Il vento autunnale soffiava tra le guglie del castello di Alvagar, portando con sé l'odore delle foglie secche e l'elettricità dell'imminente festa. Quella notte non era solo la festa di Halloween, ma anche il compleanno di Irwin. Come da tradizione, il castello era addobbato per l'occasione, trasformato in un luogo di terrore e magia con decorazioni che oscillavano tra il macabro e l'incantato.
Nella grande sala del castello, le torce danzavano alla luce fioca e minacciosa, gettando ombre che sembravano vive. Statue di gargoyle osservavano dall'alto, mentre enormi ragnatele fittizie pendevano dal soffitto, punteggiate da ragni incantati che si muovevano lentamente, solo per spaventare chi si avvicinava troppo. Al centro, un trono di ossa incantate attendeva Irwin, pronto per l'ingresso del re, che entrò seguito dal marito, decisamente annoiato, e dalla figlia, fin troppo felice di essere lì.
Irwin aveva scelto un costume rosa acceso, una giacca sgargiante e un paio di occhiali da sole alla moda che brillavano sotto le luci della festa. James, accanto a lui, indossava un vestito azzurro cielo, con dettagli bianchi e argento, che facevano un sorprendente contrasto con il suo solito stile da strega oscura. Entrambi sembravano usciti direttamente da una commedia hollywoodiana degli anni '90. Ma invece erano semplicemente Barbie e Ken.
"Non posso credere che mi hai convinto a farlo," disse James a bassa voce, aggiustandosi il colletto immacolato del costume da Ken.
Irwin sorrise, sfoderando un'espressione perfetta da "Barbie", e replicò: "È il mio compleanno, caro. Inoltre, ammettilo, sei favoloso."
James sbuffò, ma non poté trattenere un sorriso. "Questa è l'ultima volta che mi vedrai vestito di un colore diverso dal nero, sappilo."
Irwin annuì, fingendo un'espressione di noia. "Almeno Sophia pensa che siamo bellissimi, non è vero, amore?"
Sophia indossava un adorabile costume da Skipper, la sorella minore di Barbie. Con i suoi lunghi capelli castani legati in una coda alta, una giacca di jeans e una gonna colorata li guardò ridendo. "Bellissimi? Eh. Sembrate usciti da una scatola di giocattoli!" Irwin le lanciò un'occhiata di ammonimento, mentre James sbuffò sonoramente:
"Hai visto? Anche nostra figlia di SEI anni, Irwin, SEI, pensa che siamo ridicoli."
"Non l'ho detto." Sophia si strinse nelle spalle.
"Ma lo hai pensato."
Ad interrompere il litigio più infantile di sempre -James stava letteralmente litigando con una bambina- furono Danny e Oliver, che entrarono nella sala grande senza nemmeno salutarli, troppo impegnati a bisticciare.
"Non puoi continuare a fare battute sui cugini di Eleanoire!" sbottò Oliver, che indossava un costume da angelo, con ali bianche scintillanti.
"Sì, ma danno tante occasioni!" ribatté Danny, ridendo, nel suo costume da diavolo con corna lucide. "Voglio dire, hai sentito cosa ha detto Lily prima? Ha chiesto se i fantasmi hanno paura del buio!"
Oliver lo guardò, cercando di trattenere una risata. "Non è comunque giusto! Siamo qui per divertirci, non per prenderli in giro!"
Mentre i due continuavano a battibeccare, Joan correva avanti e indietro per la sala, controllando ogni minimo dettaglio della festa. Era vestito da Frankenstein, con un trucco verde che lo rendeva ancora più espressivo mentre gesticolava verso i camerieri, cercando di evitare disastri.
"Joan, fermati un secondo!" gridò Syria, che lo seguiva con aria esasperata, vestita da Lady Frankenstein in un elegante abito. "Tutto è perfetto. Se continui così, ti scioglierai prima della torta."
"Perfetto? Hai visto quel centrotavola? È completamente storto!" ribatté Joan, correndo verso la tavola principale per sistemare un candelabro.
Nel frattempo, Sophia correva per la sala con entusiasmo, accogliendo gli ospiti nella speranza di vedere arrivare Logan ed Eleanoire con il loro bambino, Liam.
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Le Storie Di Alvagar -Il Medaglione Di Alvagar Spin Off-
FantasyJames ed Irwin non potrebbero essere più fieri della loro bambina, Sophia: è bella, gentile, intelligente, premurosa, dolce e molto, molto curiosa. È per questo motivo che, una sera, si stanca di sentire dai suoi genitori le solite fiabe della buon...