I sentimenti di Issei e la preoccupante rivelazione di Maho

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L'imperatore Khame, portò Issei in una stanza isolata e mandò fuori le guardie, in modo tale da poter avere una chiacchierata a quattrocchi con il Drago Imperatore Rosso, o cavaliere Cremisi.
L'incarico era semplice; la città commerciale di Va-Tà, era diventata un pozzo di corruzione pieno di criminali di ogni sorta, ed una donna misteriosa, era riuscita ad unificare tutti quei gruppi criminali sotto l'associazione nota come triade, ha approfittato della sua posizione di potere per assassinare il governatore legittimo assieme a tutta la famiglia e servitù, occupando il palazzo con un colpo di stato, il seguito aveva fatto fortificare la città, e lei ed in suo clan; Edonia, si sono dedicati al brigantaggio da allora. La missione del "Clan Hyodou, sarebbe stata semplice, infiltrarsi trai delinquenti della città e distruggere la loro catena di comando dall'interno, se la missione avesse avuto esito positivo, Issei avrebbe potuto contare sull'appoggio economico dell'imperatore, incluso sarebbe potuto diventare il Conte Hyodou Issei dei monti Albegei.
Issei accettò ad una condizione; una scorta armata di persone di fiducia, selezionate dall'imperatore che non toccassero le sue mogli sotto giuramento, alcuni viveri di prima necessità, è l'ultimo punto; il più difficile da negoziare, l'amnistia per i crimini commessi da Rosanna, Sakura e  Daisuki e la loro nomina a contesse dei monti Albegei, come Rosanna, Sakura e Daisuki Hyodou. Infondo Issei aveva intrapreso la sua " Crociata contro il Clan Edonia, non tanto perché gli importasse delle stragi che commettessero, ho che loro ne potessero risentire come famiglia allargata, ma più che altro per farsi bello agli occhi di Rosanna di Edonia, poterla sposare e così facendo Espandere il suo Harem, il territorio, ed il blasone non gli interessavano molto a dire il vero, mentre l'aiuto economico dell'imperatore, gli serviva semplicemente per aggiustare il fortino senza dover per forza ricorrere alla magia per tutto, si sarebbe fatto le ossa nelle Erondàr, in modo da dare il buon esempio ad I suoi figli.
Khame Incrociò le dita. " Ciò che mi sta chiedendo non è facile, quella donna è una criminale con svariati omicidi sulla coscienza, ammesso che ne abbia una...potrei almeno sapere perché le interessa tanto sposarla?...Non ne riceverebbe niente?!"
Issei cercò le parole giuste.
" Lei non ha mai sentito parlare di colpo di fulmine!...Un sentimento strano, una sorta di istinto che senza ragione ti fa dire che ( Quella è la donna giusta, la persona speciale che desidero nella mia vita ad ogni costo, senz'ombra di dubbio)...Non è perversione sessuale; Imperatore!...non c'entra proprio niente, è più come osservare un fenomeno mai visto, e restarne intrappolati...Quando incontrai Rias per la prima volta, ero stato beccato a spiare le ragazze del club di Kendo negli spogliatoi assieme a due amici, ed ero stato malmenato di brutto, perché quegli'altri mi avevano lasciato indietro...Rias era nel salone del Club d'avanti, e si affacciò da una finestra al piano di sopra dell'edificio vecchio...Una figura Austera, dal profilo nobile come quello della più bella delle Imperatrici, con occhi di un verde Acqua luccicante come uno specchio limpido, una pelle di un sublime color Crema, ed i suoi capelli...Rossi...Un rosso intenso, come il sangue appena versato, un colore così intenso da lasciarmi spiazzato, in quel momento...La desiderai più di qualunque altra cosa, mi aveva stregato con un solo sguardo, e l'evento si ripetè altre due volte, in una, ero tornato da un appuntamento con un'altra ragazza; e lei mi passò accanto, dimenticai completamente di cosa stessi parlando con i miei amici e mi concentrai nel seguire il movimento dei suoi capelli, non mi interessava nient'altro, un'altra volta...Stavo per morire; la ragazza con la quale ero uscito, si era rivelata essere una sicaria inviata per uccidermi, ed a quanto pare cel'aveva fatta...Sa, da dove vengo, le persone che possiedono oggetti magici non sono viste di buon occhio, ed io ne possedevo uno senza saperlo. Il Guanto del Drago Imperatore Rosso, e lei era venuta per rubarmelo. Mi lasciò agonizzante vicino ad una fontana; e l'unica cosa a cui riuscivo a pensare era Rias, non i miei peccati, ho  i miei genitori, ma lei, in mè era più forte la paura di non poterla più rivedere di quella delle fiamme dell'inferno...Non volevo morire...Non in quel modo, volevo morire con i suoi capelli sul viso."
L'imperatore chiese. " E cosa successe dopo?"
Il ragazzo omettè giusto un dettaglio.

L'Harem del padre dei Mostri Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora