1. L'ultimo giorno a New York

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Sono Y/n una ragazza di 17 anni che si deve trasferire da New York a Seoul in Corea del Sud a causa del lavoro di mia mamma. A New York sono nata,cresciuta e mi ci sono abituata. New York per me è la vita perchè lì ho tutti i miei amici d'infanzia come Michale, Jonathan, Markus,Clara e infine Martha. Penso che con loro siamo amici da sempre. Bhe direi amici di culla. Le nostre mamma si conoscono fino dalle elementari. Andavano tutte alla The Anderson school nella stessa classe. Quella scuola è chiamata così a causa di una storia di tre sorelle che sono delle streghe. Bhe se volete informarvi c'è pure il film su Netflix che è molto bello. Io lo ho guardato ad Halloween con i miei amici. Abbiamo festeggiato sia Halloween ma sia la festa di addio....più o meno. Comunque come ho detto prima sia le mamme sia i nostri padri si conoscono perchè andavano tutti alla stessa scuola ma classi diverse perché i maschi erano divise dalle femmine. Mia mamma è rimasta vedova quando avevo solo 3 anni. Mio padre è morto ma non so se per assassinio, incidente oppure suicidio. Non so proprio cosa sia successo. Quando lo chiedo a mia mamma lei o mi ignora oppure mi urla contro e mi mette in punizione. Non so cosa la renda così nervosa quando le chiedi di papà. Mia mamma si chiama Rachel ed ha 42 anni. È una donna abbastanza calma e si tiene in forma. Mi prende con lei a fare pilates ogni giorno. Lei si prende anche cura della sua pelle infatti sembra più giovane. Diciamo che è ossessionata dalla bellezza. Mio padre invece so che si chiama David ed ha 45 anni. Mi dicono che fosse un poliziotto, che fosse alto e muscoloso e rispettato da tutti, ma non so altro e questa cosa mi incuriosisce di più. Fin da quando ero piccola sono sempre stata appassionata di giornalismo. Adoro dover risolvere questioni,casi e altre cose e non posso negare che io sia brava in ciò. Oggi è il mio ultimo giorno di scuola qui a New York. Essendomi pr3eparata prendo lo zaino da camera mia e vado giù a salutare mamma visto che i miei amici sono tutti fuori casa mia ormai. Oggi penso sarà il giorno più brutto della mia vita. Saluto mamma ed esco fuori di casa. Mi avvicino ai miei amici e li saluto con il solito sorriso amorevole che ho stampato in viso.
<Allora cara Watson sei pronta per il tuo ultimo giorno di scuola?> dice Markus con la sua solita ironia. <Bhe si dai non morirò mica. Poi dai siamo fortunati per il semplice fatto che abbiamo modi per comunicare. Penso che mi faccia più paura il fatto di non sapere il coreano che il fatto di trasferirmi..> dico io ridendo. <Quando arrivi in Corea fatto tanti amici maschi coreani così ce li fai conoscere Y/n> ribadisce Clara dandomi una pacca sulla spalla. <Uff sempre ai ragazzi pensi> le risponde Jonathan sbuffando. Io e il resto del gruppo ridiamo per il semplice fatto che sti due si piacciono però Clara ha visto Jonathan con un'altra tipa perciò è gelosa ora e litigano sempre. Fatte due risate ci incamminiamo tutti verso scuola continuando a parlare,ridere e scherzare come sempre. Anche io qua a scuola avevo un ragazzo che mi piaceva ovvero Lucas però poi si è scoperto che è un pervertito che va in giro a giocare con le altre ragazze a va ingiro per le discoteche quindi ho evitato. Diciamo che non tutti quelli che hanno un bel faccino sono da credere. Mia mamma mi dice sempre che per innamorarsi e sperimentare c'è tempo a sufficienza. Lei non vuole che io soffra come le e successo a lei con papà perciò cerca di evitare che io mi innamori a ogni costo. Se ci trasferiamo in Corea la vedo un po dura che io non mi innamori di qualcuno cioè li sono tutti dei bei faccini,carini, fighi,bei uomini, gentili e molto altro. Spero solamente di trovarmi degli amici alla scuola in Corea perchè io ho paura anche di questo. Io non voglio trasferirmi perché so di essere una persona introversa che crea contatti e amicizie molto difficilmente. Cioè se tu non ti avvicini a parlarmi per primo io non ti parlerò mai. Comunque siamo arrivati a scuola. Mi sembra di vederla per la prima volta in vita mia perchè ne ammiro la bellezza solamente ora. Sto impallata davanti all'entrata per qualche secondo ma subito dopo arriva Martha che mi spinge delicatamente e mi dice <su watson entriamo o faremo tardi a lezione>. Io annuisco ed entro. I larghi corridoi della scuola nella quale ci sono persone che ridono,parlano e si divertono con i loro amici, i professori che camminano con sicurezza lungo i lunghi corridoi. Mi avvio verso il mio armadietto, il quale apro con molta difficoltà per la prima volta in 4 anni che sono in questa scuola. Le mani mi tremano senza motivo....forse è la paura di abbandonare tutto ciò. Metto lo zaino nell'armadietto e prendo il libro di inglese e tedesco. Ora se devo pensarci bene riuscirò a comunicare con le persone in Corea perchè so l'inglese alla perfezione. Comunque bando alle ciance mi incammino nell'aula di inglese nella quale c'è il professore che aspetta e alcuni dei miei compagni di classe che sono seduti ai banchi. Aspettiamo ancora qualche minuto il resto della classe per poi fare l'appello. Siamo tutti presenti. Infondo alla classe ci sta la coppietta dell'anno che ovviamente doveva capitare in classe mia. Senza offesa però ho una classe di sfigati. Nessuno si prende cura di sé e nessuno sta attento a lezione.

A new case: just mafia  (characters x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora