Chapter 2 -Figure-

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Una volta arrivata al college mi appare davanti il cartellone di benvenuto con scritto "Benvenuto alla Princeton University" rimango a bocca aperta...

...Letteralmente senza fiato

Il giorno che stavo aspettando da tutti gli anni del liceo è finalmente arrivato.

Scendo dalla macchina e rimango incantata dall'edificio enorme, dal giardino gigantesco con con un praticello verde e morbido, dai ragazzi che si riunivano a chiacchierare... Sembrava di vivere in un film, era tutto così perfetto! Quando all'improvviso mi si fionda davanti una ragazza logorroica con un'uniforme buffa che si mette a darmi il benvenuto

"Ciao, piacere Linda e benvenuta nella Princeton University! Sono sicura che qui ti troverai benissimo..." e bla bla bla...Cavolo proprio ora doveva arrivare, stavo adorando l'estetica dell'università in tutto il suo splendore!!

Una volta essermi liberata di questa Linda torno dai miei genitori ad abbracciarli.

No seriamente, inizio a preoccuparmi della mia dolcezza!

Comunque, tornando a noi...

Dopo l'abbraccio di famiglia apro il baule della macchina e inizio a tirare fuori valigie, scatoloni e borsoni e li metto tutti sul carrello che mi è stato portato da Linda.

Subito dopo mi porta in un salone con altri trecento ragazzi e ragazze della mia età.

Immagino che questa sia una sorta di aula magna.

Dopo più o meno un ora dal mio arrivo si chiudono le porte ed entra in stanza il direttore

"Buongiorno a tutti ragazzi e ragazze! Io sono Charles, il direttore di questo college. Vi accompagnerò tutti e cinque gli anni che passerete qui e che dire... Benvenuti!!"

A primo impatto Charles sembra un uomo di una certa età, secondo me sulla sessantina con un fare da giovane e sempre sorridente.

Quando il direttore se ne va, lascia il posto a un suo allievo di terza di nome David, il quale ci spiega qualche regola e altra roba a cui sinceramente non ho dato molta attenzione perché ero ancora incantata dal posto.

Subito dopo David inizia a chiamare dei nomi in ordine alfabetico per vedere se ci fossero tutti e ci iniziamo a incamminare verso la parte di edificio che comprendeva le nostre camere. Dopo aver percorso un lungo corridoio i ragazzi si dirigono verso destra e le ragazze verso sinistra per dividerci in quelle che sarebbero state le nostre stanze di alloggio per un anno intero e ci consegnano le chiavi. Guardo il numero della stanza: 38B.

Io e la mia famiglia ci dirigiamo con il carrello verso la camera che avrei condiviso con un'altra ragazza, giro la chiave e noto che sono arrivata prima della mia coinquilina.

Era arrivata l'ora di salutare i genitori e fratelli e a malincuore vado ad abbracciarli.

Non posso negare che mi sia scesa una lacrima. Mentre ci salutiamo sento la porta aprirsi, finalmente è arrivata la ragazza con cui avrei condiviso la stanza e mi fiondo da lei per presentarmi.

"Piacere, io sono Rose tu sei?"

"Quella con cui condividerai la stanza." Mi risponde.

Ma mi piglia per il culo?! Io vorrei sapere il suo nome! So che sarà la mia coinquilina.

"Comunque piacere, io sono Becca e loro sono i miei genitori" mi dice con un sorriso smagliante in volto.

finalmente si è decisa a dirmi il suo nome, ma sembra una ragazza simpatica.

"E loro sono i miei." le dico

Io e Becca ci distanziamo un attimo per congedare le nostre famiglie e quando se ne vanno, sia io che lei scoppiamo in un mare di lacrime... sembriamo due bambine!

Mentre ci disperiamo, bussano alla porta... chi poteva essere?!

Vado ad aprire e il mio cuore inizia ad accelerare,  mi trovo davanti un ragazzo a dir poco bellissimo: con degli occhi azzurri spettacolari, e un piercing sul labbro troppo sensuale per i miei gusti

Mi chiedevo perché fosse qui e balbettando un po' gli dico:

"Ciao, sono Rose... cosa ti porta qui?"

Ma cosa mi viene in mente di dirgli?!

"Ciao, io sono Luke ma sono io che dovrei farti la stessa domanda..."

Guardo il numero che c'era scritto sulla sua chiave: 38A

"No guarda Luke hai sbagliato questo è il corridoio B, tu sei in quello opposto"

"oh scusate"

LUKE'S P.O.V.

Che figura di merda!

Come posso essere così scemo?!

All'inizio del corridoio ci sono scritte le lettere e io non ci faccio caso... vabbè vado a conoscere il mio coinquilino.

Mentre cercavo la mia stanza mi venne in mente Rose. Potrebbe essere la mia prossima esca; Alta, con un corpo da urlo, con i capelli lunghi, biondi e due occhi verdi che farebbero invidia al mondo.

Cammino per il corridoio e pensando a Rose mi accorgo di aver superato di gran lunga la mia stanza, sono arrivato alla 53!

Torno indietro e mi imbatto di nuovo nella ragazza che ho incontrato poco fa', mi stava cercando perché non so in quale modo ho dimenticato la mia chiave nella sua stanza;

E seconda figura di merda con la stessa ragazza bella, fatta! Bella è dire poco.

La ringrazio per avermi portato la chiave e mi fa un sorrisino che non riuscivo capire se era provocante o timido e io mi mordo il labbro inferiore perché non sapevo cosa dirle.

Entro nella stanza e mi rendo conto che non convivevo con solo un ragazzo ma ben sì con tre ragazzi!

Tutti e tre si fiondano da me e dissi la prima cosa che mi venne in mente:

"Buongiorno..." ma che cazzo mi viene in mente?! Buongiorno?! BUONGIORNO?! Ma sto parlando con i miei nonni o cosa?!

"Io sono Luke Hemmings" Finalmente sono riuscito a dire qualcosa di sensato!

E poi tutti in fila mi dicono:

"Io sono Ashton Irwin"

"Calum Hood, piacere."

"Ciao e io sono Michael Clifford"

Sembrano tutti e tre simpatici e sono sicuro che combineremo tante di quelle cagate insieme...

-BUONGIORNO RAGAZZE

ecco il secondo capitolo! È arrivato Luke e devo dire che qualche figura l'ha già fatta... poveretto.

Spero vi sia piaciuto il capitolo e appena posso aggiorno. BYE
Letizia

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