27 Agosto 1985
Caro diario...
Questi due giorni non sono stati così male. Dopo essere andato via di casa Barbarossa e io abbiamo trovato una casetta non tanto fuori da Bristol... sembrava abbandonata da fuori, io sinceramente avevo un po paura ad entrare...ma stava iniziando a piovere, così siamo entrati dentro; per un po di tempo ho riposato abbracciato a Barbarossa...dopo ho sentito dei rumori provenire dalla stanza accanto; ero terrorizzato...poteva essere qualsiasi cosa; un ladro? Un barbone? Un poliziotto?.
Grazie al cielo era un ragazzo, sembrava avere la mia stessa età, intimorito con una torcia in mano, si avvicinò e mi disse chi ero, io non risposi...ma lui sorrise...sorrise semplicemente. ..aveva un bel sorriso...comunque...capi subito che ero un ragazzo timido, si inginocchio davanti a me e mi porse una barretta di cioccolato...ERA AL CARAMELLO!! Io amo il caramello, la mangiai...ed era davvero buona, lui seduto accanto a me continuò a parlare...io rispondevo solo a poche domande del tipo "Sei qui solo?" "Quanti anni hai?" " Ti piace il caramello?" "Quello è il tuo cane?" , poi dopo alcune domande mi guardò negl'occhi e disse "...sai anche io sono solo",
avevo capito che era da un paio di giorni che era li, capelli disordinati, vestiti malridotti, uno zaino sporco di fango,un cappello in testa e una medaglietta al collo, "...Tuo padre è un soldato?" gli dissi, lui mi guardò impietrito e mi disse come facevo a saperlo; semplicemente dal capello, dalla medaglietta e dalle scarpe, il cappello e la medaglietta appartenevano al padre, il cappello troppo grande per lui e la medaglietta con un numero sopra e un nome non abbastanza visibile, le scarpe erano i tipici scarponi che si usano per camminare su terreni fangosi o rovinati...stava cercando di imitare suo padre?
Era rimasto impietrito e poi mi disse. ..una parola che non sentivo da tanto tempo "...Brillante!" , nessuno apparte mio padre mi aveva dato del brillante; comunque mi disse che non cercava di imitare il padre...ma voleva cercarlo...avevano ricevuto la lettera del padre che gli informava che si era infortunato sul campo ed era andato a Bristol per delle cure dato che era la città più vicina; anche lui era di Londra, ma dicendo una bugia ai suoi genitori ora pensano che lui sia in campeggio; sono tre anni che non vede il padre...e mi dispiace davvero tanto per lui...sembra davvero un bravo ragazzo.
Aveva smesso di piovere in quelle ore, prima di andarmene il ragazzo mi fermo dicendo "Tu invece dove vai?...e come ti chiami? " io imbarazzato con Barbarossa accanto ,gli risposi che volevo sapere qualcosa in più sulle donne scomparse a Bristol...la cosa sembrava interessargli , poi gli dissi il mio nome, "Sherlock?...Ti chiami Sherlock?...è un nome straniero o cosa? Sembra un nome alieno!" risi a quella battuta...era da tanto che non ridevo. ..comunque io volevo sapere il suo nome, probabilmente un nome sociale Londinese. .."John. ..mi chiamo John!" ecco appunto! Mi disse se poteva venire con me; la sua ricerca poteva aspettare. ..gli omicidi no...io imbarazzato accettai, daltronde in po di compagnia non fa male a nessuno!
Siamo rimasti in questa casa per due giorni con cibo e provviste, stasera andremo a vedere i luoghi dove quelle donne sono state viste l'ultima volta, John sa di questo diario, ma non vuole essere ficcanaso...forse ho incontrato un nuovo amico? Ti farò sapere il più presto, un saluto...
Il tuo amico Sherlock
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Diario di Sherlock Holmes
FanfictionSherlock è un bambino molto curioso, questa storia parlerà della sua crescita attraverso il suo diario ed in gran parte dalle sue registrazioni. AVVERTENZE! Nella storia sara presente Johnlock e sarà AU. Detto questo buona lettura a tutti!