L'ARRIVO

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Quando Gwen riaprì gli occhi ci mise un pò a riprendersi, non sapeva quanto avesse dormito ne quanto mancasse all'arrivo, guardò davanti a se cercando Sophie ma non...

<<Buongiorno dormigliona!>> disse lei arrivandole da dietro e sedendosi al suo posto, Gwen le sorrise e si mise dritta stropicciandosi gli occhi.

<<Quanto ho dormito?>> chiese Gwen

<<Beh, dovevi essere propio stanca, perchè hai dormito per 5 ore, sono le 18.00>> le rispose Sophie ridacchiando,

Gwen spalancò gli occhi sorpresa, prese il telefono e guardò l'ora per scrupolo, era propio vero, aveva dormito 5 ore e ne mancavano solo 3 per arrivare.

Si staccò gli auricolari che aveva ancora nelle orecchie e si mise a controllare i messaggi

3 da mamma:
-ciao amore, va tutto bene?
-cerca di dormire e mangia qualcosa nel vegone ristorante.
-chiamami appena leggi i messaggi!!

<<Torno subito>> disse a Sophie alzandosi, <<Va bene>> le rispose lei sollevando gli occhi dal libro che aveva ripreso a leggere.

Gwen andò nel vagone ristorante, <<Salve, mi riscalderebbe un toast perfavore?>> disse Gwen al cameriere oltre il bancone, <<Certamente>> gli rispose lui con un sorriso.

Mentre aspettava Gwen chiamò sua madre:

~Pronto?~ , ~Ciao mamma!~ , ~Gwenny, tesoro! Come stai?~ , ~Bene,  tra poco arriviamo, mi sono addormentata per 5 ore, per questo non ti ho risposto~ , ~Non importa tesoro, hai conosciuto qualcuno sul treno?~ , ~Si, nel posto di fronte al mio c'è una ragazza che si chiama Sophie e abbiamo fatto amicizia, mi ha anche offerto un lavoro!!~ , ~Che bello!! Allora quando arrivi all'appartamento mi richiami?~ , ~Certo mamma, un bacio~ , ~Un bacio, tesoro~.

Gwen mise giù e andò a prendere il toast che il cameriere le porgeva <<Grazie mille>> gli disse prima di pagare e tornare al suo posto.

Si sedette al suo posto e vide che Sophie stava ancora leggendo, così la curiosità prese il sopravvento e le chiese <<cosa stai leggendo?>>,

Sophie alzò gli occhi dal libro, fece un sorriso e rispose <<"The Lie" di C.L. Taylor>> , <<Di cosa parla?>> , <<Ancora non lo so, l'ho iniziato da poco>>, <<Ok, non importa!>> le rispose Gwen.

Tutto a un tratto s'iniziò a sentire la canzone di Bruno Mars: Uptown Funk provenire dal suo telefono, dopo aver fatto un sobbalso per la paura Gwen si ricordò che era la sua suoneria e senza guardare chi fosse, rispose veloce per far smettere la musica:

~Pronto?~, ~Ciaooooooooo Gwennyyy!!~ Sentì urlare dall'altra parte del telefono e riconobbe subito la voce della sua migliore amica Antea, ~Ciao Antea!!~, ~Allora?? Sei già arrivata?? Com'è Parigi??~,~Calmati, non sono ancora arrivata, al momento stiamo attraversando la campagna francese, non sai che spettacolo! Qualche novità da quelle parti?~,

E nel momento stesso in cui lo disse si rese conto di aver fatto uno sbaglio.
Antea era sempre stata una ragazza molto popolare era sempre informata di tutto e di tutti.

Gwen sapeva che si sarebbe dovuta subire tutti i nuovi pettegolezzi e infatti Antea iniziò con la sua raffica di scoop.

~Non sai, ci sono un sacco di novità! Prima di tutto ti ricordi di Jeremi, il mio ex? Beh adesso è stato appena mollato dalla sua nuova ragazza, e cosa ha fatto dopo? Indovina chi ha chiamato? Esatto,me!! Ma io non ci sto! Gli sta propio bene! Ci ho goduto un sacco a vederlo tornare da me strisciando come il verme che è, così impara a lasciarmi per un altra!!, poi avrai saputo di Amanda.....~ E bla bla bla.

Antea continuò così per un'ora e mezza, ma Gwen aveva smesso di ascoltarla e si stava godendo il paesaggio fuori dal finestrino.

Non che non le volesse bene, ma quando iniziava a fare così non riusciva a starle dietro quindi la sua partecipazione nella conversazione era un " mmm" con voce interessata ogni tanto.

Antea era una ragazza bassina,magra, bionda e con gli occhi marroni, conosceva Gwen dalle elementari, dove si erano trovate fin da subito molto simpatiche e da li non si sono più divise. Antea era di una famiglia ricca, ma fin da bambina aveva dichiarato di non voler far parte di quel tipo di gente e quindi i suoi genitori la hanno sempre mandato a scuole pubbliche, non era un granchè a scuola ma in un modo o nell'altro non era mai stata bocciata. Aveva chiesto ai suoi genitori se poteva andare con Gwen nel suo viaggio ma loro essendo molto protettivi non ci pensavano neanche.

~Gwen, Gwen ci sei?~ , ~Si, si ci sono scusa~ , ~Ti dicevo che devo andare a cenare~, ~ va bene un bacio ci sentiamo presto~, ~Chiamami appena arrivi!!~ ,~ Lo farò, ciao~ disse mandando un bacio e attaccando.

<<Certo che parla tanto questa tua amica, eh?>> Disse Sophie dopo che Gwen mise giù, <<Si, lo so ma è la mia migliore amica e mi è sempre stata vicina>> rispose Gwen.

In quel momento si sentì una voce dagli autoparlanti del vagone: BUONA SERA VIAGGIATORI, VI INFORMIAMO CHE TRA 20 MINUTI ARRIVEREMO ALLA STAZIONE GARE DE LYON, GRAZIE. BONSOIR VOYAGEURS, VOUS INFORMONS QU'ENTRE 20 MINUTES NOUS ARRIVERONS À LA GARE DE LYON, MERCI.

A sentire queste parole Gwen fece un sospiro pieno di emozione, ansia e aspettative.

Passò gli ultimi 20 minuti controllando e ricontrollando la cartina di Parigi, segnando i posti dove doveva andare e le cose che doveva fare e più il tempo passava più la sua adrenalina saliva.

Dopo poco si sentì di nuovo la voce dagli autoparlanti:

SIAMO IN ARRIVO ALLA GARE DE LYON DI PARIGI, SONO LE 21.00 E CI SONO 23 GRADI, GRAZIE PER AVER VIAGGIATO CON NOI. NOUS ARRIVONS À LA GARE DE LYON, SONT LE 21.00 ET IL Y A 23 DEGRÈS, MERCI POUR VOYAGER AVEC NOUS.

Il treno iniziò a rallentare fino a fermarsi del tutto.

Tutti i passeggeri si alzarono per prendere i propri bagagli negli scomparti in alto, anche Gwen e Sophie fecero lo stesso e poi si avviarono verso l'uscita.

Una volta scesa Gwen fece un respiro profondo e solo in quel momento si rese conto davvero di quello che stava facendo. Era arrivata veramente. La prima destinazione del suo viaggio tanto atteso.

Gwen guardò dalla parte da dove era arrivato il treno poi si rigirò e con il cuore che le batteva forte in petto e un sorriso stampato in faccia si avviò verso l'interno della stazione.

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