Andai a scuola percorrendo la solita strada ma incontrai un viso famigliare, solo dopo capì essere di un mio compagno di classe, che il giorno prima si era presentato, non mi ricordavo il suo nome ma poco mi interessava, quando all'improvviso mi si piantò davanti dicendo:
- ? .sei per caso la nuova della nostra classe ?
- IO. sì perché?
Dopo di che si presentò senza nessuna spiegazione su perché mi stava dando tutta questa grande importanza , capì che si chiama Riccardo e pare di seduto seduto appena dietro di me , dopo mi parlò di una band dal nome assurdo e continuò a parlarmi e parlarmi fina al entrata di scuola, lui vide il suo gruppo d'amici e se ne andò probabilmente, aveva parlato con me solo per passare il tempo.
entrai in classe e notai con piacere che il chiasso e il caos era di meno era anche più ordinata e la notai lo splendido panorama dalla finestra, alberi verdi ce occupavano la maggior parte del campo visivo quello che lasciavano impenetrare erano palazzi di ogni colore dal più spento al più acceso.
mi arrivò una scarica di calma e sicurezza e mi siedi sullo stesso identico posto del giorno prima vidi che c'era una ragazza seduta in fondo che probabilmente anche lei era venuta con giorni di ritardo come me così sentì un punto in comune , così mi avvicinai e cominciai a parlarle.
visto che entrambi eravamo timide non uscì sto granché di conversazione , in quel poco tempo suonò la campanella e iniziò la lezione visto che i primi giorni erano passati le ore si erano fatte più pesanti .
le ore sembravano passare mai i ultimi minuti li passavo a contare i secondi oa guardare i dettagli del quaderno del mio compagno di banco ovviamente senza toccarlo, fino a quando suonò la campanella della ricreazione andammo in giardino e piacevolmente fece caldo come se fossimo a maggio e non più a settembre, mi avvicinai alla ragazza con cui parlavo prima dell'inizio delle lezioni anche se pochi minuti sentivo che lei si apriva lentamente con me scoprì che si chiamava Camilla e le piace dipingere parlammo anche la seconda ricreazione e così volò il tempo.
la strada del ritorno era anche più leggera e scorrevole mi soffermai a vedere gli uccellini volare e misi la canzone sul cellullare "labour" mi infilai gli auricolari e ascoltai .
un tonfo .
urla .
silenzio .
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un sogno senza uscita
Romantikinizio della scuola , panico , ansia .un giorno, entro in classe e fra i rumori e il caos intravedo insicurezze, inizio a relazionarmi con persone diverse ma succede un disastro da cui impossibile uscire fra mondi immaginari e persone immaginarie...