Capitolo 2

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"Gradite per caso un caffè?"

Io e Lucy ci voltammo contemporaneamente verso il professor Evans, il quale ci stava osservando con cipiglio severo da ormai dieci minuti: non era un cattivo insegnante, di quelli in cui si legge chiaramente sul loro viso che non avevano alcuna intenzione di finire ad istruire una classe piena di adolescenti annoiati. Il problema era la sua materia: gli avevo espresso la mia opinione riguardo la religione quando, notando il mio ottimo voto in verifica nonostante la scarsa attenzione che prestavo durante le lezioni, mi aveva domandato se avessi copiato.

La verità era che avevo un'ottima memoria visiva e le slide che aveva mostrato ad ogni lezione per tutto il mese precedente mi erano rimaste impresse a fuoco nel cervello, e non solo a causa dell'accostamento tra il blu e il giallo: aveva ripetuto lo stesso argomento così tante volte che me lo ero addirittura sognata la notte.

"In realtà preferirei-" interruppi Lucy con un eccesso di tosse.

Il professore ci rivolse uno sguardo esasperato. "Se provate così poco interesse verso ciò che sto spiegando, perlomeno cercare di abbassare il tono di voce"

Annuii con enfasi prima che tornasse ad elencare le caratteristiche principali dell'anglicanesimo al resto della classe: la maggior parte degli studenti frequentavano la sua classe per avere crediti aggiuntivi a fine anno, per cui supponevo che a quel punto doveva essersi messo l'animo in pace. Personalmente non avevo avuto libera scelta e cercavo di impiegare l'ora in modo produttivo, ovvero dormendo e facendo altre materie; Lucy non era del mio stesso parere e per quanto provassi a farla tacere quella mattina sembrava non volerne proprio sapere.

"Senti: sto solamente dicendo che, secondo il mio modesto parere, tu e Samuel andreste molto d'accordo" riprese il discorso, impuntandosi.

Inclinai leggermente la testa di lato per guardarla in viso. "Io invece penso proprio che dovresti trovarti un hobby"

"Oh, ma io ce l'ho già: farti da sostenitrice"

"Sembri più una consulente matrimoniale" risposi tornando a disegnare greche sul foglio.

Era dal pomeriggio precedente che non la smetteva di espormi i motivi per cui sarei dovuta assolutamente uscire con Samuel, molti dei quali erano semplicemente ripetizioni dei precedenti o riferimenti al suo aspetto divino: certo non potevo trovarmi in disaccordo con tutti i punti presi in considerazione, ma ciò non significava che Lucy potesse mettere i nostri nomi in un filtro per scoprire a quanto ammontasse il nostro livello compatibilità. 

Comunque 80%.

"Se posso esprimere un'opinione del tutto personale" si intromise Michael sporgendosi sulla sedia. "Penso che dovremmo tener conto del fatto che Samuel si trova solo a pochi metri dai nostri banchi. Tanto per precisare"

Ci voltammo verso il punto in cui si trovava il diretto interessato, intento a squadrarci con un sorriso divertito e confuso allo stesso tempo: non credo di aver mai provato il bisogno di sparire più intensamente di questo momento.

Una chioma scura fece capolino da dietro quella di Samuel, l'aria più neutra che avessi mai visto, come se si trovasse sotto effetto di tranquillanti e non potesse muovere i muscoli della faccia: con i capelli folti e in disordine, gli occhi di un grigio intenso e la pelle pallida sarebbe potuto passare per la sua ombra. 

Non l'avevo notato prima, forse perché appena entrata in classe l'unica cosa a cui pensavo era prendere i posti in fondo, ma adesso trovavo difficile distogliere lo sguardo: non si poteva dire che fosse il tipo di ragazzo che salta subito all'occhio in mezzo ad una folla, ma aveva qualcosa che catturava l'attenzione una volta individuato. Se con Samuel avevo provato un brivido lungo la schiena, guardando John percepivo una strana sensazione di familiarità e calore, nonostante la sua espressione e i modi di fare distaccati; ogni volta che mi giravo nella sua direzione lo trovavo intento a fissarmi, come se sapesse esattamente che mi sarei voltata verso di lui.

"Sei sicura di aver capito bene?" domandò Michael rivolgendosi a Lucy una volta finito di osservarli. "Quei due sono fratelli?"

