Trasloco (Introduzione)

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Quel giorno, da me tanto odiato, arrivò: il giorno del trasloco.

Io e mia mamma dovevamo  trasferirci.Aveva 47 anni e aveva finito l'università per la specializzazione di medico.

Dove abitavamo noi, cioè a New york svolgeva l'incarico di "donna delle pulizie" nell'ospedale più frequentato che conosca. Odiavamo entrambe quel lavoro. Odiavo vedere mia mamma tornare dal lavoro stanca e rassegnata. Così decidemmo di cercare un lavoro adatto a lei, più avanzato. Non volevo allontanarmi da New York, poiché  mio paese natale dove ho conosciuto poche persone ma a me care. Facemmo il possibile per trovare lavoro lì, ma inutilmente. Per mia sfortuna lo trovammo a Sydney.

E così il 7 Gennaio partimmo. Arrivammo in un palazzo con 4 piani.Il nostro appartamento si trovava al 3°. Era molto spazioso: all'entrata vedemmo un salotto collegato alla cucina con divani e tv. A sinistra c'era un lungo corridoio che portava al bagno e al balcone; a destra c'era un'altro corridoio che portava ad una camera da letto matrimoniale, una camera da letto singola con un terrazzo e un'altro bagno più piccolo. 

Una volta disfatte le valigie mi raccomandò di non cacciarmi nei guai, cosa che sapevo fare benissimo.  Mi buttai sotto le coperte e calmando la mia agitazione mi addormentai. Il  mio sonno durò poco poiché il suono di una chitarra mi sveglio. Mi affacciai al terrazzo e vidi un ragazzo con i capelli rossi suonare fantasticamente la chitarra. Lo ascoltai per mezz'ora. Poi lui sfortunatamente se ne andò. Da quel giorno quel ragazzo misterioso lo chiamai "chioma rossa"

Il giorno dopo mi svegliai. Ero da sola in casa, mia mamma era andata alla sua riunione di lavoro. Feci colazione. Vicino al frigo trovai un foglietto con su scritto "Torno verso le 20, la tua cena è nel frigo" Non ero triste di cenare da sola anche perché finalmente mia madre aveva un lavoro che la soddisfava. Mi misi l'uniforme della scuola, gonna blu corta e camicia bianca con una cravatta blu.Mi raccolsi i capelli in uno chignon e mi incamminai a piedi verso scuola. Non era molto lontana. Aprii lo zaino e presi il telefono e le cuffie e ascoltai la musica. Vicino ad una fermata dell'autobus un ragazzo tutto frettoloso mi urtò facendomi cadere lo zaino e il telefono.

"Scusami non ti avevo proprio vista" mi disse chinandosi per prendere la mia roba "Dall'uniforme vedo che frequenti il mio stesso liceo,non ti avevo mai vista prima".

"Infatti è il primo giorno qui"

"Allora colgo l'occasione per essere la prima persona che incontri del liceo. Inizierai a metà anno? Come  mai?"

"Prima stavo a New York, ieri mi sono trasferita qui"

"Capisco. Piacere Calum"Mi diede lo zaino e il telefono sorridendo.

"Piacere Caroline."

"Ci incamminiamo insieme?"

"Certo"

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5 min dopo

" Sei di 2°? "chiesi

"No di prima. Chissa se capiterai nella mia stessa classe"

" So che andrò nella F"

"Ah.." Disse sorridendo e guardando in alto

"Perché ridi?

"Niente niente.Al cancello incontrerai Luke"

"Chi è Luke?"

"Luke è il mio migliore amico ed insieme noi..."

Mi raccontò di come si sono conosciuti e tutte le cose divertenti che hanno fatto. Arrivammo al cancello della scuola e li c'era un biondino con il ciuffo, con un piercing al labbro inferiore, con lo zaino per terra, gambe un su l'altra e le braccia incrociate.

Quattro ragazzi di sydneyWhere stories live. Discover now