Tanned skin, sea and sand

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Mi guardo allo specchio del bagno, trattenendo il respiro

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Mi guardo allo specchio del bagno, trattenendo il respiro.

I ricci sono sempre gli stessi, gli occhi chiari anche, la pelle pallida pure, l'unica differenza è che la persona che sto guardando sta per prendere una aereo che la porterà dall'altra parte del mondo.

"Devo andare alle Hawaii, Zoey. Ci credi? Mi perderò l'estate" la voce di Evelyn era nel panico più totale.
Era da anni che progettavamo quell'estate.
Quella dove finalmente saremmo state libere dalla scuola.
"Non ce la faccio a stare tre mesi da sola dall'altra parte del mondo, Zo"
"Non c'è una soluzione a tutto questo?"
Evelyn mi ha chiamata subito appena ha saputo di questo famoso zio e sono rimasta shoccata quanto lei.
Cioè, in che senso ha uno zio che vive alle Hawaii?

"L'unica cosa che so è che l'appartamento è a due posti. Tutto pagato, vitto e alloggio compresi. L'unica cosa che bisognerebbe fare è lavorare al suo cavolo di chiosco per tre mesi"
Trattengo il respiro. "Quando dici che l'appartamento è a due posti... Che cosa stai pensando Evy?"
"Pensavo che magari... potresti venire con me? Sarebbe come realizzare la nostra estate da un'altra parte."
Londra è dove c'è tutto.
Come faccio a lasciarla?
Ma avrebbe lo stesso senso senza Evy?
No, assolutamente no.
Mi metto le mani sui capelli inspirando. "Va bene, fammi solo parlare con i miei. A che ora c'è l'aereo?"
Sento la mia migliore amica dall'altra parte della linea saltellare. "Alle cinque di mattina! Ora dico ai miei di chiamare i tuoi così li spiegano tutto"
"Va bene, inizio a preparare la valigia" ridacchio.
Mettendomi in punta di piedi per prendere qualche vestito dall'armadio.
Lo sto facendo davvero?
"Grazie Zo, davvero"
"Non ti abbandonerei mai Evy, lo sai"

Ecco come ci sono finita qui.
Evy esce dal bagno, guardandosi anche lei allo specchio.

"Ci credi che lo stiamo facendo davvero?" Mi domanda, voltandosi verso di me.

Scuoto la testa, afferrando il borsone da terra.
Le valigie le abbiamo già imbarcate.

"Non ce ne siamo mai andate da Londra"

"Già... Però non è per sempre, a metà agosto torniamo a casa" Si aggiusta le due treccine che ha fatto tra i capelli.

"E se sarà un disastro?" Mi domanda.

Scuoto la testa. "E se invece sarà l'esperienza più bella della nostra vita"

"Ecco, cos'avrei fatto tre mesi senza il tuo ottimismo?" Esclama, raccogliendo anche la sua borsa.

Rido, spingendo la porta del bagno.

Hawaii, arriviamo.

Corriamo verso gli imbarchi e dopo aver fatto vedere le carte per l'ennesima volta, saliamo sull'aereo.

Mi siedo dalla parte del finestrino, promettendo a Evelyn che al ritorno si potrà sedere lei.

Tra tre mesi.
Non ho ancora realizzato.

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