Ovviamente Lucy non era riuscita a trattenere la propria curiosità e prima che la lezione iniziasse aveva tempestato Samuel di domande, riuscendo solo a scoprire che si erano appena trasferiti e non sapevano per quanto tempo sarebbero rimasti qui, dal momento che i genitori viaggiavano molto spesso durante l'anno: l'uscita del pomeriggio precedente era durata relativamente poco a causa di una chiamata alla quale Samuel doveva assolutamente rispondere. 

Onestamente pensavo fosse dovuto al fatto che, scoprendo che aveva una passione per i rettili, Michael aveva iniziato a mostrargli ogni foto presente nella sua galleria che lo ritraeva insieme al suo nuovo camaleonte, chiedendogli pareri sul nome da dargli.

"Beh magari uno dei due è adottato"

"Non è esattamente una cosa delicata da dire" cercai di rimanere seria, nonostante non potei fare a meno di pensare a Thor e Loki.

Per tutta risposta lei scrollò le spalle. "E loro non sono esattamente simili; qual è il punto?"

Alzai gli occhi al cielo prima che Michael cambiasse argomento, iniziando a parlarci della prima muta del suo camaleonte, che non sapeva ancora se fosse maschio o femmina.

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"Voglio un avvocato per la tutela dei diritti umani" si lamentò Lucy lasciandosi cadere sulla panca stracolma di felpe.

"Non è una soluzione abbastanza veloce: chiama il telefono azzurro e potremmo avere più possibilità di aiuto" risposi sdraiandomi a pancia in su, nonostante il pavimento lercio della palestra.

Michael ci fissava ansimando, cercando di formulare una frase di senso compiuto anche se piegato in due e con il viso rosso e sudato.

Le ore di motoria erano il male, soprattutto se erano le ultime di una giornata non particolarmente elettrizzante e quando prevedevano un test di Cooper a sorpresa: chiunque lo avesse inventato doveva veramente odiare il genere umano.

"Pensavo peggio ..." commentò la professoressa facendo vagare lo sguardo per la palestra.

Le lanciai uno sguardo malevolo, per quanto mi fosse possibile dalla mia posizione. Quando sentii di stare abbastanza bene da evitare di rigettare il mio pranzo, sollevai il busto e mi guardai intorno: gli unici ad avere un aspetto decente erano Samuel e John. L'unica differenza tra i due era che Samuel aveva corso per tutto il tempo ad andamento regolare senza sudare nemmeno un po', e aveva semplicemente le guance leggermente arrossate; John era rimasto seduto sulla stessa panchina sopra la quale si era lanciata Lucy, decretando che lui "non correva".

In quel momento mi accorsi che mi stava osservando con la stessa espressione imperturbabile di sempre. "Sei sempre così pallida?"

Presi un sorso d'acqua dalla mia borraccia prima di rispondere. "No, ho solo la pressione bassa"

Annuii impercettibilmente prima iniziare a rovistare nello zaino, spostando attentamente il libro dal quale non si era staccato un secondo dall'inizio dell'ora: la professoressa non aveva avuto niente da ridire a riguardo, probabilmente troppo impegnata ad elogiare le ottime doti da corridore di Samuel per occuparsi del fratello.

Prima che potessi chiedere a Michael una mano per alzarmi in piedi, un succo di frutta mi finì in grembo: John aveva richiuso lo zaino e lo stava delicatamente posando a terra, cercando di evitare i piedi di Lucy che penzolavano pochi centimetri sopra ad esso. Non avevo alcuna intenzione di chiedergli per quale motivo si portasse un succo di frutta a scuola, dal momento che si trattava di un gesto decisamente carino da parte sua contando che non mi conosceva affatto e non era nemmeno tenuto a fare una cosa del genere. 

Apprezzavo molto il pensiero.

"Dovrebbe andare bene, no? Per la pressione" domandò inclinando la testa di lato.

"Suppongo di si ... " risposi rigirandomi la scatoletta tra le mani. "Grazie"

Non disse nulla, si limitò ad alzarsi e dirigersi verso Samuel al centro della palestra: certo non si poteva dire che non fosse interessante.

"Quando hai finito di guardare Viktor Van Dort, aiutami a rimettermi in piedi" mi riprese Lucy porgendomi il braccio.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 31 ⏰

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