I'm madly in love with you

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Ma cos'è questo rumore?
Il rumore assordante di una sveglia mi allontana dalle braccia di Morfeo.
Primo giorno da psicologa, finalmente un nuovo inizio, dopo aver vissuto per 26 anni in una città caotica come Roma, ho deciso di trasferirmi a Milano.
Mi alzo e guardo l'orario, le 07 del mattino, il mio primo paziente è alle 09, il tempo di prendere uno Starbucks, frappucino al caramello rigorosamente, per poi dirigermi a lavoro.
Il mio sudato lavoro se vogliamo dirla tutta, dopo 5 anni di studi di psicologia ce l'avevo fatta.
Ciò che tanto amavo da piccola, il mio sogno mle cassetto, era diventato realtà.
Mi dirigo in bagno, mi faccio una doccia al volo e mi vesto velocemente, un cardigan, dei jeans scuri, e le mie amate Air Force col baffo nero e un giacchetto che prego mi scaldi il più possibile.
Raccolgo i miei capelli in una crocchia e applico un leggero gloss e mascara.
Per ultimo prendo la mia borsa, e la mia KIWI prima di uscire, e per non farci mancare nulla do qualche spruzzata del mio profumo preferito, Interdit di Givenchy.
Chiudo a chiave la porta di casa e mi dirigo allo Starbucks più vicino a me.
Per fortuna c'è poca fila e riesco a ordinare subito, dopo qualche minuto vedo un ragazzo entrare, alto, slanciato, capelli mossi castani, occhi scuri, e una mascella molto pronunciata.
Appena entra ci guardiamo, mi sorride, gli sorrido a mia volta, sembra amichevole, il suo linguaggio del corpo mi fa capire che è a disagio, lo noto anche dalle sue guance un po' rosse, ma non ne posso essere certa, fuori fa' molto freddo.
Ci scambiamo qualche occhiata senza farci vedere l'un da l'altro.
Ordina e si mette al tavolo accanto al mio, dopo poco arriva il mio ordine, seguito poi da un bigliettino.

«Sei molto carina!  :)»
-Dal ragazzo accanto al tuo tavolo.

Guardo il foglietto e istintivamente sorrido,
mostrando le fossette ben pronunciate che ho.
Mi giro e lo guardo, gli sorrido e prendendo una penna dalla mia borsa rispondo al foglietto.

«Grazie, anche tu :)»

Chiamo una cameriera e le chiedo di portarglielo, lei mi sorride e mi fa l'occhiolino.
Lui prende il biglietto e mi guarda prima di leggerlo, subito dopo aver letto alza la testa e mi sorride.

Mamma mia che bel sorriso..

Penso tra me e me, è vero ha un bel sorriso, anzi più che bello, quanto lo invidio avendo il diastema.
Si alza prendendo il suo ordine e viene verso di me, si siede e mi tende la mano per presentarsi.
«Piacere, Simone» pronuncia sorridendo.
«Piacere, Rose» rispondo sorridendo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 20 ⏰

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madly in love with you- Awed, Simone Paciello.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora