Io con me stessa

41 3 0
                                    




Grace💜

Finalmente era finito il primo giorno di scuola.
Diciamo che non è iniziata nel migliore dei modi. Tra il fatidico incontro con quello stronzo di cui non so il nome, e l'attacco di panico, direi che non è stato il massimo.

Ma guardiamo anche le cose positive: ho fatto amicizia con una ragazza e il professor Carter ci ha dato un lavoro di scrittura da fare.

Scrivere mi è sempre piaciuto. Posso esprimere me stessa al massimo, cosa che non riesco a fare a parole.

-Allora ci vediamo domani- Lilly si avvicina a me dandomi un bacio sulla guancia per salutarci.
-A domani- le sorrido ricambiando il saluto.

Si allontana avviandosi verso la sua macchina, una Porche, rosa Barbie. Tutto sommato lei lo è, una Barbie. Come poteva non avere anche la macchina abbinata?

Insieme a lei ci sono anche le sue amiche, quelle della mensa, compresa Klara.
Quella ragazza dagli occhi celesti come il ghiaccio e quei capelli neri che mi fa quasi paura.

Non so perché, ma penso che lei sappia qualcosa su di me. Altrimenti non capisco come mai abbia fatto quelle domande con così poca empatia.

Tutte loro mi salutano con la mano ed un sorriso.
Tutte, tranne Klara
Cosa le ho fatto non lo so. Sono arrivata da meno di un giorno.
Ma se le sto sul cazzo. Che stia tranquilla. La cosa è reciproca.

Penso vadano tutte in macchina insieme.
E penso che Lilly mi avrebbe chiesto di andare con loro, ma insieme alle "Barbie" c'è anche un ragazzo, penso il fidanzato di una di loro.

È carino. Ha un cappellino da baseball grigio dal quale si intravedono i suoi capelli biondi. Indossa un paio di jeans baggy grigi e una felpa verde scuro col cappuccio.

Mi ricorda lui.

E quando lo vedo baciarsi con Klara capisco di chi sia il fidanzato.
D'altronde uno così di chi mai poteva essere il fidanzato?

Poverino.

Mi immagino le loro discussioni.
Lei che vuole essere portata ovunque da lui perché sono fidanzati e devono stare sempre insieme. Lui che non ha voglia di stare con lei, ma rimane solo perché gli fa "comodo".
Sicuramente lui l'avrà tradita, ma lei lo ha perdonato perché non sa stare da sola.

Quando faccio questi discorsi mi sento una persona superficiale. Ma molto spesso so riconoscere le persone da come si approcciano con me.
E la "descrizione" che ho fatto di Klara, non toglie il fatto che sicuramente ha sofferto per diventare così.

Ma rimane comunque una stronza.

Mamma non poteva venirmi a prendere, quindi sto camminando da sola per arrivare nella nuova casa.
Non ho idea di come ci si arrivi, ma troverò un modo.
Spero.

Non ho ancora preso il telefono, così lo sfilo dalla tasca della felpa per mettere la mia fantastica playlist composta da mille generi diversi, partendo da Lana del Rey, Coldplay, Olivia Rodrigo e altri per arrivare a Eminem, 2Pac ecc. E poi non mancano gli anni '80/'90 con Micheal Jackson, ACDC, Oasis. Insomma, mille stili diversi a seconda della personalità del giorno.

Accendendo il cellulare vedo che mamma mi ha scritto quattro messaggi.

Tesoro, tutto bene?

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 11 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

LOVE ME MOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora