Capitolo 8

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Passano alcuni giorni dalla puntata, io dopo l'episodio del bigliettino non ho ancora parlato con Rebecca: non ci riesco, non pensavo di essere così scocciante, ma meglio così che l'ho scoperto.
Adesso sono ancora in sala a ripassare tutte le cover che non ho portato in puntata e anche l'inedito; in aggiunta se passassi la sfida, nella gara dovrei portare Dynasty di MIIA, è una delle mie canzoni preferite, il significato mi resta impresso ed è come se sentissi mia quella canzone.
Spengo per un attimo la base e guardo l'orario: sono qui dalle tre, è così da lunedì, questa sfida la voglio vincere e per farlo devo esercitarmi al massimo; faccio per rimettere la base di Lose control, quando la porta si apre e mi si palesa davanti la figura di Diego, che mi dice:" Rere smetti di provare, sei qua da ormai cinque ore e sò che non hai nemmeno fatto una pausa". Io rispondo:" O faccio così oppure la sfida la perdo, hai sentito la sfidante? È troppo forte". Lui afferma:" Tu continuavi a provare così tanto". Io commento:" Sono troppo paranoica". Lui dice:" Non è vero Rere, hai paura di andare a casa ed è normalissimo, farei anche io così". Io sospiro e aggiungo:" Ho troppa paura di andare a casa". Diego mi accarezza la spalla dicendo:" Non andrai a casa Rere, andrà tutto bene". Sbuffo e ridacchio allo stesso tempo, per poi aggiungere:" L'ho sentita troppe volte sta frase, non va mai tutto bene". Lui afferma:" Non è vero. Capita a volte di cadere, ma la cosa più importante è rialzarsi e fidati che tu ci sei sempre riuscita, a partire da quando i tuoi ti hanno cacciata di casa a diciassette anni; guardati adesso, sei arrivata a realizzare il tuo più grande sogno". Io mettendomi una mano in faccia dico:
" E sto mettendo a rischio tutto con la sfida, sicuro vado a casa". Diego mi prende il viso tra le mani e risponde:
" Rere guardami negli occhi e ascoltami: tu non andrai a casa, sei bravissima a cantare e spacchi in ogni singola cover; ti stai impegnando tantissimo in questo periodo e i risultati arriveranno, ne sono certo". Mi asciuga le lacrime e aggiunge:
" Ti voglio vedere tranquilla; se hai bisogno ancora, io ci sono". Io sussurro:
" Grazie". Torniamo in casetta dove Senza Cri mi chiede:" Tutto bene amo?" Io rispondo:" Si tranquilla". Lei capisce che non stavo dicendo la verità e mi sussurra:" Adesso mangia e poi parliamo". Angelica mi passa un piatto di pasta dicendo:" Grazie cuore". Con lei in questi giorni ho legato tanto e mi ha anche aiutato a gestire l'emozione per la sfida; intanto che ceno, lei si mette vicino a me e mi chiede:" Cuore, ma alla fine il nuovo inedito?" Io confesso:" In realtà ne avrei due, cioè uno lo sto finendo di scrivere: è in inglese e l'ho chiamato Alive; mentre l'altro è in italiano e si chiama Ti avrei voluto dire, ma non penso di pubblicarlo". La mia amica mi domanda:" Sicuro è bello, ma perchè non vuoi pubblicarlo?" Io rispondo:" Storia molto lunga". Lei annuisce e io aggiungo:" Dai ti aiuto a pulire". Lei dice:" No cuore, vai a parlare con Senza Cri; devi sfogarti". L'abbraccio e aggiungo:" Sul serio, se hai bisogno di aiuto chiamami, che ci metto un attimo ad aiutarti". Lei risponde:" Nah, faccio da sola; poi il tuo turno è domani".  Annuisco e senza ribattere, vado in cortile da Cristiana che mi chiede:" Amo che hai?" Io rispondo:" Non sò neanche come spiegartelo". Lei mi incita:
" Provaci". Annuisco e le racconto:" Sti giorni sono un po' così e penso che tu l'abbia notato, però Diego mi è stato molto vicino e questa cosa, mi ha mandata letteralmente in crisi; c'è io mi sono lasciata con lui circa a maggio, per colpa della mia ex migliore amica e comunque adesso abbiamo ripreso a parlarci, ma io non ci sto capendo più letteralmente niente". Lei annuisce e mi domanda:" Tu provi ancora qualcosa per lui?" Io faccio segno di no con la testa, lei guardo con sguardo tipo ' che gran cazzata che hai detto' e io a quel punto confesso:" Ok, la verità è che forse provo ancora qualcosa per lui, ma". Lei mi precede:" Hai paura di soffrire di nuovo". Annuisco dicendo:" Esatto". Senza Cri afferma:" Amo è normalissimo, vi siete lasciati e ritrovati qui dopo mesi; avete ripreso i rapporti e vi state avvicinando". Io le chiedo:" Tu cosa mi consigli?" Lei mi sorride e mi consiglia:" Fai così amo, tu vedi come si comporta nei prossimi giorni e poi la scelta sta a te". Annuisco e poi domando:" Posso dirti una cosa?" Lei risponde:" Si certo, sai che puoi dirmi tutto". Io le confesso:" L'inedito quello Ti avrei voluto dire, è dedicato a lui; ma non credo di farglielo mai ascoltare". Lei afferma:" Immaginavo, però se le cose vanno bene, io un pensierino ce lo farei". Io rispondo:" Boh, magari ci ripenso; comunque grazie della chiacchierata, io mi sà che adesso vado a dormire, sono stanchissima". Lei mi abbraccia dicendo:" Di nulla amo, notte". Vado in camera e dopo essermi messa il pigiama, casco tra le braccia di Morfeo.

