Snow - Sotto Una Tempesta Di Neve

Capitolo 2

Quando apro gli occhi e guardo l'ora, molte ore dopo essermi rimessa a letto, sono le tre di pomeriggio.

Stento a credere di aver dormito così tanto tempo ma dopo essere andata a letto alla una e essermi svegliata di nuovo alle due di notte per soccorrere uno sconosciuto e essere tornata a letto alle sei di mattina probabilmente non dovrei stupirmi.

Un po' stordita per gli orari così sballati ci metto un attimo in più del solito a riprendermi ma dopo qualche minuto passato a contemplare il soffitto mi dico che è arrivato il momento di alzarmi.

Esco dalla mia camera e la scena che ero convinta avrei trovato in salotto si rivela del tutto errata. Mi spiego meglio: prima di alzarmi mi sono presa il mio tempo per prepararmi alla conversazione che avrei dovuto avere con Roy, Colin e lo sconosciuto. Ero curiosa di sapere cosa fosse successo l'altra sera e volevo anche sapere se il mio amico di vecchia data fosse invischiato sempre negli stessi giri. Ovviamente avrei dovuto aspettarmi però che alla prima occasione se ne sarebbero andati. Esatto avete capito bene, hanno levato le tende mentre dormivo.

Ad aspettarmi in cucina ci trovo una tazza di caffè tiepida, segno che non se ne erano andati da molto, con sotto un pezzo di carta. Mentre bevo la prima grande sorsata di caffè leggo cosa c'è scritto: grazie di tutto, apprezziamo molto quello che hai fatto per noi. Roy, Colin e Holden.

Dio che stronzi. Mi sento presa in giro. Voglio dire li aiuto, li ospito in casa mia, li faccio dormire sul mio divano e sul mio letto e questo è il ringraziamento? Ripeto: che stronzi!

Decisamente offesa dal loro comportamento appallottolo il bigliettino e lo butto nel cestino. Finisco di bere il caffè, lascio la tazza ormai vuota nel lavandino e vado in bagno. Tutto questo sempre accompagnata dalla mia espressione tra l'offeso e l'arrabbiato sul viso.

Non so perché ma è come se mi sentissi derubata di qualcosa, ma soprattutto mi sento usata. Scuoto la testa delusa e apro l'acqua della doccia. Domani dovrò raccontare tutto alle ragazze e so per certo che la prenderanno come me in questo momento. Sono stati dei veri cafoni e dei maleducati, è questo che penso mentre mi lascio bagnare dall'acqua. Non appena sento i muscoli del corpo rilassarsi però decido che è meglio se smetto di pensare a quei tre e mi prendo del tempo per me stessa. Passa forse un'ora se non di più dove mi lavo a fondo, mi passo la crema su tutto il corpo, uso i costosi prodotti per la pelle che mi ha regalato Kylie, una delle mie migliori amiche, al mio compleanno e quando finisco mi sento rigenerata.

Dovrei ascoltare un po' più spesso i consigli di Kylie e fare questa cosa ogni volta che mi è possibile. Non per niente il suo mantra di vita è un bagno al giorno toglie il medico di torno.

Già avete capito bene: la mia migliore amica è una patita di bagni caldi. Potrebbe essere un giorno qualsiasi della settimana ma con lei si può sempre star certi che dalle sei di sera fino alle otto la troverai nella vasca da bagno a concedersi "il suo momento della giornata" come lo chiama lei. Vorrei essere in grado anche io di prendermi del tempo per me stessa in questo modo ma purtroppo mi è impossibile. Tra le lezioni la mattina, lo studio al pomeriggio e i turni in biblioteca la sera torno a casa talmente tanto stanca che l'unica cosa che voglio è buttarmi nel letto ed entrare in letargo. Non so come lei faccia a trovare la forza per farlo ogni giorno nonostante sia sempre impegnata quanto me.

Un'ultima occhiata soddisfatta allo specchio e decido che è meglio se mi do una mossa. Nonostante ormai ho perso la maggior parte della giornata sono ancora in tempo per studiare un po' e andare dal cinese all'angolo a prendere la cena. Prima di uscire riesco a finire due tesine da consegnare per la settimana prossima e a copiare a computer alcuni appunti che avevo preso a mano durante le lezioni. Verso le otto di sera il mio stomaco brontola, ovviamente dato che non ho mangiato niente per tutto il giorno e a quel punto arriva davvero il momento di scendere per prendere del cibo.