Far Star - Ritorno alle stelle

Prologo - origine luminale

Luce, stelle, Eden, questa la via, questa la forza che illumina il mio cammino.

Un tempo, migliaia di anni fa, una goccia di luce fu plasmata su un mondo vergine tra le nubi del cosmo, le fu data la vita, in dono ricevette innocenza e libertà.

Gioiosa di queste nuove capacità, la goccia prese presto il nome di Sky, la sua casa fu chiamata Skyland e i molti esseri che vivevano in lei prosperarono tra le sue nubi.
Sette guardiani, dall'alto delle stelle eterne, giurarono di guidare noi giovani esseri nella nostra eterna vita.
Facendosi garanti della nostra serenità disseminarono frammenti della luce originale nelle loro rispettive terre, così che noi potessimo trovare in loro una via verso il compimento di un'antica profezia tramandata da tempi immemori.
Ma essi non videro la debolezza del nostro animo, incapaci di contenere tutto quel potere le nostre menti e i nostri cuori cedettero, l'ombra della follia offuscò i nostri occhi come un velo oscuro.
I dieci anni di sangue ricordati come "Guerra della luce" ci strapparono all'innocenza, i nostri guardiani inorridirono dinanzi a tale massacro e tentarono di porvi fine, così la più saggia tra gli anziani riunì i suoi compagni, di comune accordo decisero di chiudere i cancelli della rinascita per sempre.
Le nostre ali bruciarono quel giorno, molti compagni cessarono la loro esistenza per sempre, per la prima volta assaggiammo l'amaro sapore della morte.

Nei mesi seguenti le genti delle nubi si dispersero nelle terre oltre i regni, vagando in solitudine nella vana speranza di potersi redimere, ma il perdono non venne, all'età della follia seguì una ben più lunga diaspora, un lungo inverno calò tra noi, per sempre strappati dai nostri amati cieli.
Molti anni passarono prima che sorgesse una nuova alba: Royufeno, ricordato da allora come il padre della civiltà, emerse dalle caverne dei monti del nord chiamando a raccolta chiunque potesse sentire la sua voce, assieme a un primo gruppo di timidi pionieri viaggiò fino alle grandi pianure dell'est, gettando le fondamenta della rinascita del nostro popolo: Lunaskari, Alba delle stelle.

Nel tempo molti imitarono questa coraggiosa impresa, e quando l'eroe che ci aveva guidato verso una nuova luce scomparve da questo mondo ci lasciò cambiati nell'anima, determinati a conquistare un futuro davvero nostro, abbandonati dai nostri dei capimmo che era nata una nuova era: la nostra.
Nei secoli mettemmo a frutto le nostre capacità, il mondo era cambiato, ma noi cambiammo di più, e quando anch'esso non fu più abbastanza alzammo ancora lo sguardo al cielo.
Noi, figli delle stelle, ad esse siamo tornati, nuovi orizzonti si aprirono a noi, e la nascita di un nuovo paradiso, costruito con le nostre mani, ci accolse, la cacciata dal giardino ci portò a costruire un'oasi tra le stelle.

Ma i nostri creatori non si dimenticarono di noi, e presto l'antica contesa porterà tempi ben più aspri sui nostri soli...

--------------------------------------------------------------