Traditori di sangue

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- Sono solo una sudicia piccola traditrice di sangue, no? - sussurrò Ginny ansimando.

Blaise si chinò nuovamente su di lei e sporse la testa fino a toccarle con le labbra quel suo delicato viso di porcellana e poterle lasciare la scia di un lieve bacio sulla fronte. Gli angoli della sua bocca si solleveranno in un sorriso appena accennato e sporgendosi le bisbigliò all'orecchio:

- No. Tu sei solo Ginny Weasley. - Il Serpeverde cercò le sue mani e intrecciò quelle dita fredde alle sue in una stretta calorosa. Poi aggiunse sussurrandole dolcemente: - Agli occhi degli altri potremmo essere solo dei traditori di sangue. E anche se fosse? - Blaise abbassò lo sguardo e socchiudendo lentamente le palpebre sfiorò con delicatezza il profilo della Grifondoro con la punta del naso. - Insieme. - bisbigliò in un soffio che le solleticò il viso, facendole venire i brividi. Resistette alla tentazione di quelle labbra e sfiorandole con leggerezza mormorò - Sempre. - poi finalmente si abbandonò a quel tenero bacio che sanciva quella promessa.

***

"Pff..." sbuffò spazientita Ginny mentre con passo deciso si stava dirigendo nella sua carrozza. "E lui dovrebbe essere il nostro nuovo professore di Difesa Contro le Arti Oscure?" pensò con rammarico lanciando un'occhiata frettolosa a quell'arrogante esibizionista di McLaggen che si era trattenuto ancora qualche minuto con Lumacorno.

Scosse la testa contrariata. "Lumaclub." pensò schifata. "Che arrivista sociale."

Sospirando ripose nuovamente lo sguardo di fronte a sé e riconobbe con un tuffo al cuore quella elegante camminata arrogante, capace di sminuire chiunque, perfino una come lei. Piacevolmente sorpresa da quella coincidenza la Grifondoro ne approfittò per rubare ancora qualche attimo ad ammirare i suoi lineamenti perfetti senza che nessuno sguardo indiscreto potesse accorgersene.

Così, attraversarono insieme un paio di carrozze senza mai rivolgersi la parola, fino a quando Ginny, che si era attardata a salutare dei Grifondoro, non lo vide da lontano fermarsi improvvisamente in mezzo al corridoio. Lo seguì avidamente con lo sguardo mentre si infilava con leggiadra eleganza nel suo scompartimento e solo allora poté dire di aver colto un segno di riconoscimento in quella fugace occhiata lanciata fuori nel corridoio prima di far scorrere la porta dietro di sé.

Riprese a camminare come se nulla fosse, come se quegli occhi neri, così profondi e misteriosi non le avessero suscitato nulla, come se non le stesse davvero mancando il respiro per quella tempesta di emozioni che le stava bombardando il cuore e la mente...

"È inutile continuare a prendersi in giro." pensò cercando di nascondere quel sorriso che le stava nascendo spontaneo sulle labbra.

Riuscì a mascherare la sua trepidazione e con grazia percorse la distanza che la separava dalla porta che conduceva alla carrozza successiva, ma quel flusso confuso di pensieri venne interrotto quando passando accanto al loro scomparto sentì esplodere da dentro una voce fastidiosamente familiare, che le fece capire che non era occupato da studenti qualsiasi.

- Ha invitato Paciock? -

Istintivamente Ginny si voltò, ormai la sua attenzione era stata catturata irreparabilmente e incuriosita rallentò il passo della sua andatura e tese le orecchie per raccogliere qualche altro brandello di conversazione.

- Che cos'ha Paciock che possa interessare a Lumacorno? –

La ragazza storse il naso, infastidita dal tono assunto da quello che ormai aveva capito essere Malfoy. Si fece da parte per far passare degli studenti e si appoggiò con nonchalance allo scompartimento accanto a quello dei Serpeverde e continuò ad origliare quelle sentenze sputate con un acidità capace di roderle il sangue nelle vene.

W.G. // Traditori di sangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora