Capitolo 5

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Finalmente decido di alzarmi dal letto, Jin mi aveva avvisato che gli ci sarebbe voluta più di un'ora ed io l'ho lasciata trascorrere in stato di trance sul mio nuovo letto fin quando non ho sentito quel borsone fissarmi un po' troppo insistentemente

Devo mettere in ordine le mie cose, non c'è la faccio a sapere che ho la stanza con robe fuori posto e non sistemarla

Poso il borsone sulla scrivania ed inizio a svuotarlo riordinando i miei vestiti nell'armadio, avrò guardato mille video su come compattarli bene per farcene stare il più possibile e sono riuscito nell'impresa

Mi mancano poche cose ormai ma appena noto il borsone semi vuoto e ne vedo il fondo corrugo la fronte..dove cazzo è?

Lo svuoto velocemente a terra ma cadono solo due paia di scarpe ed una giacca.. nient'altro..

No, non posso averlo dimenticato..vero?

Non è possibile..il mio notebook con i miei piani divisi in vari step..no no no..

Apro lo zaino e lo rovescio anch'esso a terra ma nulla, di quel dannato quadernino non c'è traccia..cazzo se l'ho dimenticato a casa sono fottuto..i miei genitori mi ammazzeranno..come ho potuto tralasciare un dettaglio tanto importante?!

Pensa Jimin pensa.. teoricamente l'ho lasciato sotto il letto quindi è altamente improbabile che lo trovino, rilassati andrà tutto bene..deve andare bene

Mi siedo sul bordo del letto con il respiro agitato provando a calmarmi..ma ho una brutta sensazione..anzi orribile.. paranoia? Sesto senso? Non si può sapere ma qualcosa mi dice di prelevare tutti i soldi domani prima di rischiare che i miei, scoprendomi, mi blocchino il conto

Essendo ancora minorenne lo possono fare sfortunatamente

Appena sento la porta di casa aprirsi corro verso di essa per poi tirare un urlo e afferrare la lampada "e tu chi cazzo saresti?!" Strillo minacciando un ragazzo che volendo mi stenderebbe solo con un dito

È alto, i capelli tinti di un argento tendente allo scuro..

"Ma chi saresti tu?" Chiede lui molto più tranquillo di me puntando il dito ad indicarmi con espressione confusa per poi sgranare gli occhi dopo avermi esaminato meglio "oh! Non sarai il cugino di Jin?" Domanda all'improvviso sgranando gli occhi

Okay..almeno non è un randomatico ladro "la domanda l'ho fatta prima io cocco, rispondi" fingo un tono sicuro alzando la lampada in aria in segno di minaccia ma proprio in quel momento la porta si apre nuovamentr e finalmente mio cugino fa il suo ingresso

"Oh..Jimin ma che fai con la lampada? Rimettila apposto" dice come un genitore levandosi le scarpe e portando due grandi buste della spesa fino in cucina

Il ragazzo misterioso lo segue "Hey..non mi avevi detto che tuo cugino sarebbe venuto..quando lo avete deciso?" Chiede piano pensando probabilmente che io non senta "lo ha deciso da solo infatti, mi ha chiamato mentre saliva già in aereo" risponde facendo spallucce

Mi decido a riposare la lampada al suo posto mentre guardo quei due..sento puzza di ormoni, sentimenti e discussione recente

"Hey salve, ci sarei anch'io, chi è sto qua?" Domando appoggiandomi al bancone della cucina addocchiandoli per bene

"Oh scusami, io sono Kim Namjoon, piacere" mi sorride un po' a disagio facendo un piccolo inchino ma io gli stavo già porgendo la mano e finisco così per schiaffeggiargli la faccia per poi guardare la mia mano mortificato

Si, forse dovevo abituarmi anche ai loro modi di fare prima..

Jin fissa la scena inespressivo per un attimo prima di scoppiare in una fragorosa risata da lava vetri "ehm..vieni dall'America, vero?" Chiede il ragazzo massaggiandosi la guancia un po' arrossata "Inghilterra" sussurro improvvisamente a disagio

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