Darin sperava di essere arrivato in tempo.
"Maledizione," sussurrò, mentre guardava intorno cercando la figura di Cade. Sul palco, la band stava già sistemando gli strumenti.
"Scusate, avete visto Cade?" chiese a uno dei musicisti.
"Cade è sul retro bellezza"
Uscì dalla piccola porta che dava sul vocò adiacente alla strada principale, fu lì che vide Cade appoggiato al muro, bello come sempre... Se ne stava lì assorto nei suoi pensieri, fumando la sua solita sigaretta; il moro parve accorgersi di lui e si girò senza degnarlo di una singola parola.
"Cade..."
"Arrivi tardi" gli rispose bruscamente.
"Credevo di farcela"
Darin si avvicinò lentamente, sentendo l'amarezza e la delusione nella voce di Cade, questo abbassò lo sguardo e tirò un'ultima boccata dalla sigaretta prima di spegnerla, con un gesto secco.
"Credevi di farcela?" Cade ripeté le parole di Darin con una nota di sarcasmo. "Ti avevo chiesto una sola cosa, Darin... solo di esserci, ma evidentemente eri impegnato a tessere le lodi di mio padre"
"Lo so," rispose Darin, la voce quasi un sussurro. "Non sai quanto avrei voluto essere qui. Ma ero ad un evento organizzato da tuo padre..... non potevo rifiutare."
Cade lo fissò, i suoi occhi blu ora duri come il ghiaccio. "Ah, giusto. Il mio caro padre. L'uomo che ha sempre disprezzato la mia vita, il mio lavoro, tutto ciò che sono." Fece una pausa, come se stesse riflettendo sulle sue stesse parole, poi aggiunse: "dovevo aspettarmelo, come ho fatto ad essere così stupido".
Quelle parole colpirono Darin come un colpo al cuore.
"Non è così semplice, Cade," provò a spiegare. "Io... ho lavorato tutta la vita per questo. Finalmente posso fare un salto in avanti. Non posso ignorare la possibilità di costruirmi una carriera stabile, di... di costruire qualcosa."
Cade scosse la testa, amareggiato. "Ma a che prezzo, Darin? Un giorno ti sveglierai e ti renderai conto che per costruire il tuo futuro, hai perso tutto il resto." Si girò per andarsene, ma Darin, preso dal panico, lo afferrò per un braccio.
"Non andare via così. Ascoltami. So di aver sbagliato, so che non merito il tuo perdono, ma lasciami spiegare..."
Cade si fermò, esitando. C'era ancora qualcosa nei suoi occhi, una luce di speranza che si affievoliva, ma che non era del tutto sparita. "Darin, non è solo questione di scuse. Io ho sempre saputo che tra me e te c'era il rischio che il tuo mondo e il mio non combaciassero mai davvero. Forse ho sperato troppo."
Il silenzio tra loro divenne pesante, pieno di tutte le cose che entrambi avevano nascosto, che avevano evitato di dirsi. Darin cercò di stringere la mano di Cade, ma lui la ritrasse, facendo un passo indietro, andandomene.
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COUP DE FOUDRE
RomanceLos Angeles La vita di Darin O'Connel stimato avvocato di uno degli studi più importanti della città, da sempre dedito al lavoro, per niente incline al divertimento, sta per essere messa in discussione da un paio di occhi azzurri.