Il si dopo tanti no

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                            NOAH
"Matheo"
"Matheo"
"Matheo"
"Matheo"
"Matheo"
"Matheo"
"Matheo"

Continuai a spammare il nome di Matheo nella chat.

Dovevo sapere se venisse alla partita di football quel pomeriggio.

"Che cazzo vuoi?" Mi rispose Matheo ai messaggi.

"Viene alla partita di football?" gli chiesi.

"Manco morto" mi scrisse.

Carl aveva ragione...

"Perchè?" gli chiesi.

"Cazzi miei" mi rispose Matheo, garbato come sempre.

"Ci vediamo a scuola allora" chiusi lì la conversazione, spegnendo il cellulare.

Mi alzai dal letto e mi stiracchiai, e mi diressi verso il bagno.

Mi preparai facendo una doccia, e vestendomi comodamente.

Scesi le scale, presi le chiavi, e insieme a mio padre uscimmo di casa, e salimmo in macchina.

《Pronto per oggi campioncino?》mi chiese mio padre.

Io annuì con la testa.

Mio padre fece partire la macchina, io iniziai a guardare fuori dalla finestra, gli alberi autunalli scorevvano velocemente, ognuno aveva una forma diversa dall'altro, le foglie coprivano il terreno e i marciapiedi, amavo Boston, e di autunno ancora di più.

C'erano bambini che correvano in mezzo alle foglie, il centro era affollato, colori autunalli erano sparsi dappertutto, la città era tutta decorata per quella stagione, era meraviglioso.

Ero troppo preso dai miei pensieri che non mi accorsi, che davanti a me apparve la mia scuola.

Vidi mio padre girarsi verso di me.

《Campioncino, ci vediamo dopo a pranzo》mi disse, dandomi una pacca sulla spalla.

Uscii dalla portiera del passeggere, e la chiusi alle mie spalle, salutando mio padre attraverso il finestrino.

Mio padre partì alle mie spalle, per raggiungere il suo lavoro.

Mi inziai ad incamminare verso l'entrata della scuola, lo zaino mi pesava sulle spalle, però non ci feci molto peso, e iniziai a guardarmi intorno, c'erano ragazzi che mangiavano e chiacchieravano sui muretti del giardino principale della scuola, delle ragazze ballavano davanti al telefono, probabilmente per poi postare il video sui social.

Alcuni ragazzi usavano i giochi che erano a disposizione nel giardino della scuola, altri parlavano davanti alle macchine parcheggiate, e altri sembravano in panico totale, con post-it attaccati dappertutto, probabilmente avrebbero avuto una verifica durante la giornata.

La campanella suonò, facendomi risvegliare dai miei pensieri.

Ecco, appunto, sono in ritardo...

Iniziai a correre verso l'aula di arte, per fortuna per le prime due ore avevo solamente arte, quindi niente interrogazione o verifica a sorpresa durante le prossime due ore.

Entrai in aula, salutai cordialmente la prof, e inziai a guardare le persone che durante quell'ora sarebbero stati i miei compagni di classe.

Notai che le faccie che riconobbi in classe furono: Janathan e Olivia.

Jonathan era seduto affianco a una ragazza bionda, se non mi sbagliavo si chiamava Madeline, invece Olivia era seduta da sola, e stava guardando il cellulare fugacemente, per questo ne approfittai e mi sedetti affianco a lei.

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⏰ Ultimo aggiornamento: 6 days ago ⏰

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