Una donna pratica

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«Io proprio non vi capisco a voi giovani» esclamò Quercino

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«Io proprio non vi capisco a voi giovani» esclamò Quercino.

Fioraccina sua moglie, intenta a preparare un infuso, rise sotto i baffi. Suo marito poteva fare il saggio adesso, ma da giovane era stato una testa calda anche più del giovane che si sorbiva la sua strigliata in silenzio.

Quercino controllava l'occhio gonfio di Elanus e applicò del miele sul piccolo taglio al labbro.

Elanus sussultò al contatto, gli faceva male, ma ciò che li doleva di più era il suo orgoglio. Il suo cuore da giovane, sciocco innamorato gli diceva di aver fatto la cosa giusta. La ragione invece, cercava di fargli capire che era tutto inutile, che lei non lo avrebbe mai visto come qualcuno da poter amare, glielo ripeteva di continuo, lui, però era troppo ottuso e non voleva accettare l'evidenza.

A braccia conserte continuava a non dire nulla.

«E tu non hai nulla da dire?» Chiese a Roy che, seduto al tavolo guardava dispiaciuto l'amico.

«Io signore, no» incontrò lo sguardo di Elanus, poi passò a Quercino e si alzò :«Sarà meglio che vada signore, si è fatto tardi» prima di chiudere la porta disse «Ci vedremo domani Ela».

«A domani».

«Allora riesci a parlare, mi vuoi spiegare perché ti sei messo a fare a pugni?».

«Sadno» disse soltanto.

«Sai che lui si diverte a provocare chiunque, cosa ti ha detto di così grave?».

Elanus chinò il capo, si vergognava perché Quercino lo aveva avvisato su Elleonor. Che non voleva uomini, o padroni come diceva lei, che fosse una donna indipendente. Sopra tutto che lui era soltanto un ragazzino e si sarebbe dovuto trovare una sua coetanea con cui vivere spensierato l'esperienza e le gioie che davano l'amore a quell'età.

Fioraccina gli versò l'infuso di erbe e glielo passò, il giovane prese la tazza con entrambe le mani.

«Grazie».

La donna gli accarezzò la testa, si era affezionata parecchio al giovane, i suoi due figli li aveva persi a causa di un'epidemia quando erano piccoli, lo avrebbe accolto volentieri in casa, il ragazzo non voleva, per non disturbare diceva, ma lei aveva intuito che il giovane non voleva essere commiserato o ricevere carità da nessuno, era tremendamente orgoglioso.

Elanus bevve lentamente l'intruglio, alzò lo sguardo a cercare Quercino, sarebbe tanto voluto essere consigliato su come comportarsi. Quercino con lui era stato categorico più di Elleonor, ripetendo più volte che doveva cacciarsela dalla testa, che lei era una donna fatta, con un passato alle spalle, una prostituta. Lui doveva pensare a trovare una brava ragazza e mettere su famiglia.

Quercino capì il problema, ma non lo rimproverò, gli mise una mano sulla spalla e disse :«Vatti a dare una ripulita che si mangia».

«Si signore» e uscì in cortile.

Elleonor l'amore nascostoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora