Ma chéri

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Lei era lì, accanto a lui, con la testa beatamente adagiata sulla sua spalla. Aveva il respiro leggero, quasi impercettibile, e gli occhi chiusi. I capelli neri scombinati erano rimasti morbidi e lucenti.

Quanto poteva essere bella una persona? Quanto poteva essergli entrata nel cuore una donna così speciale?

Più la guardava, più Jin se ne innamorava.

«Amore.». Lo chiamò dolcemente. Lui cercò in ogni modo di stringerla a sé più forte che poteva e la mano della sua ragazza gli accarezzò la guancia. Aveva la pelle calda, proprio come quel pomeriggio in cui si erano amati nel loro appartamento che lei, accuratamente, aveva arredato.

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Era andata a farsi la doccia dopo essere rientrata da lavoro. Lui, invece, era seduto ai piedi del letto a ripetere mentalmente il discorso che aveva preparato per tutta la mattinata: era nervoso, euforico ed emozionato al tempo stesso e continuava a toccare quel piccolo cofanetto in velluto blu nella sua tasca.

Era così assorto nei suoi pensieri, che non si accorse della ragazza di fronte a lui. Lei gli alzò il mento con la sua piccola mano, in modo da poter incrociare il loro sguardi.

«Siamo pensierosi, signor Kim?» parlò dolcemente.

«No, no. Ero solo distratto.» rispose, cercando di risultare il più naturale possibile.

Era così difficile pronunciare quelle semplici parole, eppure era quello che voleva.

La vide abbassarsi lentamente, poggiando le mani sul letto ai lati del suo corpo e facendolo indietreggiare sul materasso. E quella maledetta scatola gli scivolò dalla tasca.

«Posso avere la sua attenzione, mio signore?» disse maliziosamente.
Si mise seduta sulle sue gambe e, piano, cominciò a slacciare la cintura dell’accappatoio. Era snervante quella lentezza estrema, ma Jin rimase sdraiato fino a quando il corpo della sua ragazza non fu totalmente nudo.

A quel punto il suo autocontrollo andò a farsi fottere: alzò il busto e non esitò a piombarsi sulle sue labbra che sapevano di ciliegia, di quel balsamo labbra che aveva comprato il giorno prima. Le sue mani si intrecciarono tra i lunghi capelli della donna e le sue orecchie si bearono di soffici ansimi.

Lei lo aiutò a spogliarsi e lo fece con foga, come se avesse paura che potesse scapparle dalle mani da un momento all’altro.

Non aspettarono oltre e fecero l’amore in quella giornata d’inverno piovosa e fredda, avvolti in quel piumone che li teneva caldi e protetti.

Quando si accoccolò al suo fianco, Jin le prese le mani e gliele baciò su ogni parte. Una dimostrazione d’amore che faceva sempre.

«Chiudi gli occhi e non muoverti.». Si allontanò giusto il tempo di allungarsi verso i piedi del letto e raccogliere il cofanetto dal pavimento. Quando tornò da lei, sotto le lenzuola, le baciò la punta del naso.

«Posso aprirli ora?» chiese lei sorridendo.

«Si, ma devo dirti una cosa importante, quindi lasciami parlare, ok?». Prese fiato, aspettando di avere la sua attenzione, e continuò. «Ma chéri, ormai siamo insieme da tanti anni e ho realizzato che non riesco a stare senza di te. Sei tutto ciò di cui ho sempre avuto bisogno e voglio passare il resto dei miei giorni con te.»

Gli occhi della ragazza si fecero lucidi, cosa che lo fece emozionare ancora di più. Si inginocchiò sul letto e posizionò la scatolina davanti al petto. Lei mise le mani sulla bocca e le lacrime iniziarono a scenderle sulle guance. Poi lo imitò inginocchiandosi a sua volta.

Another Winter  ~~~  KimSeokjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora