Siamo così arrivati alla fine del primo capitolo dell'Accademia del Bene e del Male. Partiamo dalle considerazioni positive: ha una bella ambientazione, uno spunto interessante e una protagonista effettivamente simpatica (il più delle volte, almeno).
Ora passiamo a quelle più negative.
La storia cerca evidentemente di ribaltare i cosiddetti "cliché" fiabeschi, ma non è abbastanza arguta o divertente per ottenere un buon risultato, considerato anche che la maggior parte di tali presunti cliché non sono neppure veri, ma solo elementi che la gente comune tende a considerare in questo modo.
Il mondo rappresentato sarebbe anche carino, ma è tutto troppo crudele: la Scuola del Bene e del Male è un posto da incubo dove i ragazzini sono costretti ad adattarsi diventando principi virili e spavaldi, fanciulle indifese o assassini crudeli senza alcuna possibilità di scelta. Il problema è che, verso la fine del libro, c'è un assurdo ribaltamento di prospettiva da parte delle due protagoniste le quali si adattano a quel posto infernale come se fosse qualcosa di giusto o naturale.
A parte Agatha (e a tratti Sophie, Anadil, Hester e Dot), tutti gli altri personaggi sono dipinti come persone incredibilmente odiose. Non c'è alcun sostegno o aiuto da parte di nessuno: gli insegnanti sono degli squilibrati che sembrano provare un perverso piacere a punire gli studenti con ogni minima scusa, gli alunni del bene sono spocchiosi, arroganti e superficiali, mentre quelli del male sono crudeli e violenti. Ma la cosa grave è che, alla fine, nessuno sembra cambiare davvero tranne Agatha e Sophie, che erano letteralmente le uniche due persone che non dovevano cambiare! Secondo me i peggiori sono i ragazzi Sempre: nel corso della storia si presentano loro almeno tre momenti in cui potrebbero decidere di maturare e accettare di comportarsi da veri eroi, ma ogni volta tornano da punto a capo e Agatha deve pure farsi un mazzo così per salvare loro la vita. Cioè... dopo due volte che Agatha dà un suggerimento che viene ignorato e che si rivela giusto, verrà pure loro in mente che forse è il caso di ascoltarla, no?! Invece nada: pur avendo constatato che è "la più buona di tutte" al Torneo delle Fiabe, decidono comunque di maltrattarla, rinchiuderla e cercare pure di ucciderla.
Le relazioni, che dovrebbero essere il punto focale del libro, sono scritte abbastanza male: l'amicizia tra Agatha e Sophie, descritta come fortissima, non lo è affatto. All'inizio della storia Agatha non sopporta Sophie, poi decide improvvisamente che lei è la sua migliore amica e che deve andare a salvarla; Sophie spesso se ne frega di Agatha, alternando tale nonchalance a momenti in cui, invece, la considera come una sorella. Ma il conflitto che c'è tra loro non si percepisce, non ci si sente tristi quando si separano e neppure ci si commuove alla loro riconciliazione.
Di peggiore c'è solo la questione Tedros; la storia d'amore tra lui e Agatha è assolutamente priva di senso. I due iniziano odiandosi, nonostante abbiano una sorta di attrazione reciproca inspiegabile. Tedros continua a umiliare sia Agatha che la sua presunta amica Sophie, poi però viene salvato da Agatha e da lì a poco i due si dichiarano amore eterno nonostante si siano scambiati solo due battute in croce prive di insulti. E, nonostante ciò, Tedros continua a sminuire Agatha perché mette in dubbio la sua autorità di maschio alfa, tanto da CERCARE DI UCCIDERLA. E i due finiranno insieme! Com'è possibile?!
La questione della malvagità innata di Sophie è piuttosto confusa: come ho già detto più volte, tutte le ragazze Sempre sono identiche a lei nel carattere e nel comportamento. Avrebbe avuto più senso se, effettivamente, le studentesse buone fossero gentili e amorevoli, dimostrando che Sophie a loro confronto era superficiale e antipatica. Oppure se si fosse sfruttato questo espediente per far notare come, in realtà, tutti i buoni possiedono una malvagità di fondo, così come tutti i cattivi hanno della bontà nei loro cuori; invece no, Sophie viene elevata al rango di cattiva assoluta. Che poi, anche qui: gli studenti del male sanno uccidere senza esitazione e studiano come cucinare neonati, ma per qualche ragione le azioni di Sophie li terrorizzano? Si può sapere cos'ha fatto di COSÌ malvagio? Ha distrutto la Scuola del Bene, ovvero la loro avversaria? Ha incantato i professori? Anzi, a proposito dei professori: Lady Pocus sembrava perfettamente consapevole di quanto stava capitando a Sophie e ne era persino felice. Ma allora perché alla fine è diventata una sua vittima come tutti gli altri?
Lo stile narrativo alterna momenti in cui è piuttosto buono ad altri da "cinepanettone italiano formato libro"; il problema è che le parti che dovrebbero essere divertenti non fanno ridere e cozzano malissimo con le scene preponderanti della storia, che mostrano quanto la Scuola del Bene e del Male sia tremenda, mentre quelle che vorrebbero essere drammatiche o poetiche risultano artificiose e forzate.
Non è il libro più brutto che abbia mai letto, ma mi ha deluso molto.
Quali sono gli aspetti che più vi hanno irritato di questo libro?
STAI LEGGENDO
Resoconti libri brutti
AléatoireI resoconti finali delle mie dettagliate analisi di romanzi brutti che valorizzano o normalizzano messaggi dannosi relativi a stereotipi, sessismo e relazioni tossiche.