†.Ho voglia di te.†

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Seduti su un lenzuolo bianco,
Giacevano
I nostri corpi pieni di affanno.
Eravamo tiepidi neanche tanto caldi.
In preda all'impossibile ci baciavamo con foga
Come se l'embrione delle nostre labbra volesse uscire.
Era troppo strano averti li
Con quei due crateri profondi davanti
a me.
L'embrione non curante ora era amato.
Gli mancava,
Felicità suprema
dove nemmeno una dea
Riusciva a incantare.
E anche se a suon di ali
Si ergeva,
La nuvola sottostante non cedeva.
Cosi,
Leggera ancora li.
Poco dopo,
Ci fu l'eclissi.

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