Terrore rosso (lawlu , MarAce , ZoSan Fanfiction)

capitolo 2

Pov Ace.

Il telefono squillò. Andai di corsa a rispondere dopo aver dato un altra occhiata a luffy che era troppo concentrato sui suoi Muffin per accorgersene che mi sono allontanato.

Presi il telefono e lo appoggiai al mio orecchio destro.

<<Pronto ?>>

<<Hey Ace>>

Riconobbi quella voce.

Sabo. L'altro mio fratello.

<<Sabo Hey , tutto bene a lavoro ?>> Gli domandai.
Con la coda dell'occhio vidi Luffy rubare un altro Muffin mentre Sanji glieli toglieva da davanti.

<<Tutto bene. Senti. È successo una cosa>>

Quando comincia così non è mai una buona cosa.
Non dopo l'incidente.

5 anni fa eravamo stati invitati a casa di Zef e di suo figlio adottivo Sanji , nonché nostro amico.
Nonno e Zeff erano colleghi e spesso andavamo a casa loro e giocavamo con Sanji quando eravamo davvero piccoli.

Luffy aveva 13 anni. Io 16 e Sanji 14.

Era una normale cena tra colleghi.
Doveva essere una normale cena.
Si concluse in un lago di sangue.

Strinsi la mano sul davanzale.

Durante quella cena , il telefono aveva cominciato a squillare.
Mio nonno aveva risposto.
Essendo il maggiore avevo capito che qualcosa non andava.
Lo avevo capito dall'espressione del nonno.
Era sbiancato.

Mio nonno aveva lanciato un occhiata a Zeff.
Stavano parlando con lo sguardo.

Zeff a quel punto si era avvicinato a noi.
Aveva messo una mano sulla testa di Sanji e ci aveva intimato di andare in camera sua.

E di chiudere a chiave. E di non aprite per nessuna ragione al mondo.

Lo feci. Presi per mano , quella di luffy e con Sanji davanti camminai verso la stanza al piano di sopra.

Chiusi a chiave. Lo feci davvero. Diedi più mandate.

Non risposi a nessuna delle domande di luffy.
Sul come mai siamo lì e perché il nonno fosse rimasto di sotto.

Sanji si era messo vicino la finestra.
Poi aveva urlato.

Corsi vicino a lui e guardai fuori dalla finestra.
Volevo vedere cosa gli avesse fatto paura.

Intimai luffy di non avvicinarsi.

A osservarci , nel loro giardino c'erano tre uomini. Vestiti di nero e con una maschera da Ghost Face.
Una maschera da fantasma.

Amavo quei film. Magari era uno scherzo. Sperai fino all'ultimo che lo fosse.

Abbiamo cominciato a discutere.
Io e Sanji.
Voleva scendere a vedere se suo padre stesse bene.

Però avevo promesso a Zeff che avrei tenuto entrambi qui sopra.

Diedi un ultima occhiata fuori.
Quelle persone non c'erano più.

Ero nel panico più totale. Potevo sentire il battito nel mio cuore.

Poi un urlo.

L'urlo del nonno.