Timida e riservata, Nicole è conosciuta alla Saint Paul Academy solo come una studentessa modello, la "nerd" a cui rivolgersi per avere aiuto con i compiti, la "carotina" impacciata che tutti prendono un po' in giro perché segretamente innamorata de...
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Nicole
«Di più! Ora siete di più!» Jules esulta da seduta, agitando le gambe sotto il tavolo come se cercasse di prendere una rincorsa e io non resisto e scoppio a ridere.
Sono un po' in imbarazzo. La caffetteria del centro commerciale è piena di gente di domenica mattina e ogni volta che Jules ridacchia o non trattiene un urletto si girano tutti a guardarci, ma il suo entusiasmo mi mette anche di buon umore.
Quando io, lei e Mia ci siamo date appuntamento, per fare colazione insieme e aggiornarci sulle novità, ero un po' timorosa soprattutto per la possibile reazione di Mia. Lei è sempre super protettiva nei miei confronti ed ero certa che, una volta saputo quello che è successo con Marika, al Bowling, ieri sera, sarebbe diventata ancor più insofferente nei confronti di Logan e non mi sbagliavo.
Lo ha incolpato di avermi resa un bersaglio e forse ha ragione. Con la sua indecisione non mi ha facilitato le cose, ma dopo quello che mi ha detto ieri, per me è passato tutto in secondo piano. Desidero lasciarmi ogni cosa alle spalle e vorrei che lo facesse anche lei.
La sua reazione così fredda mi intristisce, ma per fortuna ho Jules a distrarmi. Quando ridacchia e i codini castani ondeggiano ai lati della sua testa come due campanelle, mi dimentico tutto.
«Smettila di urlare. Stai dando spettacolo.» Mia si guarda attorno infastidita. Ha toccato a stento il suo croissant integrale e non fa che giochicchiare con la cannuccia del succo d'arancia.
«E poi cosa è successo? Cos'avete fatto?» Jules finge di non averla sentita. Sposta la sedia vicina a me e si sporge dal mio lato del tavolo.
«Niente» rispondo.
«Bugiarda! Parla! Voglio i dettagli piccanti.»
Dettagli piccanti? Cosa intende? Ieri non è successo niente di "piccante". Io e Logan ci siamo solo baciati, ma forse potrei raccontarle di ciò che abbiamo fatto l'altra sera? Forse quello potrebbe essere considerato davvero un dettaglio piccante, ma non so se ho voglia di parlarne.
L'espressione giudicante di Mia mi fa accapponare la pelle.
Se sapere del nostro bacio l'ha messa così di cattivo umore, cosa potrebbe dirmi sapendo tutto il resto?
«Non... non abbiamo fatto niente, stavolta.» Meglio lasciar perdere.
«"Stavolta"? Che significa? Ci sono state "altre volte"?»
Oh, cavolo! Perché non tengo la bocca chiusa!?
Jules ha un intuito sovrannaturale per queste cose e, infatti, anche se non rispondo, dice subito: «Oh Dio! È così! Quante altre volte? E che avete fatto?»
«Niente... niente di che.» Mi va a fuoco la faccia. «È successo l'altra sera, dopo che ho parlato con voi. Era lui alla porta quando hanno suonato al campanello.»