Il giorno prima della puntata...

Domani farò la mia sfida, non sò neanche se definirmi in ansia o meno, è una settimana che continuo a dirmi che sarò eliminata; evito di tartassare gli altri, non voglio stressarli, hanno tanto a cui pensare e in qualche modo mi devo arrangiare anche da sola.
Adesso sono in sala con Rudy a provare un'ultima volta le cover, che ho già fatto alle prove generali, ma sono dettagli; finisco di provare Bohemian Rhapsody e il mio prof commenta:" Direi proprio che sei pronta per domani". Gli sorrido e poi mi chiede:" Come ti sei tu per domani?" Io ridacchio e rispondo:" Onestamente, non lo sò; sono giorni dove ho tante emozioni contrastanti e non riesco a distinguerle manco io". Lui annuisce e dice:" Tu sappi che in ogni caso sono fiero da te, stiamo facendo un bel lavoro; poi settimana prossima voglio sentire l'inedito". Io rispondo:" Va bene, cercherò di finirlo". Lui sorride e mi lascia andare in casetta, come sempre passo per la sala relax per vedere se qualcuno con cui fare la strada e con mia grande sorpresa, visto che non ha lezioni adesso, mi trovo Rebecca che mi domanda:" Possiamo parlare o ci continuiamo ad evitare?" Io mi fermo davanti a lei e rispondo:" Dimmi pure, anche se quello che pensi l'hai già detto". Lei afferma:" Onestamente quello che ho detto nel biglietto la scorsa puntata, lo pensavo e continuo a farlo; c'è Serena non sei l'unica che ha l'ansia e le paranoie, ma dopo un po' basta perchè stufi". Io faccio una risatina isterica ed esclamo:" Ma tu ci sei o ci fai?! Secondo te l'ansia è una cosa che posso controllare io?! Ti dò io la risposta, ed è no! Cazzo se non soffri d'ansia, non puoi capire cosa si prova veramente ad avercela e quindi tappati la bocca e qualche volta tieniti i commenti non richiesti per te!" Sento che mi sto innervosendo troppo, infatti ho stretto troppo i pugni e le unghie si sono conficcate nel palmo, facendolo sanguinare; lei commenta:" Fide Serena se sei esagerata". Io rispondo:" Vabbè pensala come vuoi, non mi interessa; ti reputavo un'amica, ma evidentemente mi sbagliavo". Lei afferma:" Si certo, la falsa qua sarei io, ma almeno non rimango sola, tu non hai nessuno; sei tu la falsa, visto che sostituisci subito le tue amiche, addirtittura con le loro sfidanti. Sei caduta molto in basso, sappilo". Mi diventano gli occhi lucidi e a quel punto, corro in casetta senza parlare con nessuno. Mi chiudo nel bagno della mia camera e ormai in lacrime appoggio la schiena tremolante al muro, la testa inizia a girare e il respiro a farsi pensante, il cuore mi batte velocissimo, come se a momenti dovessi uscirmi fuori dalla cassa toracica; provo a calmarmi, ormai sono abituata a questi attacchi d'ansia, ma non ci riesco.
Pov Diego:
Sono in cortile a fumare con Luk3 e stiamo parlando del compito inviatomi dalla Pettinelli, anche se nemmeno lo faccio; ad un certo punto arriva Alessia che mi chiede:" Oi Diego, ma Serena sta bene?" Io rispondo:" Non saprei, l'ho vista solo dopo pranzo e poi è andata a lezione. Perchè?" La ragazza allo stipite della porta afferma:" Perchè l'ho vista correre in camera e credo si sia chiusa in bagno". Mi alzo e vado subito alla porta del bagno della sua camera dicendo:
" Rere, mi apri?" Lei risponde:" Aspe, tanto un attimo e arrivo di là; vai tranquillo, che sto bene". Io affermo:" No Rere, non stai bene; per favore aprimi". Lei apre quel poco che serve per farmi passare e io entro subito; mi abbasso alla sua altezza e la vedo tremare, le prendo le mani e con la voce più tranqulla che mi viene, le dico:" Ok Rere, sò che è difficile, ma adesso devi cercare di respirare profondamente, ti aiuto io". Lei annuisce e segue le mie 'indicazioni' per tranquillizzarsi, dopo qualche minuto ci riesce, anche se continua a piangere. L'abbraccio stringedola forte al mio corpo, mi si spezza il cuore a vederla così, lei non si meriterebbe niente di quello che ha passato, eppure
la vita è bastarda con chi non se lo merità; io vorrei solo fosse felice e vedere quel sorriso, che la fa riconoscere dalla gente.
Quando ci stacchiamo, lei dice:" Sono solo un accollo, scusami". Le asciugo le lacrime e rispondo:" Non scusarti e non pensare nemmeno per sogno, che sei un accollo, perchè non è vero". Serena sbuffa commenta:" Vorrei non avere più questa costante ansia". Io le accarezzo la guancia e con un leggero sorriso rispondo:" Prima o poi andrà via e non te ne accorgerai nemmeno".
Fine pov

Note autrice: Ciao stelline, come state? Come ho detto nell'altra storia, scusatemi veramente tanto per l'assenza, ma la scuola è tremenda in queste settimane; inoltre tra qualche settimana ci sarà una sorpresa per voi, che spero vi faccia piacere.
In attesa del prossimo capitolo, lasciate una stellina e un commento y hasta la vista ☆.

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