L'odore di caffè s'insinuò nelle narici di Amelia, facendola svegliare con un mugugno di stanchezza. Non aveva dormito bene, non era riuscita a togliersi dalla testa l'immagine della tristezza dipinta sul viso di suo fratello. Era in pensiero per lui e aveva il timore che cadesse in un vortice depressivo importante.
Sentì la porta della stanza aprirsi: era sicuramente Agatha che le stava portando la colazione a letto. Si voltò dalla posizione supina e fissò la cameriera con uno sguardo assonnato.
"Buongiorno, signora." Salutò la donna rumena, sorridendo come se avesse vinto un premio alla lotteria. "Oggi giornata molto bella, sole alto e senza nuvole."
Amelia sbuffò alla solarità insopportabile della donna cinquantenne. Si chiedeva dove trovasse tanta energia sin dal mattino.
"Non urlare, ti prego." Le rivolse uno sguardo severo, poi aspettò che le porgesse il vassoio. "Ti ho detto mille volte di entrare in camera senza dire una parola, eviterei anche il BUONGIORNO."
"Signora mi dispiace." Si scusò, mostrando ancora la possente energia vocale. "Io essere felice sin dal mattino."
Amelia annuì, "E me ne sono accorta, ma la felicità tienitela per te, per favore. Mio marito è già uscito?
Agatha saltellò all'indietro, imbarazzata per quanto era successo qualche minuto prima con l'uomo: "No, signora. Lui ha fatto doccia, ma io non sapevo e per sbaglio visto lui nudo." Arrossì, vergognandosi per aver invaso la privacy della famiglia.
"Hai visto mio marito nudo?" Quasi rise, ma si contenne. "Per quale motivo sei entrata nel bagno senza bussare?"
Agatha arrestò la sua solarità e abbassò il capo, "Io credevo che lui andato via e volevo pulire doccia per lei. Io... Mi dispiace signora. Giuro di avere visto poco, solo avanti."
"Avanti?" Amelia decise di divertirsi e giocare un po' con la sua cameriera. Si finse infastidita: "Quindi hai visto tutto."
Agatha sgranò gli occhi, "Ma io non dire niente a nessuno. Non dico niente, lo giuro. Suo marito ha grande salsiccia, ma rimane mio segreto."
Amelia rise di gusto e finalmente si destò per qualche secondo dai brutti pensieri. Spostò il vassoio sulla sua destra e godette ancora del volto impaurito e imbarazzato di Agatha.
"Vai pure, ti raggiungo a breve per la lista della spesa." La congedò col sorriso. Aspettò che la cameriera chiudesse la porta e cominciò a bere il latte. "Grande salsiccia..."
Rise ancora, ma la leggerezza durò poco. Ripensò ad Antonio e a quanto stesse soffrendo. Doveva fare qualcosa per aiutarlo, magari organizzare una festa, invitare i suoi vecchi amici. Ma anche con loro non aveva più contatti, solo con Francesco si sentiva spesso, l'amico d'infanzia che lei stessa ricordava come un fratello. Decise di chiamarlo, di chiedergli aiuto. Lui avrebbe sicuramente trovato il modo di far rifiorire la vitalità di Antonio.
Addentò una fetta di crostata alle mandorle e sentì la porta della stanza aprirsi. Suo marito fece capolino con un cenno di saluto.
"Come si è svegliata oggi la donna più bella del mondo?" Domandò, sorridendo. Avanzò e chiuse la porta alle sue spalle. Si avvicinò al letto, poggiò un ginocchio sul materasso e si porse con la testa davanti a quella di Amelia: le diede il buongiorno con un bacio sulle labbra.
"Sei un adulatore." Amelia apprezzava sempre le attenzioni del marito. Erano abbondanti, mai banali, sempre sorprendenti. D'altro canto anche lei non gli faceva mancare niente. Erano una coppia sempre viva, innovativa e appassionata. "Non dovevi già essere a lavoro?"
Tommaso fece cenno di no con la testa, "Oggi è giovedì, ho lezione dalla terza ora."
Amelia annuì, consapevole di aver perso la cognizione del tempo. In quel periodo era così confusa che faceva fatica ad arrivare a fine serata senza un fastidiosissimo cerchio alla testa.
"Vuoi fare colazione con me?" Domandò, mostrando le due fette di crostata ancora intatte.
"No, ho preso un caffè." Tommaso ritornò in piedi e guardò ancora sua moglie. "Ho fatto una doccia veloce e..."
"E hai fatto incontri amorosi in bagno." Scherzò Amelia, spostando il vassoio dalle sue gambe.
Tommaso rise, "Agatha ti ha detto..."
"Già, è rimasta sorpresa della tua grossa salsiccia." Rise e decise di punzecchiare suo marito. "Forse ne ha visti pochi nella sua vita."
Tommaso spense il sorriso, "Ma che spiritosa! Ora devo andare, ci vediamo più tardi, pranziamo insieme?"
Amelia annuì, "Faccio portare del pesce dal ristorante. Non ho voglia di cucinare."
I due si salutarono e Amelia terminò la colazione in completa solitudine. Si alzò dal letto e indossò la vestaglia, che andò a coprire il suo intimo nero. Il corpo perfetto, da far invidia a una ventenne, fu velato dal lino dell'indumento. Aprì le tende del balcone e uscì all'esterno, poggiandosi sull'inferriata. Il panorama mozzafiato la accolse con la solita maestosità. Lo sguardo della donna volò verso l'orizzonte, facendola sospirare.
Ricordò di quando i pensieri più preoccupanti fossero rivolti al ragazzo che le piaceva, poco prima del liceo. Quanto penare per ricevere un tiepido bacio! Ma quella spensieratezza le mancava: ridere con le amiche, leggere romanzi amorosi, sognare l'uomo perfetto che la portasse sull'altare...
La pesantezza del periodo che stava attraversando la sovrastava, rendendola vulnerabile. Era una donna forte, capace di affrontare qualsiasi ostacolo si presentasse, ma, quando a sorprenderla era la sofferenza dei fratelli, non era in grado di ragionare limpidamente.
Soppesò le sue idee all'aria aperta per qualche minuto, poi decise di chiamare Francesco.
"È l'unica persona in grado di aiutare Antonio."
Rientrò, sorridendo a quell'idea. Era sicura che il miglior amico di suo fratello potesse far rinascere il sorriso sulle labbra di quell'uomo deluso.
Amelia non era consapevole che l'arrivo di una persona importante potesse cambiare ancora di più la stabilità della sua famiglia. E quella persona era già arrivata a Sorrento.
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La sirena di Sorrento ( I ricordi del mare)
Ficción GeneralAntonio, dopo anni, ritorna a Sorrento, intenzionato a migliorare il suo stato di salute. La depressione lo ha reso un uomo piatto, senza stimoli e vuole dimenticare la sua vita matrimoniale, che si è rivelata un vero e proprio fallimento. Sono sua...