la testa per guardarla. «Penserai che sono uno scemo. Lo capisco. Però, ho chiuso gli occhi e ho chiesto al cielo di farmi incontrare qualcuno di speciale. Quando ho riaperto gli occhi ero in questo… corpo

Raccolta Halloween Os, Lilla-AstraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora