Capitolo 3

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Calma e sangue freddo di Luca Deresio

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Buona lettura a tutti quanti ✨❤️

Coraline

Sono seduta su una sedia nella mia camera, ho una matita in mano

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Sono seduta su una sedia nella mia camera, ho una matita in mano.
I miei capelli rossi mi riflettono il volto gelido, il cuore mi batte fortissimo.
Sto osservando il vuoto per cercare l'ispirazione ma alla fine so cosa disegnare.

Negli ultimi tempi solo il disegno mi è stato vicino, e anche perché i miei genitori non si sono minimamente disturbati di chiamarmi.
Ma ci mancherebbe, intralcerebbe  il loro glorioso viaggio per i 30 anni di matrimonio.

Non si sono minimamente preoccupati, zero nemmeno un messaggio nulla.
Mi mordo il labbro e capisco che ne sento la mancanza.
Poso per un momento la matita sulla sedia e mi alzo in piedi.
Prendo il cellulare in mano e chiamo.

Sto chiamando mia madre.
Squilla.
<< Prontoooo>>
<< Mamma,sono io Coraline >>
<< Chi?>>
<< Mamma, io Coraline.
Hai cancellato il mio numero?>> domando in tono scioccato.

<< No ma ti pare, piuttosto perché mi hai chiamato?
Se mi hai chiamato per i soldi perché sono finiti chiedi a papà che te li manda lui direttamente dalla carta.>>

Rimango senza parole.
Si stupisce che la chiami?

<< Mamma ti ho chiamato per vedere come stai e quando torni>> gli confesso.

<< Quindi non per i soldi.
Vabbè dico a papà comunque di metterteli sulla carta>>

<< Quando torni ?
È passato quasi un mese>>

<< Coraline, che ne so, i soldi te li sto per mandare.
E anzi credo che rimaniamo qui per altri mesi.
È stupendo, e poi tu non vai più a scuola, quindi non hai da preoccuparti.
E nemmeno dell'affitto perché quella casa è la loro>>

<< Devo andare adesso, e comunque usa i soldi piuttosto che per quelle cavolate di pitture.
Per andare nei locali, magari trovi anche tu un fidanzato e te ne vai di casa.
Ciao amoreeeee.>>

<< Ti voglio bene anch'io mamma e salutami papà >> sussurro.

E chiude la chiamata.

Nemmeno un mi manchi Coraline, come stai Coraline nulla.
Parlava solo di soldi.
E sì, io ho avuto da quando ero piccola la passione per la pittura e mia madre non è mai stata d'accordo.
Credendo che questo non era veramente una passione o addirittura un lavoro.

Respiro  a fatica, il cuore mi batte fortissimo.
E capisco, che mia madre ha ragione.
Smetto di disegnare e mi siedo sul letto a guardare il soffitto ruvido.
La mia stanza è un casino, ma verrano le domestiche a pulirla.

Mi addormento nel frattempo.
Sognando che i miei disegni un giorno diventino famosi in tutto il mondo.
E che io stessa diventi una pittrice.

È il sogno più bello del mondo

Spazio autrice Amichetti, vi rivedete in Coraline?Fatemi sapere nei commenti, ricordatevi di fare sempre ciò che vi piace e mai farvi condizionare dagli altri

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Spazio autrice
Amichetti, vi rivedete in Coraline?
Fatemi sapere nei commenti, ricordatevi di fare sempre ciò che vi piace e mai farvi condizionare dagli altri.
Che abbiano ragione o no.

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