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Apro lentamente gli occhi appena sento l'insistente rumore della mia sveglia. La spengo velocemente, dopo aver guardato l'orario, ma prima di alzarmi decido di restare un altro po' a letto è ancora troppo presto per il mio cervello mandato al quel paese da due occhi azzurri durate tutta la notte .

Ho sempre odiato alzarmi presto al mattino, e soprattutto di lunedì, il giorno che per tutti ,compresa me, più brutto della settimana.

Mi passo una mano sugli occhi strofinandoli, prendendo poi il coraggio di alzarmi dal mio amatissimo letto.
Indosso le pantofole e poi scendo di sotto per fare colazione.

-Buongiorno. - dico con la voce ancora impastata dal sonno ai miei genitori, che sono seduti al tavolo, e alla nostra domestica Mery, che al momento sta preparando la colazione.

Mery è qui solo da tre mesi, la nostra ex domestica Ursula, è andata in pensione. Tra me e quella donna non c'è mai stata molta simpatia.

Ricordo che quando avevo 8 anni, mi fece sgridare dai miei genitori per qualcosa che non avevo fatto, solo per salvarsi, non potei nemmeno difendermi perché i miei genitori avrebbero creduto comunque a lei.

E quindi quella sera dovetti sopportare le loro urla più una sculacciata. Ed è da quel giorno che la odio, e continuavo a farle stupidi scherzetti senza destare sospetti.

E quando seppi che sarebbe andata in pensione feci i salti di gioia.
Mery ha solo 30 anni, ha i capelli color miele e gli occhi verdi. Non è come Ursula, è decisamente più simpatica e poi con lei in questi pochi mesi mi son divertita molto.

Ma per mia grande sfortuna il suo è solo un periodo di prova, i miei devono ancora decidere se assumerla o no.
Mi siedo al mio solito posto e aspetto la mia colazione.

Dopo qualche minuto Mery mi porta il mio succo d'arancia, con del pane tostato con la marmellata di ciliegie ,la mia preferita, e burro e delle crêpes al cioccolato.

Mi lecco le labbra e ringrazio Mery rivolgendole poi un sorriso. Inizio a bere il mio succo e poi mangio il resto.

Appena finisco di mangiare, salgo di sopra ed entro in bagno. Lavo i denti, pettino i capelli legandoli poi in una coda alta senza truccarmi mia madre insiste sul volermi naturale in tutte le occasioni, e poi entro nella mia stanza.

Mi spoglio e mi vesto con una jeans e una canotta bordeaux, siccome fa ancora caldo essendo agli inizi di settembre, mettendo le mie amatissime all star.

Prendo il mio zaino già pieno con tutti i libri e scendo di sotto.
-Mamma, papà io vado a scuola.- dico prendendo le chiavi di casa e apro la porta.

-Certo tesoro.- dice mio padre dal salotto.

Esco fuori dove c'è Mark che mi aspetta in auto.
-Buongiorno Mark.- dico appena entrata in auto e mi siedo al posto del passeggero.

-Buongiorno Lilith, pronta per un nuovo giorno di scuola?- mi domanda mettendo in moto, uscendo dal cancello della mia grande casa e partendo verso quel posto che sarebbe una prigione per tutti i giovani.

-No per niente.- sospiro - Siamo solo all'inizio e già dobbiamo fare due test.- mi lamento.

-Dai tranquilla, nella tua classe sei l'unica eccellente in tutte le materie.- mi dice continuando a tenere lo sguardo sulla strada.

In fondo Mark ha ragione, nella mia classe sono l'unica che ha voti eccellenti in tutte le materie. Non dovrei preoccuparmi.

Lo guardo e annuisco. -Mark hai ragione ma...- lui si volta a guardarmi per un secondo.

-Ma?- mi chiede riportando lo sguardo sulla strada.

-Ma.. niente lasciamo perdere-
dico poggiando la testa al finestrino e sospirando.

GodlessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora