Prologue ✔️

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Era una giornata di quelle in cui non si ha voglia di fare niente, me ne stavo seduta sul davanzale della finestra della mia camera da letto e guardavo il panorama che si stagliava davanti ai miei occhi. I fiori degli alberi di ciliegio che piano piano iniziavano a popolare i loro rami, un uccellino che tornava dalla ronda per stare con il proprio piccolo, il chiacchiericcio delle persone sotto casa. Il meteo non faceva una piega, tempo soleggiato e senza una nuvola ad oscurare quel cielo limpido. Le rondini svolazzavano libere nell'aria sentendo la brezza primaverile lambire le loro anime. Mi ero sporsa leggermente per farmi accarezzare dal soffice venticello; la primavera era in assoluto la mia stagione preferita, era come un invito ad una rinascita di se stessi ed io amavo come il vento aderiva sul mio strato di pelle. I fiori che sbocciano, la vita che riprende il suo corso, il susseguirsi di vite frenetiche delle persone ed il risveglio degli animali andati precedentemente in letargo. Pura poesia.
Ero immersa nei miei pensieri quando mi arrivò un messaggio della mia migliore amica Megan, una ragazza dalle mille sorprese che sa ciò che vuole e pur di ottenerlo farebbe di tutto. È sempre stata testarda, non cambia mai corrente di pensiero, ostinata fino alla morte ed è per questo che l'ammiro molto, sia come persona che come amica. Megan Brown frequenta insieme a me l'università di Giurisprudenza a Beverly Hills, la Southwestern University. Direi che è la tipica università per i figli di papà ma, nonostante tutto, noi non avevamo così tanti soldi per potercela permettere e abbiamo faticato molto per entrare; l'ambiente è molto accogliente ed il personale, così come gli insegnanti, è fantastico, però lascia un po' meno a desiderare la gente che lo frequenta ma questi sono dettagli irrilevanti.
Il messaggio era molto conciso e come sempre preferiva andare dritta al punto.
Da Megan a Vanessa:
Tra 10 minuti al parco principale. Corsetta mattutina.
Mi alzai lentamente dal davanzale e andai a frugare dentro l'armadio per ripescare un paio di pantaloni della tuta, una maglietta a maniche corte e le scarpe da ginnastica che usavo solitamente per la corsa. Presi un po' di caffè dalla tazza per svegliarmi del tutto ed essere più attiva. Uscii di casa con le chiavi dell'auto, una Opel Corsa City Car grigio metallizzato; vi starete chiedendo come faccio a sapere le marche e i modelli delle auto, da piccola mi piaceva molto parlare di automobili con mio padre, lui aveva un'officina molto conosciuta in questa zona della città.
Misi in moto l'auto e partii per la destinazione, parcheggiai dopo un quarto d'ora e presi il mio cellulare. Scrissi un veloce messaggio a Megan per riferirle che ero arrivata, lei mi stava aspettando nell'ala nord in cui si trovava anche un bar. Misi le cuffiette nelle orecchie ed iniziai la mia corsa. Mi sentivo libera, il vento che sferrava davanti a me impertinente, le gambe che correvano sull'asfalto, l'adrenalina della corsa entrarmi nelle vene trasformandosi in euforia. Per me correre significava volare, mi piaceva la libertà e nessuno mai poteva togliermela. Fino a questo momento. Mentre voltai l'angolo mi scontrai contro qualcosa, o meglio qualcuno. Era talmente alto e robusto che mi fece cadere a terra, si vedeva chiaramente che era un uomo. Alzai lo sguardo e vidi la persona più affascinante mai vista in ventidue anni della mia insulsa vita; aveva due occhi color cioccolato fuso, se fossero stati due barattoli di Nutella me li sarei mangiata in un istante, capelli di un castano chiaro alla luce del sole innalzati da un ciuffo, naso dritto e una barba a ricoprigli gli zigomi fatti ad arte. L'uomo con cui mi sono scontrata avrà circa trent'anni, dalla sua figura si capisce che è un uomo di una certa importanza. Mi porse una mano per aiutarmi ma rifiutai e mi alzai con le mie braccia.
"Rifiuti la mia mano ma almeno delle scuse me le devi"- disse con tono autoritario. Che cosa hanno sentito le mie orecchie?! IO devo delle scuse a LUI? Non se ne parla nemmeno.
A braccia conserte gli risposi a tono:"Quello che deve le scuse tra noi due sei proprio tu!"
"Modera il tono ragazzina, sei fortunata a non sapere chi sono."
Che faccia tosta. Adesso se la vede con me quel brutto troglodita. Okay, brutto non lo era ma il suo comportamento lasciava proprio a desiderare.
"Senti un po' bambino presuntuoso e viziato che non sei altro"- gli puntai un dito al petto-" qui l'unico che deve delle scuse sei tu e ragazzina lo vai a dire a qualcun'altra, intesi? Bene."- feci una pausa per prendere un respiro profondo in mancanza di fiato e aspettai le sue scuse, che per la cronaca non arrivarono mai.
"Tsk, guarda con chi devo avere a che fare la mattina"- mormorò tra sé e sé. Come se non lo avessi sentito quel bastardo. Mi incamminai verso la mia direzione e gli diedi una spallata, giusto per ricordagli con chi aveva a che fare. Sentì chiamarmi  da dietro e mi girai per incontrare la sua faccia. Ciò che mi disse mi lasciò spiazzata:" Comunque hai un bel culo, peccato che un corpo come il tuo venga sprecato con una personalità del genere".
Vanessa calmati, non andare lì e picchiarlo a sangue. Andresti in prigione per un riciclo della società. Dissi fra me e me. Alzai il dito medio e mi incamminai per la mia strada, pensando di non rivederlo mai più in vita mia ma questo non fu così.

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Spazio autrice:
Okay bae, questo è il prologo. Dal prossimo capitolo inizia la storia di Vanessa e David. Aw, sto già fangirlando per loro e siamo solo all'inizio. Help! Sto degenerando.
I want pizzaaaa! Pizza! Pizza! Pizza!🍕
Dopo aver placato la mia fame mettete una stellina e commentate se volete, pls. Il vostro supporto è oro per me. 😿

Aggiornamento 31 ottobre 2019 (che ilarità)
Zalve di nuovo ragazzuoli, mi è venuta la brillante idea di revisionare la storia (sei proprio masochista ragazza mia) perché, a dirla tutta, sono passati anni dalla prima volta che l'ho pubblicata e dopo la pausa che ho preso (ad insaputa di tutti, anche mia) penso di ritornare con una storia più fresca e piena di colpi di scena ma, nel frattempo che la sto ancora sviluppando in tutti i minimi dettagli, correggo "Ragione e sentimento" per fare più chiarezza sui personaggi e la trama.
Per capire quali sono i capitolo revisionati, a fianco al titolo del capitolo ci sarà una spunta. Con questo spero che vi piaccia più di prima. Buona lettura amici miei!

-Isa

Ragione e sentimento  [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora