Capitolo 13

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"Shh, penso si stia svegliando." Sentii una voce parlare con tono basso, ma non era di Harry questa volta. "Tesoro, riesci a sentirmi?"

Gemetti in risposta, non so nemmeno se lo si potesse chiamare gemito, era più che altro un suono disumano. Cercai di aprire gli occhi ma erano troppo pesanti. "Harry, portale dell'acqua." ordinò la celestiale voce a Harry, una cosa che trovai ironica. Poi scattò in me, il ragazzo era Zayn.

Alcuni secondi dopo sentii una sostanza fresca contro le labbra, aprii la bocca mentre lasciavo che mi inumidisse la gola. Era così bello avere finalmente un liquido che mi scendeva lungo la gola, oltre allo sperma.

Mi portai le mani agli occhi, strofinando con forza così che riuscissi ad aprirli. Non appena lo feci, vidi Zayn piegato su di me. Rapidamente mi sollevati dalla mia comoda posizione, ma sussultai quando tutto attorno a me cominciò a girare, dandomi il voltastomaco. "Woah, frena dolcezza." Zayn poggiò una mano sulla mia spalla facendomi distendere. "Hai fame?" chiese, preoccupato.

Guardai Harry in cerca di approvazione ma tutto ciò che fece fu fissarmi, con un'espressione inespressiva incollata sul volto. Così seguii l'istinto della mia pancia, "Sì." raschiò la mia voce a causa della secchezza.

"Bene, vado a prepararti qualcosa!" Una parte di me non voleva che se ne andasse. Non volevo restare da sola con Harry.

Zayn si dovette essere accorto della paura nella mia espressione. "In realtà penso sia meglio se resto qui." Si voltò verso Harry. "Dovresti andare tu."

"Perché?" sbottò Harry contro Zayn.

"Beh, Harry, non credo sia pronta ad essere lasciata da sola ... con te."

Harry rivolse uno sguardo disgustato a Zayn. "Starà perfettamente bene, adesso vai."

Zayn mi guardò scusandosi con lo guardo. "Bene."

Adesso ero da sola con l'uomo più crudele della terra. Non mi avrebbe importato se si fosse ucciso, sarebbe stato duro ma si proverebbe la stessa cosa. La fine del letto sprofondò, segno che Harry si era seduto.

"Mi dispiace. Mi ero totalmente dimenticato della tua salute e della tua alimentazione. Non ho pensato a tutte queste cose prima." si scusò, ma tutte le scuse hanno bisogno del perdono e questo era ciò che non avrei dato.

"Mhm." mormorai in risposta.

"Capisco se tu non voglia parlare con me oggi," Non volevo parlare con lui per il resto della mia vita. "non vorrei nemmeno io parlare con me stesso." sospirò.

"Se ti dispiace, perché non mi lasci andare?" chiesi mentre lui era di buon umore.

"Urgh, non capisci." enfatizzò, facendosi passare una mano fra i capelli. "Non è così facile."

"Sì, lo è, puoi solo lasciarmi andare. Non lo dirò a nessuno. Dirò solo che sono stata rapita e darò loro delle informazioni false." sostenni.

"No! Non può accadere." Si alzò dal letto.

"Perché?" gridai.

"Perché...!" Ritornò il tono.

"Perché cosa?" Rimase in silenzio, fissandomi. "Perché sei un mostro senza cuore che mi vuole come passatempo, ecco perché." sbottai.

Vidi il suo pugno chiudersi al suo fianco, sapevo di averlo fatto arrabbiare. Ma questo non mi preoccupava. Aprì la bocca per urlare, ma invece prese un profondo respiro e uscì dalla stanza. Sapevo che l'avrei scampata per un giorno, in qualche momento, in qualche modo.

"Ti ho fatto della pasta." Una voce vuota mi fece voltare la testa verso la porta.

"Grazie." Presi il piatto da Zayn, e lui si sedette accanto a me. Di solito non ero un'amante del mangiare davanti ad un ragazzo attraente, ma Zayn e Harry non sono ragazzi, sono mostri. Iniziai a masticare il cibo in modo aggressivo nella mia bocca, non avevo mai avuto così fame in vita mia. Si sentì una profonda risata, appartenente a Zayn, accanto a me.

Ringraziai nuovamente Zayn quando finii, se non fossi stata gentile quello poteva essere il mio ultimo pasto.

La giornata andò avanti abbastanza lentamente, non era venuto nessun altro nella stanza dopo Zayn, ad un certo punto mi chiesi se fossi sola in quella casa. Questo fino a quando sentii delle persone parlare all'esterno. Mi alzai dal letto, dirigendomi verso la finestra per sbirciare.

Erano Zayn e Harry.

I due stavano solo fumando, cercai di origliare la loro conversazione ma erano troppo discreti. Cominciai ad annoiarmi fino a quando non li vidi entrambi salire su un'auto e andarsene. Ovviamente la prima cosa che mi venne in mente fu scappare, ma Harry non era così stupido quindi non aveva senso provare. Avevo bisogno di conquistare la sua fiducia e per farlo dovevo sapere di più su di lui.

Uscii dalla stanza orrenda in cui ero rimandata rinchiusa e iniziai a esplorare la casa.

Vagai liberamente in giro per la casa, esplorando dentro e fuori le camere, ma non avevo ancora trovato la porta d'ingresso. Dio sapeva quanto era grande quella casa, stavo costantemente aprendo porte di stanze vuote, fino a quando trovai la biblioteca. Essendo la secchiona che ero, iniziai a curiosare. Trovai alcuni grandi classici, come 'Uomini e topi'. Stavo per sfogliarlo quando il mio sguardo venne catturato da un diario. Forse quella casa aveva un grande mistero che stava aspettando di essere scoperto. Il mio lato avventuroso venne fuori.

Poggiai il romanzo e afferrai il libro malridotto. Girai la prima pagina leggendo le parole 'H.E.S.'. Hes? Girai la pagina successiva dove c'era scritta la data, 1 Febbraio 2006. Erano solo sedici anni prima quindi dubitai che quel libro avesse qualche mistero da scoprire. Continuai a leggere.

'Caro diario,
Oggi è il mio dodicesimo compleanno, e si dice che una famiglia sia interessata nell'adottarmi domani. Spero sia vero e che non siano i ragazzi più grandi che mi stanno prendendo in giro. Odio stare qui, sono lo zimbello degli altri e i ragazzi si prendono gioco di me e mi picchiano, ma un giorno quando sarò grande e forte come loro mi vendicherò.'

'2 Febbraio 2006,
Caro diario,
Ho appena sentito la notizia che sono stato adottato da una coppia! Li ho incontrati oggi e sembrano molto gentili. Penso che finalmente potrò essere felice. -Harry.'

Aspetta, non poteva essere. Era davvero Harry? Aveva completamente senso visto che questo diario si trovava in casa sua, con il suo nome scritto. Nonostante fossi scioccata continuai a leggere.

'27 Febbraio 2006,
Caro diario,
So di non aver scritto per molto tempo ma sono stato molto occupato! Sto pianificando la mia vendetta su tutte le persone di quell'inferno che io chiamavo casa. Comunque, a parte questo, sono felice. -Harry.'

'3 Marzo 2006,
Caro diario,
Oggi i miei genitori adottivi mi hanno sgridato per la prima volta perché ho partecipato ad una rissa a scuola. È stata con un ragazzo più grande che stava prendendo in giro qualcun altro. Ho provato a spiegare ma non hanno ascoltato le mie scuse-.'

Venni interrotta da un accento irlandese, "cosa stai facendo qui dentro?"

"Io er, mi stavo solo guardando intorno!" sparai. "Non stavo scappando, lo giuro, lo giuro."

Niall sospirò. "Lo so, ma ho promesso a Harry che non avresti lasciato la stanza." Abbassò lo sguardo sul suo orologio. "Veloce, riportiamoti di sopra prima che arrivi."

Niall mi riportò nella stanza dove prima era disteso il corpo di Casey, a proposito di Casey dov'era? Non volevo nemmeno pensare a questo. Non appena Niall mi lasciò sentii la portiera di un'auto sbattere all'esterno, e sapevo fottutamente bene che era Harry.

Alcuni minuti dopo sentii dei passi fuori dalla mia stanza, probabilmente era Harry. Come pensavo, avevo ragione.

"Io e i ragazzi abbiamo fame." Fu la prima cosa che mi disse dopo aver spalancato la porta.

"E allora?" chiesi, sapevo che voleva che cucinassi loro qualcosa ma non ero una domestica.

Harry sospirò e si avvicinò al lato del letto. "E allora voglio che ci prepari qualcosa."

"Perché dovrei farlo?" Gli stavo proprio rispondendo.

"Perché se non lo farai ti trascinerò per i capelli, scale incluse."




Kitten➢h.s au [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora