Capitolo 2

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La ragazza cammina mollemente verso il banco vuoto dietro il mio, buttandovisi come un sacco di patate, provocando uno sbuffo seccato da parte del professore

La fisso rapita dai suoi occhi neri fissi su un punto indefinito, i cerchi d'argento nei vari punti del suo viso, i suoi capelli con ciuffi disordinati e le labbra rosso fuoco. È stranamente interessante, dannatamente interessante, ma non dovrebbe esserlo per me.

La lezione finisce e ci alziamo tutti per il cambio di classe. Ora ho storia

" Ehi, lentigginosa!" Qualcuno mi afferra lo zaino ed io mi fermo quasi cadendo. È Liberty. Cosa può volere da me?
" Dov'è il tizio che insegna storia?" Chiede giocando con i propri capelli e masticando rumorosamente una gomma

" È a-al secondo piano, nella p-p-prima classe a d-d-destra " dico con il cuore che mi martella in petto. È assurdo.

" Relax, sunshine, non ho ucciso nessuno ultimamente" dice ridendo e sorpassandomi
La guardo allontanarsi senza dire una parola. Maledettamente letale. Con il mio passo lento vado verso le scale ma sotto i piedi sento qualcosa. Raccolgo il pacchetto di sigarette e lo esamino. Sono state fumate circa 4-5 sigarette. Lo infilo furtivamente in tasca e, con passo più veloce del solito, mi avvio verso la classe.

La lezione è lentissima, ed io per la prima volta non ho la più pallida idea di cosa stia dicendo il professore. Ho lo sguardo perso nei capelli di Liberty, che sta scarabocchiando il banco. Finalmente la lezione finisce ed io ho un'ora libera.
Corro via dalla classe e vado verso il giardino deserto sedendomi su una panchina.
Estraggo il pacchetto e lo fisso. Lo sto facendo sul serio? Sto disobbedendo ai miei genitori? Nel petto si espande una sensazione di eccitazione. È... figo. Sorrido fra me e me e mi porto una sigaretta alla bocca. Forse non devo.

" Ehi, sunshine, un angioletto come te che fuma?!"
Sobbalzo e la sigaretta mi ricade sulle gambe
Liberty mi strappa il pacchetto dalle mani e prende una sigaretta.

" N-no, io n-non..." Balbetto riprendendo fra le mani la sigaretta che mi era caduta sulle gambe " N-non hai lezione?"

Estrae un accendino dal pacchetto che ho preso e si accende la sigaretta
" Sei più interessante tu di un branco di bavosi rincoglioniti" dice buttando il fumo

Rimango basita dal suo linguaggio scurrile

" Allora? Non accendi?" Chiede porgendomi l'accendino
Lo prendo e senza sapere che cosa faccio mi ci accendo la sigaretta e aspiro. Tossisco sbuffi di fumo e Liberty ride
"È la prima?" Annuisco abbozzando un sorriso
" Come ti chiami, sunshine?" Chiede buttandomi addosso il fumo
" Jane, Jane Bone" Chiedo riportandomi la sigaretta alle labbra. Stavolta non tossisco, ma vengo invasa da una sensazione di tranquillità e di leggero aspro nella gola e butto fuori
" Dimmi, Jane Bone, dove hai preso queste bellezze dato che questa è la prima?"

" Le ho trovate per terra e volevo provare" Sono sempre troppo sincera

" Uhh che trasgressiva! La mammina ti ucciderà, sunshine"

Mi fermo. Ha ragione, sentirà la puzza.
Lei ride
" Oh tranquilla sunshine, ti darò qualcosa. "
Con tutto il coraggio che ho, aspiro il fumo e glielo butto in faccia.
" Non me ne frega un emerito cazzo di mia madre. "
Sorride
" Poco male sunshine, prossimo passo: stare fuori fin dopo le dieci "
Prende un foglietto e ci scarabocchia qualcosa, per poi porgermelo.
Lo lancio dentro la borsa senza neanche guardarlo e le sorrido

" Da Starbucks oggi alle 16, sunshine"
Dice buttando il filtro e andando dentro la scuola.

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Okayokayokay, per ora non sarà la cosa più emozionante e incitante che abbiate mai letto, ma un po' di pazienza plz
Con le mie entrate brusche e rompi horcrux vi saluto, bacini 💞

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