You've tasted pain of loosing
Someone who broke her chains don't ever
Look back at these wasted moments causeNon vedevo l'ora che la noiosissima lezione di storia inglese finisse,era così noiosa che non riuscivo mai a seguire il professore per più di una frase che subito un pensiero mi distraeva facendomi sognare ad occhi aperti.
Oggi a distrarmi c'era la pioggia che sicuramente era molto più interessante.La giornata già era iniziata nel migliore dei modi
-Nick
-un altro ritardo
-un'altra bell'insufficienza in matematica
Mancava solo un rimprovero dal professore Harold,un omone baffuto e occhialuto, leggermente sovrappeso che anche se si stesse avvicinando l'estate e finalmente la cerimonia del diploma ,si ostinava ad indossare pesanti cardigan di lana in tema natalizio.
'Un vero pugno nell'occhio'
Bhe quasi tutti mi odiavano ,non riuscivano più a guardarmi negli occhi,alcuni addirittura avevano il terrore d'imbattersi in me.
Ero diventata la nota stonata di questo liceo,troppo sfacciata mi dicevano ?alcuni,troppo di qua è troppo di là, però non riuscivano a ricordare la ragazzina senza personalità che ero prima,piegata sotto il volere di tutti,brillante a scuola ,piena di amici amorevoli e un fratello a cui volevo un bene dell'anima.
E poi...quel dannatissimo incidente ed Eric che teneva tutto il mio mondo insieme come una colla potente si sgretolò lentamente. Come uno sbuffo d'aria su in fragile castello di sabbia
Dove sono finiti tutti?Tutti gli amici che avevo si volatilizzarono .
Nessuno,non avevo più nessuno.
Questa era la ragione del mio cambiamento.
Basta smettere di essere la ragazza perfetta.
-signorina Bloom cosa ne pensa di Enrico ottavo?- mi chiese scuotendomi dal mio profondo stato di trance.
-era..un re? -piegai leggermente la testa di lato e risposi ironicamente lasciando che l'intera classe ridesse per la mia affermazione così scontata.
Forse era la prima volta dall'anno scorso che li sentivo ridere.
La campanella suonò riuscendo ad essere salvata per un soffio da un'altra insufficienza.
-signorina Elisabeth avrei il desiderio di fare una bella chiacchierata con lei - mi bloccò il signor Harold prima che potessi uscire.
-si signore-
'Brava,ci mancava solo questa!'
'Lo so,lo so ,me la potevo evitare'
Me la canto e me la suono da sola.
-cosa c'è che non va signorina?da un anno a questa parte i suoi voti sono cambiati e lei ...come dire,non è più la persona deliziosa che era prima-
-ehm vede io..-iniziai la frase titubante,non sapevo che dire
-Elisabeth te lo dico con tutto il cuore come se fossi tuo padre o meglio tuo nonno,qualunque strada stai prendendo nel tuo mondo non è quella giusta-La solita ramanzina che tutti amavano farmi
-la ringrazio per le sue parole professore ma ora dovrei andare-mi congedai ed uscii fuori dall'aula per andare a posare i libri nell'armadietto e il telefono iniziò a vibrare
Da :Mittente sconosciuto
Andiamo a pranzo insieme?
Un bacio Nick.
No,no,no non può essere lui no.
Come si era procurato il mio numero?Era uno stalker? Un serial killer professionista?
Lui era uno di quelli che hanno la mia stessa reputazione ,ma al contrario di me lui riusciva a dominarli,riusciva ad averli tutti a i suo piedi.
Bhe come biasimarlo,le ragazze gli cadevano ai piedi come tante pere cotte per la sua bellezza.
Capelli spettinati
castani ,dei profondi occhi ambrati e la mascella ben definita coperta di un filo di barba che lo rendeva ancora più sexy.
I ragazzi invece gli cadevano ai piedi per la sua autorità e la forte personalità, ma a quanto pare l'unica che non lo sopportava ero io.
Forse perché era arrivato dopo l'incidente di Eric.
A :Nick
Da quando hai il mio numero di telefono e poi ti ho già detto di no..Ti rispondo ora per tutte le domandi che verranno in futuro, la risposta sarà sempre NO.
Pigiai il tasto ed inviai il messaggio facendo anche un pensierino sul cambiare numero.
Da :Nick
Non essere così acida ,non fa bene alla tua saluteA :Nick
Quello che non fa bene alla mia salute sei tu!Arrivai a il mio armadietto depositai i libri scaraventandoli direttamente ed uscii dall'edificio stanca della scuola nonostante mi mancasse ancora una lezione.
Lo trovai beatamente appoggiato allo sportello della mia macchina con le braccia incrociate e gli occhiali da sole portati bassi sul naso.
Un profondo senso di rabbia mi pervase ,
stava iniziando ad invadere il mio spazio ed era proprio quello che non tolleravo
,io non mi avvicinavo mai a gli spazi degli altri e gli altri non dovevano invadere il mio.
-Dileguati !-gli ordinai acidamente fulminandolo con uno sguardo gelido.
-piccoletta perché tutta questa acidità?- sbruffai profondamente e replicò nuovamente
-perché c'è un parassita appoggiato alla mia macchina-
-Ehi ehi ehi,calma!- mi ammonì scuotendo la testa-vuoi capire che mi stai facendo innervosire?-gli domandai salendo dal lato del guidatore della mia BMW bianca.
Schiacciai la frizione ingranando la marcia e partendo a tutto gas lasciandolo in piedi in mezzo al parcheggio con la sua aria da figo.
Non avevo mai provato così tanta rabbia e antipatia nella mia vita per una persona.
"Basta pensare a Nick "mi ordinai ,così mi sintonizzai su un altro pensiero .Avevo nuove abitudini,da quando lui non c'era più,una di queste era andare in un posto segreto che mi aveva insegnato proprio mio fratello,ci andavamo ogni tanto per parlare,per rilassarci e molte altre cose che amavamo fare.
Era dentro Central Park,
un posto segreto celato da una vegetazione fitta,una specie di nido caldo e sicuramente nascosto dal mondo e da occhi indiscreti.
Era incredibile l'energia che riuscisse a trasmettermi,sentivo come se qualcuno fosse accanto a me.
Sfogai lo stress accumulato e tutte le sensazioni negative che tenevo rinchiuse dentro e che appesantivano la mia anima.
Quando sentii di essere abbastanza leggera decisi che era il momento di andare e mi recai in un bar che passava in osservato ,confondendomi fra le milioni di persone che camminano per le vie della città.--
-È solo un incubo,è solo uno stupido incubo- ripetei a voce alta facendo dei grossi respiri per tranquillizzarmi.
Ero in un bagno d'acqua e il cuore non accennava a calmarsi.
Mi batteva forte nel petto come volesse uscire.
Mi alzai tremolante e maledissi l'incubo che mi tormentava.Decisi di farmi una doccia veloce per levarmi tutto il sudore che avevo appiccicato addosso.
Fatta la doccia,mi diressi verso la mia camera ed afferrai un jeans chiaro tutto strappato un canotta semplice e nera e il mio giubbotto di pelle marrone insieme a degli stivaletti neri e bassi.
L'indossai velocemente e impaziente mi diressi verso l'aria industriale.Arrivata John corse velocemente ad abbracciarmi
-El mia cara-lo strinsi forte e ricambiai il suo saluto con un timido
-John-
-sei pronta?stasera è una gara difficile ma io sono il tuo più grande sostenitore e so che puoi farcela-
''Sei stupida?John ci sta provando con te Terra chiama Elisabeth..ci sei?''
''Tu scherzi,non ci sta provando con me,mi vuole solo bene''
''O ti vuole portare a letto''
''Taci coscienza ''l'ammonii e ritornai presente pronta per continuare il mio discorso con John.
-John,Pupetta- sentii una voce provenire da dietro le mie spalle e salutarci ,era una voce inconfondibile roca e pungente allo stesso tempo, la sua voce.
-Nick?- chiesi arrabbiata,come se avessi il diavolo in corpo.
![](https://img.wattpad.com/cover/14192356-288-k852001.jpg)
STAI LEGGENDO
La droga più letale. ..tu
Roman d'amour-Io ti aspetto e nel frattempo vivo.- Nick aperto e misterioso. Elisabeth forte e fragile Cose diverse possono diventare una cosa sola?