Lena
Sento il mio corpo accasciato a terra poi preso in braccio e portato da qualche parte, ma non riesco a reagire.
Apro leggermente gli occhi e intravedo qualcuno che mi fissa era Erik era letteralmente sopra di me a fissarmi
-: Ma ti levi! .
-:Ma se sei svenuta tu addosso a me! Rispose lui con un ghigno in quel dannatamente bel viso. Mi guardai in torno non sapevo dov'ero quindi
-: Dove siamo?
-: Ma una volta riesci a tacere!
Ma che cavolo di problemi aveva quello tutto bene .
-:Ma che diamine, ma che problemi hai!!!
Mi prese per i fianchi e mi spinse contro il muro. I suoi occhi così scuri e cupi ma anche dolci come il miele con un azzurro cristallino più bello del cielo ma altre volte scuro come la notte.
-: Provaci ancora ad alzare la voce con me straniera.
Come osava no questo è troppo gli tirai una spintonata, ma non si mosse presi tutta la forza che avevo in quel momento e...
-:Ahia!!
-: Sei pazza ma che cazzo ti prende!
Onestamente essere albanese aveva dei vantaggi come tira pugni molto bene, saper manovrare una pistola o fucile e avere un autodifesa ottima ma più importante essere stranieri comporta che puoi insultare le persone e loro non capisco.
-: Così impari pezzo di merda.
Mi prese per il polso mi faceva male, ma non volevo dimostragli di essere debole, mi tiro verso di se da questa prospettiva lui mi sovrastava con i suoi 1,87 metri d'altezza rispetto a me che arrivavo circa a 160 cm di altezza ero letteralmente un nano da giardino rispetto a lui.
-: Ti ho detto di non alzare la voce con me ragazzina.
Lo disse con una voce così cupa che per poco non mi venne un infarto.
-: Altrimenti che succede... Lo stuzzicai
-: Altrimenti che succede. Mi imito lui con una vocina
-: Altrimenti quella cazzo di bocca diventa piena.
Ma che cazzo di problemi aveva quello tutt'apposto hai finito i neuroni nel cervello, lui si che aveva seriamente bisogno di uno psicologo con quella mente pervertita.
Provai a mollare la presa ma lui mi strinse ancora più forte e mi partì un piccolo gemito e lui se ne accorse ma non lascio la presa anzi mi strinse ancora di più finché...
-:Ahia, ancora ma che cazzo di problemi hai.
Mi mollo la presa per piegarsi a terra per il dolore.
Io l' ho detto essere albanese ha i suoi vantaggi
Girai i tacchi e andai verso la prima porta che trovai per fortuna sbucò nel corridoio centrale degli spogliatoi andai verso quello delle femmine che trovai vuoto a parte la mia borsa non c'era niente. Mi cambiai e andai verso i parcheggi dove trovai Lisa con in mano vernice e pennelli.
-: Ma dov' eri ti ricordo che abbiamo un parcheggio da personalizzare.
-: Da nessuna parte tranquilla sbaglio ho hai appena detto che bisogna lavorare a me Lena Drita Kok.
-:Dai è solo per sta volta.
Accettai controvoglia la sua proposta che infondo non era una proposta ma un affermazione ne ero convinta e di contraddirla di sicuro non è mia intenzione se non voglio che la mia vita finisca oggi appena aver compiuto 17 anni.
Spostai la macchina presi il telefono andai su Pinterest a cercare delle idee ma immediatamente Lisa mi prese il telefono digito qualcosa e mi mostrò una foto.
-: Noi oggi ci mettiamo a fare questo e tu lavori per una volta e non ti rinchiudi a casa anche il giorno del tuo compleanno a leggere enimestolovers e a guardare The Vampire Diares!
-:Okay. Ma poi a casa mia pigiama party capito.
Lisa annuì; eravamo lì da 3 ore quando
-: Ecco fatto, un capolavoro!
Strillo Lisa fiera di ci che avevamo fatto una cosa circa così con il mio nome :
-: Hai ragione è venuto una bomba! Esclamai
-: Però non finisce qui la giornata.
Mi disse Lisa si avvicinò furtiva alla mia borsa prese le chavi della macchinasi mise al posto del guidatore e mi disse di andare io mi fidai ingenua di cosa sarebbe accaduto. Ci fermammo davanti ad una villa enorme mi girai verso Lisa la guardai storto lei spense la macchina e mi invitò ad uscire. Io ingenua accettai e ci incamminammo verso la vasta dimora.