II - LEO

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-AAAAAAAAAA! - fu l'unica parola che mi venne in mente mentre precipitavamo verso il terreno.
In quel momento Festus riuscì a planare diminuendo la sua velocità e riuscimmo ad atterrare illesi, non sapevo esattamente dove ci trovavamo ma sapevo che non c'era anima viva in giro e quindi niente aiuti.
-La solita fortuna! - dissi a Calipso.
Lei annui con il suo solito sorriso stampato in faccia e mi abbracciò.
-È la prima volta che esco da Ogigia- mi rispose tutta contenta.
-Dobbiamo riuscire a trovare aiuto, dobbiamo tornare al Campo solo lì ho l' attrezzatura per riparare Festus- dissi.
-Ma cosa diranno i tuoi amici? - disse lei.
Riuscivo a intravedere il suo imbarazzo, lei sapeva che al Campo c'era Percy e sapeva che provava ancora qualcosa per lui. Non gli rivelai i miei pensieri per non metterla in imbarazzo ma sapevo che anche lei pensava la stessa cosa.
- Gli faremo un bella sorpresa- dissi in tono scherzoso -ora cerchiamo una macchina e possibilmente un rimorchio per Festus-.
Ci dividemmo e andammo a cercare la strada più vicina. E da lì a poco sarebbero iniziati i guai.

IL FUOCO DELL'OLIMPO - L'eroe cadutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora