Capitolo 26

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POV's Yvonne

Stavo così bene fra le sue braccia, sembravano fatte apposta per abbracciarmi.
Grazie a lui avevo capito che persona fosse veramente Jake come avevamo capito entrambi a che punto poteva arrivare Chantal, pur di dividerci.
Ma quello che mi aveva colpito era stato l'atteggiamento di Luke nei confronti di Chantal, credevo che l'avrebbe perdonata invece l'aveva letteralmente cacciata fuori di casa per quello che aveva fatto a me.
Allora mi chiesi se mi meritassi tutto questo.
Insomma, Luke era il ragazzo perfetto e io invece?Non ero altro che una semplice ragazza di Londra che era stata rinchiusa in questo posto.
I suoi baci sul mio collo mi fecero ritornare alla realtà, provocandomi brividi in tutto il corpo.
"A cosa pensi?" Mi chiese, continuando la sua tortura.
"A quanto tu sia perfetto" gli dissi e in quel momento lui si fermò, dicendomi:"Stai per certa che non lo sono.
Tu mi vedi così  con te però non mi comportavo in questo modo prima con le ragazze.
Per me erano tutte una botta e via finché non arrivò lei.
Era tutto per me, se lei era triste lo ero anche io se era felice anche io lo ero.
  Sai, quando lei provava dolore era come se lo percepissi anche io per questo correvo subito in suo soccorso ma quel maledetto giorno, il giorno in cui si rovinò la nostra vita,non riuscì a salvarla"

 
Flashback

Appena sentito quel vuoto, mi diressi da lei, trovandola a terra che piangeva, con in mano un foglio.
"Che cos'è quel foglio?"
Le chiesi, piegandomi verso di lei.
Lei non rispose e da lì capì che era successo qualcosa.
"Hei, guardami" le ordinai, alzandole la testa.
Aveva gli occhi rossi per il pianto e il viso pallido.
Mi porse il foglio e appena lessi quello che vi era scritto il mio mondo crollò.
E in quel momento momento iniziai a spiegarmi  tutte le cose strane che le accadevano:improvvisi lividi sul suo corpo, perdita dei capelli,costante debolezza.
Lei aveva la leucemia e le sarebbero rimasti solo tre giorni di vita.

Fine flashback

Finita la storia, non riuscivo a dire nè fare niente.
Ero sconvolta.
Dietro questo ragazzo all'apparenza duro se ne nascondeva uno pieno di tormenti e con una vita complicata alle spalle.
Volevo sapere di più.
"Come è andata a finire poi?" Gli chiesi, esitante.
"Iniziai a pensare a tutti i modi possibili  per salvarla ma lei non voleva che lo facessi, semplicemente desiderava passare i suoi ultimi giorni di vita con me, facendo tutte le cose che non era riuscita a fare in tutta la sua vita.
Dopo che lei m...cioè se ne andò io non avevo la forza di fare niente.
Mi mancava il suo sorriso, la sua voce, la sua risata, mi mancava lei.
Vedendomi così mia madre decise di mandarmi via e quindi eccomi qua.
Appena ti ho vista Yvonne, mi è subito venuta in mente lei.
Le assomigli così tanto...
È per questo che ho paura di perdere anche te perciò scusami se  sono così ma non voglio che niente e nessuno mi porti via da te" Mi disse, accarezzandomi i capelli.
"Luke,  non succederà mai: sei l'uomo della mia vita, con cui voglio passare il resto dei miei giorni, voglio costruire un futuro insieme e nessuno potrà mai farmi cambiare idea, per nessuna ragione"
Gli dissi, baciandogli la guancia.
"Promettimelo, per favore.
Promettimi che sarai solo mia" Mi supplicò, iniziando a baciarmi.
"Te lo prometto" Gli dissi nel bacio che divenne sempre più intenso.
"Ti voglio,Yvonne. Voglio sentirti mia  completamente" Mi disse, alzandomi la maglietta e arrivando al gancetto del reggiseno.
Non sapevo che fare. Ero immobile mentre lui iniziava a spogliarmi ma quando mi resi conto che mi stava slacciando i jeans, lo fermai.
"No.Aspetta, Luke. I-io...sono vergine e non mi sento ancora pronta a farlo" Gli dissi balbettando e cercando di allontanarmi  ma lui mi prese in tempo, esclamando:"Hei, aspetta, sei vergine?!?Tu vuoi dirmi che tu e Jake...cioè...mai?!"
Negai, rossa dall'imbarazzo.
"Scusami, io non lo sapevo, non volevo metterti fretta.
Quando lo vorrai, lo faremo. Stai tranquilla" mi rassicurò.
"Però... forse ti dovresti rivestire.Non potrei rispondere delle mie azioni" Mi disse, facendomi arrossire ancora di più.
Mi riagganciai il reggiseno e mi rimisi la maglietta ma accorgendomi che mi stava fissando, lo ripresi:"Luke, non mi guardare!!!Mi metti in soggezione!!" E gli lanciai il cuscino, iniziando una guerra dei cuscini fino a quando il suo cellulare non squillò.
"Pronto?" Disse non appena rispose.
"Harry?!Cosa?Davvero?!?Oh ma è fantastico!No, nessun problema.Ok, allora ti aspetto.Ciao"
Chi era Harry?E perchè non avevo mai sentito il suo nome?
Decisi di chiederglielo.
"Chi è Harry?"
"Ehm....lui è un mio amico.
E tra qualche giorno verrà qui" Disse, rimettendo i cuscini a posto.
"Ah, va bene. Com'è? Simpatico?" Gli chiesi, curiosa.
"Sì, abbastanza però non arriverà mai al mio livello" Disse,vantandosi.
"Scemo!!!" Gli dissi, buttandomi addosso a lui e  riniziando la lotta mentre in testa continuavo a domandarmi chi fosse questo Harry. 

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