Alcool,fumo,guai.

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Ciao splendidi tesori!
Sono un nuovo profilo,e sono felicissima di conoscervi!
Mi chiamo Giulia,e ho scritto questa storia perché scrivere è la mia passione,spero che nelle mie parole possiate trovare quello che vi serve.Tengo moltissimo a questa storia,e spero che voi possiate partecipare attivamente commentando e votando.
Oltre a questo profilo,ne ho un'altro su Instagram,mi chiamo @tempestadentrolevene,seguitemi,ricambio!

Okay,la finisco.BUONA
LETTURA!

Ore 23:54.
Londra.

Ero in Un pub.Insieme al mio amico Dike.

Avevamo bevuto non so quanti bicchieri di wiskie,e giocato non so quanti soldi(che non avevamo),in partite di poker.

Mi girava la testa,vedevo tutto opaco,buttavo le carte sul tavolo a cazzo,senza sapere nemmeno cosa stessi facendo.

Ad Un certo punto mi alzai,presi un sigaro, e barcollando dissi con voce roca:'Vado a prendere Una boccata d'aria'.

Mi girava la testa e mi veniva da vomitare,non mi reggevo in piedi.Raggiusi l'esterno del locale e cominciai a guardare le stelle mentre fumavo.Ero nervoso,e fumavo molto velocemente.Ad un certo punto qualcuno urlo:'Hey,Jack!Guardati in che cazzo di stato sei ridotto!Ma fatti una vita!'

Mi voltai di scatto,sbattei le palpebre degli occhi più volte:vidi una sagoma.

Poi l'immagine diventò nitida:Ace.Stronzo di merda.Ma che si facesse fottere.Io ero ubriaco,sudato.Non ero cosciente di cosa stessi facendo,ma sapevo soltanto che Ace,era un bastardo.Buttai il sigaro a terra.Serrai la Mano in Un pugno,sputai per terra.

Che figlio di papà.

Non aveva la piu è pallida idea di quale significato avesse la parola:vita.

Non si era sudato nulla quel bastardo.

Tutto davanti alla bocca doveva avere.

Non faceva neanche la fatica di usare le mani per fumare.

La Maria gli usciva da tutte le parti

Soldi.

Si sentiva il re del mondo.

Era una merda.

Alzai lo sguardo e con un ghigno gli dissi:'Come mai sei qui Ace?Troppi debiti da saldare?Ti serve un prestito?'

Tutto il locale si zittì

Guardava me.

Guardavano lui.

Lo guardai

Lo fissai,

Quegli occhi cattivi.

Mi avvicinai a lui alzai il braccio e avvicinai al suo viso la mia mano serrata in un pugno.

Se avessi avuto una pistola lo avrei ammazzato.

Era uno stronzo quell'uomo

Piú soldi aveva,piu era felice.Noi,non avevamo nulla.Nulla.Mio padre,per dare da mangiare alla mia sorellina,doveva spezzarsi la schiena.

Stava male.Ma i dottori non sapevano che avesse.

Aveva molti debiti Ace.

Veniva a questo pub:"Sclak",per avere prestiti.

Mio fratello,gli faceva sempre prestiti.
Lui andava la sera là,al locale e trovava sempre mio fratello,e sempre,gli chiedeva soldi.Prestiti sempre più alti.

Un giorno Ace era andato al locale,aveva bevuto tantissimo.Ha incontrato mio fratello,Niall;e gli ha chiesto un prestito troppo alto.Mio fratello non aveva tutti questi soldi che Ace gli aveva chiesto.

Ace era ubriaco.Aveva una pistola.

Niall era al verde.Non aveva soldi da dargli.

Ace voleva un prestito.

Prese la pistola,e sparò a mio fratello.

Ero al locale anche io.Ma non sapevo di tutti questi giri di soldi.

Ero fuori dal locale.A fumare con un Mio amico,Hash.

Sentii uno sparo.

Una voce soffocata.

Un tonfo.

Corsi dentro al locale ancora con il bicchiere di Vodkal in mano.

Arrivai davanti a Niall.

Era seduto.

Con un bicchiere di Wiskie in mano.

Gli occhi sbarrati.

Una pallottola nel petto.

Sul cuore.

Dio mio.

Mi uscì dalla bocca una bestemmia.

Cascai per terra sbattendo le ginocchia.

Non sentii dolore.

Ma un vuoto nel cuore.

Mi avvicinai a lui e urali un "No".

Infinito.

Tutto il locale guardava me,abbracciato a mio fratello,grondante di sangue.

Chiamai un'ambulanza,gli misero una maschera d'ossigeno e gli fecero un'intervento d'urgenza all'ospedale.

Era andato in shock emorraggico.

Aveva perso troppo sangue e le pareti del muscolo del suo cuore si erano sbrindellate.

Era tardi.

Aveva perso tutto,con un bicchere di Wiskie in mano.E la vita in pugno.

E io ero lì con lui,e non ho potuto evitare tutto questo,se non fossi stato un'alcolizzato del cazzo.Mio fratello sarebbe vivo.Ma non è così.Non fu così.E i sensi di colpa mi perseguitano ancora oggi,a 5 anni dalla sua morte.

Ad ace sferrai un pugno.Dritto in faccia.

Ricambiò,ma io ero troppo ubriaco,e mi ritrovai a terra,sanguinante.

Ero finito per strada,vidi due fari accecanti.
Un tonfo.
Un dolore.
Occhi chiusi.
La mia vita davanti.
Un letto d'ospedale.
Forse ancora vivo.

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SPAZIO AUTRICE
Shiaooo a tuttiii!

Ho deciso di iniziare una nuova storia,quella di prima aveva preso una brutta piega....
Questa sarà completamente diversa,piena di emozioni.

Bacionissimi ed al prossimo capitoloooo

VE SE AMA😘🍁😌

"Live me" ||J.sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora