20. In discoteca

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Il sole è alto, l'ombrellone aperto e Gab sta lavorando al bar. Le altre sono qui con mentre i ragazzi sono al bar e non si sa dove siano finiti Claudio e priscilla-camomilla. Abbiamo già chiarito la situazione della sera precedente: quando loro erano a cena ed io non potevo esserci. In realtà non ne abbiamo parlato proprio ma si è risolto tutto. Siamo fatte così.

-Ho parlato con Claudio ieri sera!
Esordisco io.

L'attenzione delle ragazze è su di me.
-Dici sul serio?
Chiede Mia.

Annuisco. -Non avevo sonno e sono andata a fumarmi una sigaretta. Lui era già fuori così l'ho raggiunto!

Mi sollevo per guardarle meglio. Stanno aspettando che io continui il mio racconto.
-Ho cercato di parlargli da amica, così come avevamo pattuito prima di andar via dal casale..

-E?
Interrompe Van.

-E lui non ha voluto parlarmi finchè non ho deciso di andar via. Là mi ha chiesto di Gab perché ci ha beccati mentre..
Le guardo. -Beh, avete capito?

Alessia solleva un sopracciglio.
-No! Cosa?

-Mentre lo baciavo!

-Cosa?
Sbotta Mia. -Claudio è cento volte meglio..

Interrompo. -Ed è anche impegnato!

-Ma vorrebbe stare con te!
Stabilisce Alessia.

Scuoto la testa. -È stato lui a propormi di essere amici!

-A te deve mancare qualche rotella!
Sbotta Van.

-Ti ha chiesto di essergli amica perché non voleva perderti e perché pensava che tu non provassi niente nei suoi confronti. E vederti con Gabriel è stata la conferma alla sua versione!
Chiarisce Alessia.

Mi incazzo.
-Non avrebbe dovuto presentarsi qui con Miss perfezione e aspettarsi che lui fosse l'unico a poter slinguazzare una che non sono io!
Metto su il broncio.

-Levami una curiosità.
Comincia Vanessa.

-Spara!
Confermo io.

-Ma a te lui piace almeno un po?

Smetto di guardarla. Abbasso gli occhiali da sole e mi stendo sullo sdraio.
-Sono riuscita a passare sopra all'umiliazione e a diventargli amica per cosa? Per vederlo con un'altra e restarmene con le mani in mano? Certo che mi piace, altrimenti perchè mi starei giocando la carta della gelosia?

Non le vedo ma so che stanno sorridendo.
-Perfetto! Adesso bisogna solo farlo capire a Claudio!
Stabilisce Alessia.

Scatto. -Non farete niente! Lasciate che sia io a riportarlo da me, intesi?

Ridacchiano.
-E sia!
Pronuncia soddisfatta Mia.

                                                                 *************

La musica è allo stesso volume di tutte le sere ma credo che i miei timpani si stiano abituando. Non siamo ancora sulla pista da ballo ma lì vicino. Siamo seduti su alcuni divanetti, quelli dove stava Van la prima sera. Ci siamo tutti: io sto con Gab, alla mia sinistra ci sono Mia e Miky, alla mia destra Vanessa e Christian e, diritto davanti a me, Claudio e priscilla-camomilla. Potrei vomitare, giuro, ma mi trattengo.

Stiamo parlando un po di tutto. Ho presentato Gabriel agli altri in modo che si sentisse parte del mio gruppo come io faccio col suo. Alessia e Marcello stanno in piedi. Tra una chiacchiera e l'altra punto gli occhi su Claudio ed ogni volta lo trovo a guardarmi. Istintivamente mi stringo verso Gab che alla fine intuisce quello che sta succedendo e posa una mano sulla mia gamba. Ok, i cani marcano il territorio con la pipì, tra esseri umani funziona così. Sto momentaneamente con Gab e lui deve marcarmi.
Claudio s'irrigidisce e stritola letteralmente la mano di priscilla-camomilla che urla di dolore.
-Ahi! Claudio, ma a cosa pensi?

Evvai!
A cosa dovrebbe pensare, stupida? A me, no?
Povera priscilla-camomilla! Si è messa contro la persona sbagliata e ancora non lo sa.

Gab si avvicina al mio orecchio mentre priscilla-camomilla va via lasciando Claudio solo.
-Andiamo a ballare? Sono stanco di stare qui e non vedo l'ora di scatenarmi con te!

Lo guardo. So perfettamente che Claudio ci sta guardando. Gli sorrido ed annuisco.
Gab prende la mia mano e mi porta via. Lancio un'ultima occhiata a Claudio che mi sta ancora guardando. Stringe il cuscino tra le mani: ha le dita ingiallite.

Nella pista da ballo sprono Gab a non infilarci al centro e restare ai lati così da non allontanarci troppo dai miei amici. Mette le mani sui miei fianchi e mi avvicina a sè. La musica ci trascina e lentamente mi dimentico di Claudio lasciando spazio nella mia mente solo al mio momento felice. Sorrido e muovo i fianchi come ogni sera trascorsa qui. Gab fa lo stesso e di tanto in tanto saluta qualcuno. Tutti sanno chi è e tutte vorrebbero prendere il mio posto. Glielo cederei volentieri ma per ora mi serve per far ingelosire Claudio.

Ad un certo punto la musica si interrompe. Tutti ci giriamo a guardare il dj che adesso sta impugnando un microfono.
-Una persona mi ha chiesto di mettere un lento. Giusto uno e solo per questa sera. Vuole conquistare il cuore della sua dama, perciò glielo concederò. Godetevelo!
Pronuncia e rilascia il microfono.

Gab mi guarda. Mi avvicina a sè e appoggia le labbra sul mio orecchio. Dalle sue spalle posso vedere chiaramente Claudio che ci guarda più triste che arrabbiato, ormai.
-È per te!

Sorrido. -Non dovevi!

La canzone parte e a me crolla il mondo addosso. È Carry you Home, di James Blunt. Guardo Claudio dritto negli occhi mentre Gab mi fa ondeggiare. Non so quale dovrebbe essere il mio viso in questo momento ma so che Claudio è nero dalla rabbia.

Gab mi tiene stretta a sè dalla vita. Cerco di staccarmi, non posso fargli questo. È troppo. Gab mi trattiene.
-Dove vai?
Sussurra al mio orecchio.

Scuoto la testa. -Lasciami andare!

-No, è la nostra canzone!

-Ti prego!
Imploro.

E proprio mentre mi stacco da Gab, un pugno lo prende dritto in pieno volto. È di Claudio.
-Che cazzo fai?
Sbotto.

Gab è a terra con le mani in faccia.
-Come stai?
Chiedo mentre quest'ultimo si rialza e si scaglia verso Claudio.
-Smettetela!
Urlo. Ma non sembrano ascoltarmi.

Mentre s'azzuffano Claudio ha la meglio. Lo blocca a terra con una mano al collo e prima di sferrargli l'ennesimo pugno sul naso blocca l'altra mano per aria.
-Tu sapevi che sarebbe arrivata, te l'avevo detto!
È furioso.

Gab fa un ghigno di soddisfazione.
-E chi s'aspettava che sarebbe stata così tanto bella?

Claudio lascia andare la mano ancora con più forza e il pugno finisce sul naso del mal capitato. Il naso di Gab comincia a perdere sangue. Mi faccio coraggio e mi avvicino a Claudio che sta per ricominciare a pestare suo cugino. Mi inginocchio e metto le mani intorno al suo pugno. Lo guardo dritto negli occhi e scuoto la testa.
-Smettila di fare così. Non risolvi niente e sta pure tornando Clarissa.

Si guarda intorno e si rialza. Non mi ero accorta della folla che si era formata intorno a noi. Ok, è in piedi ma prima di andarsene gli molla un calcio nelle costole e lo guarda dritto negli occhi. Faccio per avvicinarmi a Gab mentre Claudio se ne sta andando, ma è tutto inutile. Mette un braccio intorno alla mia vita e mi trascina via con sè.
-Scusa!
Riesco solo a dire.

Quello stupido momentoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora