Diana

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Dopo aver finito scuola le ragazze e mi mandano un messaggio dicendomi che volevano andare a un bar vicino casa, per prendere qualcosa da bere e per chiacchierare un po'. Si fanno le nove e mezza  di  sera e salgo sopra in camera mia , mi faccio una doccia e mi vesto con un top con le piume nere, un pantaloncino di pelle nero e un paio di scarpe da ginnastica un outfit soft e in fine .

 Si fanno le nove e mezza  di  sera e  salgo sopra in camera mia , mi  faccio una doccia e mi vesto con un top con le piume nere, un pantaloncino di pelle nero e un paio di scarpe da ginnastica un outfit soft  e in fine

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Mi  avvio giù per prendere le chiavi della Ducati . Così ci ritroviamo al bar in cuoi ci eravamo date appuntamento , ci sediamo e cominciamo a ordinare, ma neanche il tempo di cominciare a parlare che si unisce a noi Andrea e Brian
Brian: ciao ragazze, come state?
Si siedono
Tutte: Bene , voi ?
Clara: che ci fate per di qua? non è posto che frequentate voi .
Andrea: vero ma abbiamo cambiato un po' aria perché vedere sempre la stessa persone e lo stesso bar non è proprio il massimo . Ma all'improvviso.
Brian: scusate un attimo rispondo a telefono e torno , si alza dalla sedia e si allontana.
E tra una chiacchiera e l'altra vedo Brian fare segno ad Andrea di avvicinarsi a lui e gli passa il telefono e sento da Andrea (VENIAMO SUBITO TU NON TI MUOVERE DA LÀ ), Brian si avvicina e ci chiede
Brian: Ragazze venite con noi ? .
Prima di rispondere ci guardiamo e diciamo di sì , ma all'improvviso mentre mci avviavamo al parcheggio del bar mi ricordo di essere venuta con la Ducati, non con la mia auto, quindi mi fermo
Io: io vi seguo con la Ducati .
Andrea: ok .
E partiamo, seguo la macchina di Andrea ( un audi RS16 ABT Legacy Edition rossa )
E neanche il giro di 15 minuti che ci troviamo davanti a una casa bianca che presumo sia casa di Davide , Andrea mi fa segno di parcheggiarmi e poi ci avviamo alla porta ad aprirci e un ragazzetto con tanti capelli mossi e occhi grandi e verdi, ci guardo e .
Andrea : ciao santy , dove il tuo fratellone ?
Brian: ciao Santiago
Santiago : è in garage .
Santiago si spossa per farci passare e noi entriamo .
Andrea : Brian io e Diana andiamo da Davide tu e le ragazze rimanete qui con Santiago, ok
Brian: SISI ok
Pensieri Diana : CHE IO E LUI DOBBIAMO ANDARE DA DAVIDE , ero rimasta di sasso .
Fine .
Andrea: Diana andiamo in garage forza .
Io:  a farmi tornare con i piedi per terra era stato colui che me ne a fatto andare . (SIII ) la mia unica risposta . ma prima di seguirlo mi giro a guardare le mie amiche , vedo che ridono e mi incitano a proseguire. Detto ciò ci avviamo in garage....
Lo vedo nella macchina agitato, sconvolto e arrabbiato era un mix di tutto mi dispiaceva pure vederlo così. Andrea apre il suo sportello e Davide senza neppure guardarlo dice ad alta voce
Davide: IO LO SAPEVO, IO LO SAPEVO
Andrea: so come ti senti calmati adesso scendi da quest'auto la guido io ,lo guarda senza toccarlo
Davide:io lo sapevo te l'avevo detto , dice serio
Andrea: zitto va tutto bene ascoltami adesso scendi mettiti al mio posto del passeggero .
Ripete .
Davide senza aggiungere niente fa come dice Andrea.
Andrea: dove vuoi andare ? in qualche bar e prendere qualcosa da bere e ne parliamo lì ci stai?
Davide : è uguale, ma che ci fa lei qua ? Si gira a guardarmi .
Andrea: calmati lei non è tua nemica eravamo al bar io e Brian perché tu avevi detto di no è siamo andati a prenderci qualcosa da bere e l'abbiamo incontrate lì semplicemente .
Poi da lì partiamo e silenzio , io guardo fuori dal finestrino vedo che dopo una ventina di minuti eravamo usciti fuori dalla California eravamo a Nevada , Andrea si ferma al  primo bar sulla destra  si parcheggia e scendiamo , entriamo nel bar e il barista chiede cosa volevamo  io prendo un acqua frizzante e Andrea una Coca-Cola e Davide 3 cocktail uno diverso dall'altro . Andrea mi guarda e mi fa .
Andrea : tutto bene ?
Io: SISI
Guardo Davide ma lui guardava davanti a sé in un punto fisso senza proferire parola . Andrea richiama la sua attenzione e comincia a farsi spiegare da Davide  cosa fosse accaduto e io ascolto , vedo Davide stra disperato tremava e buttava giù i solsi dal suo bicchiere velocemente e continuava a parlare . Andrea gli ripeteva sempre di andare piano ascoltando un po' la situazione di Davide i miei occhio si fanno lucidi e lo guardo .
Andrea: esco un attimo fuori a chiamare  Brian chiedo come va e torno , ok ?
Davide: ok , mi guarda io ero un po' agitata non so cosa digli ma all'improvviso mi viene una domanda da fargli .
Io : quanti anni anno ?
Davide chi? I miei fratelli?
Io: si , scusa se chiedo ma sono curiosa
Davide: ficcanaso più che altro ride , Alice 16 e Santiago 14
Annuisco annuisce con la testa (Diana 1 , Davide 0) , mi ha chiamato ficcanaso . Ma affarmi tornare fuori da i miei pensieri i mia sorpresa era stato proprio lui che mi chiede
Davide: tu? , All'improvviso .
Io: io cosa ? Lo guardo , non stavo capendo .
Davide : fratelli ?
Io : nono sono figlia unica, anche se mi sarebbe sempre piaciuto avere una persona che tenesse a me e per lo più che avesse il mio stesso sangue, tu e tuoi fratelli avete un rapporto bellissimo complimenti. 
Davide: grazie , per me loro sono tutto , mi farei uccidere per salvarli  ed è anche il minimo , dopo la separazione dei miei genitori e devo aggiungere menomale perché sentir mia madre urlare e piangere non era il massimo a quell'età , mia madre dopo la separazione ha cominciato a farsi di crack e mio padre, neanche il nel giro di una settimana che aveva già una compagna . E lui di me e dei  miei fratelli non ha mai voluto sapere nulla da quel momento e io mi sento stra  in colpa perché quei poveri bambini non sanno cos'è avere una famiglia . Lo vedevo che si forzava per non dar a vedere che gli venisse da piangere .
Sentendo le sue  forti parole incrocio il suo sguardo e gli dico .
Io: senti eri un bambino , non potevi fare nulla per far smettere tutto quello,  o far andare le cose diversamente . Prendo un respiro , la tua unica responsabilità era essere un bambino, e hai gestito il tutto come meglio pensavi  a quell'età senza che mai nessuno ti abbia mai insegnato come gestirla. Nessuna bella parola o miglior comportamento poteva cambiare quello che stava accadendo. La colpa che ti opprime dentro e che ti ruba il sorriso....... Lasciala andare . eri un bambino.
Non so con quale coraggio io abbia detto questo ma la situazione si complica perché lui mi risponde con
Davide: grazie....

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⏰ Ultimo aggiornamento: 3 hours ago ⏰

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