Prologo

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Mi alzo di scatto, la testa mi gira e sento un senso di nausea pervadermi la gola.
Guardo accanto a me e noto la mia amica Isabelle dormire beatamente, con i suoi capelli ricci di un marrone cioccolato travolgente, sparsi su tutto il cuscino.
Mi alzo tenendomi una mano sullo stomaco e corro in bagno a rimettere tutto lo schifo bevuto la sera prima.
Le feste non mi piacciono, non mi sono mai piaciute, ma in quel periodo ne avevo tremendamente bisogno.
Dopo la rottura con il mio ex storico, avevo dimenticato chi ero e mi ero data alla pazza gioia.
La mia era stata una storia al quanto tossica, il mio ex mi vietava di vivere, non potevo vestirmi in un certo modo, non potevo uscire, non potevo fare assolutamente niente se non stare con lui. Da quando lo avevo lasciato ero rinata da ogni punto di vista e mi sentivo viva dopo ben due anni.
Mi alzai da terra e chiusi la tavoletta sedendomi sopra, mi presi la testa tra le mani e respirai bruscamente.
Sentii dei passi avvicinarsi al bagno e vidi la testa della mia amica sbucare dalla porta.

"Stai bene?" Mi chiese squadrandomi dalla testa ai piedi con aria preoccupata.

"Si Isy, ho bevuto solo un po' troppo ieri" sbuffai e mi alzai per lavarmi la faccia.

Eravamo in una stanza della casa dei miei genitori al mare, ci eravamo prese una vacanza di svago per non pensare ai nostri mille problemi.

Isabelle era proprio come me, anche lei aveva mollato il suo ex storico e sentiva un bisogno assoluto di scappare dalla realtà, ci eravamo trovate e ci stavamo tenendo per mano in questa avventura tortuosa, ma divertente.

"Dai Sof preparati che il mare ci aspetta" mi disse sfilandosi il pigiama e indossando un bikini color lilla molto carino.

Mi buttai sul letto sonoramente e chiusi gli occhi sperando che i martelli che rimbombavano nella mia testa smettessero di battere.

Isy mi sollevò di peso e mi trascinò davanti allo specchio allungandomi uno dei miei tanti costumi colorati.

"Indossalo e muovi quel culo flaccido, la colazione ci aspetta" mi disse dandomi una pacca sul culo.

"Intendi uno spritz e le pizzette del bagno accanto al nostro?" Risi guardandola.

"Assolutamente sì" mi fece un sorriso largo come la sua faccia e mi allungó la spazzola.

...

In spiaggia c'era un sacco di gente, chi prendeva il sole, chi faceva passeggiate, chi giocava a beach volley e poi c'eravamo noi, sedute al bar con un bello spritz in mano alle 11 del mattino a goderci la nostra bella vacanza.

"Penso che tornerò senza fegato a casa domani" dissi addentando la pizzetta davanti a me.

" oh amica, il mio è morto da tempo" sogghignò la mia amica sorseggiando il suo drink.

Ci eravamo appostate dai campi da beach volley per guardare i fusti giocare e devo ammettere che era proprio una bella vista.

"Sofia, buongiorno" disse una voce alle mie spalle.
Mi girai e vidi Matteo in tutta la sua altezza guardarmi dall'alto al basso con un sorrisetto niente male.
Matteo era stato uno delle mie tante conquiste marittime, ma non mi è mai piaciuto davvero.
Erano più avventure le mie, mi piaceva conquistare un ragazzo e mi piacevano le attenzioni.
Ma quando la cosa diventava più seria per loro io scappavo, l'ho sempre fatto.
Ho avuto solo una storia duratura, e mi è bastata.
Forse è questo l'amore? Una privazione della vita? Dovrò annullarmi per amare un'altra persona? Se è questo voglio rimanere zitella a vita.
In questi mesi senza il mio ex avevo imparato ad amare me stessa come non avevo mai fatto prima, mi ero messa al primo posto.
Ecco perché mi annoiavano tutti i ragazzi, erano tutti uguali per me.
Non ne avevo ancora trovato uno che fosse riuscito a stupirmi, ed ero sicura che non lo avrei mai trovato.

....

Passammo tutto il giorno a prendere il sole e a bere fino ad arrivare la sera a letto distrutte dall'alcol.
Il giorno dopo saremmo tornate a casa, alla nostra vita.
Non ero pronta a tornare a lavorare, alla mia solita e monotona vita.
Avevo solo voglia di divertirmi, di provare sensazioni diverse.
Mi sentivo piatta, senza alcuna emozione se non la noia, come se fossi vuota.
Avevo bisogno di quel brivido e quell'adrenalina che non provavo da tempo.
Avevo voglia di vivere forte, volevo del casino, dei problemi.
Ma non avevo idea di quello che mi sarebbe capitato una volta tornata a casa.
Alla faccia del casino...

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