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Messaggio: "Oggi picnic in montagna, sei dei nostri?"
Finalmente una novità.
Alice si prepara; mette nello zaino l'occorrente per mangiare, un telo e il pensiero che ci sarà anche Guido oggi.
Si incontrano tutti davanti casa di Alessandro, arriva Marco, poi Andrea, poi Marta, Gianmarco, Alessia, Martino e tutti gli altri.
Poi, Guido e Loris.
Alle macchine e si parte.
Mezz'ora di viaggio per arrivare ad un campo completamente giallo, pieno di di balle di fieno gigante sparse per tutto il territorio. i ragazzi ne rigirano una, la trasformano in un tavolo. C'è chi prende il sole, chi gioca a palla, chi spinge le balle di fieno e poi ci sono Alice e Guido, pericolosamente vicini.
Alice cerca lo scontro, vuole davvero chiarire una volta per tutte la sua posizione, a Guido importa solo che duri poco il discorso invece.
"Sarò rapida" inizia lei. Guido la osserva con l'aria di chi cade dalle nuvole, un finto idiota agli occhi di Alice. È stanca di quel ragazzino. Si sfila il bracciale, lo tiene tra le dita come fosse un fazzoletto sporco e con un'espressione impassibile dipinta sul viso, glielo avvicina stendendo il braccio, senza muovere un passo verso di lui. "Riprenditi 'sto affare, per me non ha alcun valore.". Guido allunga la mano senza neanche riuscire a guardarla negli occhi, lei molla la presa sul bracciale, e sull'interesse per quel biondino senza spina dorsale, che non ha neanche il coraggio di dirle "scusa, ma non mi interessi davvero.".
Alice gira i tacchi, non è ferita, giusto un po' nauseata. Corre verso una balla e ci salta sopra, si sdraia e osserva il cielo. Un cielo insolitamente chiaro, che da molto non si prendeva il tempo di guardare.
Loris la vede, corre e salta sulla balla. In fondo, perché non fare lo stesso gioco anche alla luce del sole? Non era forse quello il loro modo di stare insieme? Non c'è la granita questa volta, va bene, ma c'è sempre il silenzio.
Ad Alice, la mezza collisione naso di lei contro mento di lui fa quasi prendere un colpo.
"Ma che cazz.." Poi si rende conto che si tratta di Loris, e, di punto in bianco, il broncio lascia spazio al sorriso.
i capelli di Loris sono di un colore castano che al sole diventano quasi rossastri, cose che il buio della sera nasconde alla vista. Ha anche qualche lentiggine sul naso poche, dovute al sole anche quelle.
Fa sempre strano notare un dettaglio per la prima volta: la vista va allenata, non tutto è come appare, non tutto è come noi diamo per scontato che sia.

A cento chilometri da qui, settecento metri più vicini al cielo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora