Mamma

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Mi chiamo Takane e in quel periodo avevo esattamente 16 anni compiuti da poco. Ero una ragazza felice e allegra, fino a un fatidico quanto doloroso 13 ottobre.

Ero a scuola, stavo seguendo la lezione di italiano che come al solito era di una noia mortale, nel bel mezzo della lezione sentimmo delle sirene e tutta la classe si avvicinò alla finestra ripresi inutilmente da quella befana di una prof. Passò un ambulanza a tutta velocità, poco dopo i carabinieri, i vigili del fuoco, seguiti a loro volta da un carro attrezzi. Probabilmente c'era stato un incidente, ma al momento non ci diedi peso nonostante avvertissi una strana sensazione.

Poco dopo suonò la campanella dell'ultima ora e mi avviai verso casa assieme alle mie amiche. Durante il tragitto notai che il carro attrezzi di prima stava tornando indietro con sopra caricata un Audi argento. Notai che era simile, anzi no identica a quella di mia madre. Lessi la targa per scrupolo. Fu in quel momento che mi sentii mancare il respiro. La targa coincideva maledettamente! Era l'auto di mia madre!!

-Takane stai bene?- mi domandò una mia amica preoccupata dal mio silenzio, ma non risposi cominciando a correre verso casa mia a rotta di collo. Cosa era successo a mia madre? Stava bene? Arrivai finalmente a casa. I carabinieri stavano parlando con mio padre mentre una delle mie due sorelle era seduta sull'attico di casa. Mi avvicinai a lei.

- Helen ... c ... cos'è successo?- lei alzò, lo sguardo inondato di lacrime. Stava piangendo. Fu allora che capii cosa era successo. Una fitta al cuore molto simile ad una pugnalata.
Senza rendermene conto le guance mi si inumidirono irriverenti. Helen si alzò e mi fissò. Continuammo a piangere. Mi si avvicinò abbracciandomi strettissima e in lacrime mi disse: -L ... la ... la ... la m ... mamma.... non è più tra noi.- mi sussurrò con un filo di voce impastata di pianto.

Ci stringemmo ancora più forte. Poi si staccò da me e mi fissò dritta negli occhi. -Non solo la mamma è morta...- mi guardai attorno. Mio padre era ancora vivo, dato che stava parlando con i carabinieri. Poi capii.
Akane era...

TakaneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora