«Cazzo, quanto odio Halloween» sbuffò Chrissy cercando il coraggio.
Chrissy esitò prima di premere il dito sul campanello.
Era sul portico della casa di Barbara già da diversi minuti oramai, e non si era ancora decisa a suonare.
Intanto dall'interno la musica rimbombava come se la casa fosse un enorme cassa stereo. Non era stata davvero una grande idea andare a quella festa di Halloween.
Indossava ancora la sua divisa da cheerleader, i pom pom bianchi e blu sbucavano da un angolo della sua borsa da palestra.
«Bù!»
Chrissy gridò per la paura.
Un ragazzo, alle sue spalle, rideva a crepapelle.
«Oh, cazzo! Scusa Chrissy, davvero.»
Rideva ancora. Indossava un giubbino di pelle e aveva lunghi capelli scuri.
«Non è divertente!»
«Ok, scusa» il ragazzo alzò le mani in segno di resa «non credevo ti spaventassi così».
Chrissy gli diede le spalle e si decise a suonare il campanello, batteva il piede nervosa.
Il ragazzo le si avvicinò e le tese la mano.
«Io comunque sono Eddie.»
Chrissy teneva le braccia incrociate, il cardigan con lo stemma della scuola era troppo leggero per quella fredda nottata.
«Conosci già il mio nome.»
«Andiamo nella stessa scuola.»
Chrissy fece spallucce. Suonò di nuovo il campanello, si sentiva a disagio con quel ragazzo.
«Cazzo, ma sono tutti sordi!»
Eddie si tolse il giubbotto e lo mise sulle spalle di Chrissy.
«Mi dispiace che sia di pelle, non ti terrà molto caldo.»
Chrissy abbassò lo sguardo, si sentì in colpa.
«Scusa, non volevo fare la stronzetta è che io...»
«...sei una stronzetta.»
Chrissy scoppiò a ridere scuotendo la coda di capelli castani raccolti in un grosso fiocco blu.
«No, non sempre.»
Vedeva il fiato di Eddie condensarsi nell'aria davanti a lei, era stato carino a darle quel giubbotto, ora era lui a morire di freddo.
«Vieni» disse Eddie facendole un cenno con la testa «entriamo dal retro.»
Chrissy lo seguì. Faceva davvero troppo freddo e a quell'ora tarda non c'era più nessuno per la strada, erano tutti chiusi in casa a fare baldoria.
«Perché hai esitato?»
«Cosa?»
Eddie alzò le spalle.
«Sì, non volevi suonare il campanello. Hai esitato. Qualcosa non va con Barbara?»
Chrissy rallentò il passo, imbarazzata.
«No è che a questa festa credo ci sia anche James. Il mio ex.» Chrissy bbassò lo sguardo, sentiva che le lacrime le risalivano gli occhi, perciò prese a mordersi le labbra.
«Ci siamo appena lasciati.»
Eddie camminava con le mani infilate nei jeans, accanto a lei.
«Mi dispiace, Chrissy.»
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One-shot Rules!
Short StoryUna raccolta di brevi one-shot con cui ho partecipato ad alcuni contest qui su Wattpad. Pacchetto nostalgia: il divertente viaggio nel tempo di uno strano astronauta. La spada di Yggdrasil: uno scontro epico (o forse no?) che narra di una battaglia...