Tutto sotto controllo...

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Dedica







A tutte coloro che si sono sempre sentite in colpa,
a tutte coloro che hanno sempre pensato che fosse colpa loro,
a tutte coloro che pensano di non essere abbastanza per essere amate,
questa storia è per voi,
non siete sole,
e non lo sarete mai, nemmeno quando pensate di essere sole con voi stesse.














Grace💜


-Non ci siamo dimenticati niente vero?- mamma ha sempre avuto paura di dimenticarsi qualcosa. Sempre.

Anche quando andavamo in vacanza, aveva il timore di non aver spento il gas o chiuso a chiave la casa.

Ora spero che non vada avanti per sempre questa storia perché ci stiamo appena trasferendo e se ogni giorno deve chiedermelo, penso che potrei scappare di casa.

-No mamma, tranquilla.- le dico. -Va tutto bene, non ci siamo dimenticati niente.- Ormai sono io a tranquillizzare lei.
Lei fa un respiro. Forse ha capito che non deve preoccuparsi

-No, ma perché se metti caso...-
Mi sbagliavo. Sta per continuare ma la ferma subito.
-No mamma. Stai tranquilla. Non ci siamo dimenticate nulla.- Lei fa un altro sospiro e sembra si sia tranquillizzata.

Mancavano circa altre tre ore prima di arrivare. Così prendo il libro che mi ero portata nella borsa. E poi appoggio la testa al finestrino, per poi finire nel perdermi completamente nella lettura.

Ho sempre trovato i libri come una via di fuga dalla realtà, e lo penso ancora.
Ho imparato a leggere molto presto, e al mio quinto compleanno mi regalarono il mio primo libro più lungo di trenta pagine, come quelli che mi leggeva mio padre prima di dormire.

Mi regalarono "La bella e la bestia". Era sempre stato il mio film preferito.
E così divenne anche il mio libro preferito.

Lo lessi in due giorni. E lo lessi per altre mille volte. Ce l'ho ancora, è un po' ammaccato per via degli anni, ma rimarrà per sempre il mio libro preferito.

Penso che a volte vorrei veramente scomparire dalla realtà. Entrare a far parte di un libro.
Avere un'altra vita.
Sarebbe magnifico.

Certe volte vorrei scomparire del tutto.
Non pensare più a niente e a nessuno.
Ma non posso.

Dopo ciò che è successo devo stare vicino a mamma. Lei non lo dà a vedere, ma è distrutta.

Mi dice che non è colpa mia, ma in fondo sappiamo come la pensiamo entrambe.
Ed è la verità.
È tutta colpa mia.

Quindi non posso di certo lasciarla sola. Non potrei mai.

Non so quando, ma durante il viaggio mi sono addormentata.

Ora sento mamma scuotermi il braccio dicendomi di svegliarmi e che siamo arrivate.

New Orleans.
La nostra nuova città.

Appena scendo dalla macchina mi ritrovo davanti la nuova casa.
L'esterno è di colore bianco panna ed ha un tetto che mi ricorda le case in montagna.

Sembra ci siano due piani, e questo potrebbe voler dire camere ben separate e probabilmente anche due bagni.

Wow.

-Allora che ne pensi?- mamma si volta verso di me con un ampio sorriso, riempiendomi il cuore di gioia perché so che ora starà meglio.

-E' stupenda- le rispondo ricambiando con un grande sorriso.

Prendo la mia valigia nel bagagliaio della macchina e mamma apre il portone di casa con il nuovo mazzo di chiavi.

LOVE ME MOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora