POLSI AMMANETTATI
Jeff adocchiò la locandina.
"CRUENTA GUERRA NEL GHETTO A SUD. L'INTERVENTO DELLA POLIZIA ARRESTA PERICOLOSI GANGSTER"
Indicò a James il titolo. Immaginava che ne sapesse qualcosa a riguardo e, sebbene il suo amico non avesse voluto approfondire e chiarirgli le faccende in cui era stato invischiato, aveva dedotto che si trattava di spaccio e di rapporti con il crimine locale. James, sorpreso, si mosse verso il chiosco. L'edicola della via principale del centro strabordava di fumetti, giornali e riviste, le cui scritte componevano un mappazzone confusionario di parole e caratteri diversi. Richiese il quotidiano all'edicolante, che lo scalzò dalla pila di giornali legati col nastro e appoggiati nello scomparto superiore, e lo pagò con qualche spicciolo. Poi gli lesse ad alta voce il sottotitolo in prima pagina:
"Può dirsi concluso l'atavico scontro tra le due principali bande criminali della città. La furiosa battaglia, svoltasi in mattinata, ha lasciato pochi superstiti, i quali sono stati prontamente arrestati dalle forze dell'ordine."
James, infervorato, sfogliò le prime pagine fino a spalancare quella dell'articolo in questione. «Eccolo qua, è lui!», vociò.
Jeff si sporse in avanti. Una foto in bianco e nero era occupata dalla figura di Mark, con i polsi ammanettati e scortato dagli agenti verso il dipartimento di polizia. Era incupito, ma a parte quell'accenno espressivo la sua faccia non lasciava trasparire grandi emozioni. Le macchine fotografiche dei giornalisti e una folla di curiosi si accalcavano su lui.
«Leggi tu, Jeff. Veloce!» James gli passò brusco il giornale stropicciato.
Jeff scorse veloce le righe e fece caso ai punti salienti. «Okay, è scritto così: "41 morti, una decina di arresti e qualche fuggiasco: è questo il tragico bilancio della resa dei conti tra le due associazioni illecite più influenti della criminalità cittadina. Il commissario di polizia fa sapere che era stata predisposta una poderosa irruzione armata nei quartieri, prevista per i giorni seguenti, ma che, causa lo scoppio improvviso al sorgere dell'alba dello scontro a fuoco tra le gang, si è visto costretto a far muovere i suoi uomini in anticipo".» Prese fiato, poi proseguì: «"Tra le vittime anche Jacob, il boss di uno dei due schieramenti. Il suo corpo è stato ritrovato in un soffitto con la bocca squarciata da una pallottola. A Jennifer, la sorella del defunto, è stata comunicata la drammatica notizia"».
James era a bocca aperta.
«"La foto esclusiva scattata dal nostro inviato presso il police department, che vedete qui sopra, ha al centro Mark, un membro dell'altro schieramento. Sulla sinistra, tra il folto gruppo di persone spiccano una coppia, i genitori del diciannovenne, e un ragazzo in stampelle, il suo migliore amico Lucas. L'arrestato dovrà ora affrontare il processo, che stabilirà il valore della sua pena."»
Jeff spostò lo sguardo sui genitori di Mark. Le loro espressioni disperate lo turbarono profondamente. Non li aveva mai visti, e gli fece una certa impressione pensare che i loro volti gli si erano delineati per la prima volta solo in occasione di quella disgrazia, attraverso uno scatto. Terminò l'articolo:
«"Le indagini sono già partite per far luce sui crimini dei vari esponenti delle bande, sospettati di possesso illecito d'armi, rapina a mano armata, traffico di stupefacenti, ritorsioni e omicidi. Rischiano anni di carcere, l'ergastolo e nei casi peggiori la pena di morte". Questo è tutto, mi dispiace...»
James commentò: «Sapevo che sarebbe andata così... e lo sapeva anche lui». Si incamminò, amareggiato.
Jeff non aggiunse altro e preferì tacere. Le parole sarebbero state fuori luogo.

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Summer 98
Teen FictionL'anno scolastico '98 finisce e arriva il momento delle vacanze estive. James e Jeff sono due migliori amici atipici, decisamente diversi tra loro: James è spavaldo ed egocentrico, Jeff svogliato e pessimista. A una festa faranno nuove conoscenze: u...