Passione, rischio, velocità, attenzione, pressione.
Tutti questi erano e saranno per sempre parole che descrivono la mia vita, fin da piccolo ero sempre stato sottoposto a stress e perfezione, io non potevo sbagliare niente, io dovevo sempre essere il più forte, non c'erano scuse altrimenti tutto quello che escludeva il successo, in casa mia, era fallimento.
"tu non vuoi deludermi vero Santiago" erano queste le parole che mio padre mi ripeteva fino allo sfinimento, da quando ne avevo ricordo, ogni volta prima di qualunque competizione, io non potevo perdere. Mio padre era stato un campione e voleva che portassi in alto i nostri colori e il nostro cognome.
I motori avevano sempre fatto parte della mia vita, amavo tutto quello che li riguardava, amavo la velocità,l'adrenalina e tutta la preparazione che ne seguiva. Avevo sempre avuto dei buoni compagni e dei buoni preparatori. Non c'erano parole per descrivere quello che sentivo all'interno della macchina: calore, pazzia, professionalità, il profumo dell'asfalto l'odore della paura. Nel mio DNA la parola competizione era scritta caratteri cubitali sin dal mio primo respiro dato ventisette anni fa.
Erano sei anni che gareggiavo nelle massime competizioni, la formula uno era sempre stato il mio obiettivo, fin da quando ne avevo memoria.
Rischio, attenzione, pazzia avevano cullato le mie notti prima di un gran premio, avevano sempre fatto da colonna sonora delle mie giornate. Io vivevo per quello, ero nato per correre e per vincere.
Mi trovavo in pista per i test prestagionali, l'aria era fine e i raggi del sole filtravano con prepotenza dalle finestre, oggi si sarebbero svolte le prime prove, più tardi nel pomeriggio ci sarebbero state le interviste, questo era il piano della giornata. Il mio preparatore atletico stava elencando un'altra miriade di cose che avremmo dovuto fare, prima di poter tornare in hotel, ma io non lo stavo ascoltando, i miei pensieri erano dirottati verso la pista e a tutto il campionato che si sarebbe aperto di lì a pochissimo. Anche quest'anno avrei dato il massimo per me stesso e per la scuderia, nessuno mi avrebbe fermato, ero inarrestabile, a questo giro mi sentivo ancora più potente, ancora più forte.
<< Santiago mi stai ascoltando?>> Antonio alzò leggermente la voce, odiava non essere ascoltato, mi girai di poco con la testa di modo da farlo entrare nel mio campo visivo, lo gelai con uno sguardo tetro, avevo bisogno di concentrarmi al meglio prima di montare sulla macchina, era una routine che non potevo spezzare.
Mi infilai la tuta con un gesto atletico, guardai l'orologio, il mio compagno Noha avrebbe finito di lì a poco la sessione per cui dopo sarebbe toccato al sottoscritto.
<<no, non ti stavo ascoltando>> bevvi un goccio d'acqua e mi leccai le labbra <<mi dirai quello che devo fare dopo che avrò concluso i test>> mi allacciai la tuta e sentì Antonio dietro di me sbuffare, erano anni che lavoravamo assieme e ancora non si era abituato al mio comportamento, trattenni a stento una risata. Antonio era come un fratello per me, erano ormai cinque anni che lavoravamo fianco a fianco, non era solo il mio preparatore atletico, o meglio era pagato dalla società per esserlo, ma nel tempo libero anche un amico e un compagno di avventure.
Scesi le scale e mi ritrovai nel garage, tutto il team di Noha era in fermento, meccanici, ingegneri di pista e tutto il resto del muretto, poco dopo sarebbe toccato a me, mi girai e vidi il mio team stranamente nervoso, di solito io volevo con me persone calme, che non si facessero prendere dal panico. Mi incamminai verso di loro quando sentì il rombo prontissimo della monoposto del mio compagno, stava arrivando un tantinello spedito, rimasi lì per avere un suo primo feedback, eravamo amici prima che compagni di squadra mi fidavo molto del suo giudizio, era un pilota molto valido, anche se non hai miei livelli.
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Antipodi- Devozione
ChickLitSantiago Torres è un pilota di formula uno già campione del mondo sta cercado di vincere ancora, non ostante le costanti pressioni del padre cerca di concestrasi sulla sua carriera dando sempre il meglio di se, superando ogni limite. Quest'anno per...