Justin's point of view:
Il rumore assordante della sveglia mi fece svegliare in mal modo. Dopo tre tentativi riuscii a spegnerla e a realizzare di dover alzarmi, siccome il week end fosse finito.
Mi strofinai gli occhi svariate volte prima di aprirli completamente, poi mi alzai piano piano dal letto caldo e morbido.Scesi le scale per andare a fare colazione e i miei genitori non c'erano per via del lavoro, feci le cose con calma all'inizio non ricordando di dover andare a scuola, poi il calendario del mio cellulare mi ricordò che fosse un lunedì. Finii in fretta il latte e ritornai in camera per vestirmi e lavarmi i denti.
Finito tutto misi i libri e i quaderni delle materie che avrei affrontato in questo giorno orribile, chiusi lo zaino e uscii di casa.
L'aria autunnale soffiava sui miei capelli soffici e castani.
Siccome fossi in anticipo mi fermai a prendere le caramelle nel primo bar, aprii la porta e notai di essere uno dei primi clienti. "Cosa posso fare per te?" Chiese una figura femminile castana dagli occhi verdi. "Un pacchetto di caramelle alla menta." Dissi guardandomi attorno. Mi porse il pacchetto di caramelle, pagai ed uscii dal bar.
Mentre lo aprivo una mano mi toccò la spalla. Mi girai e davanti a me si presentò Celine con un sorriso stampato sul volto "Ciao Justin!" Subito mi si affiancò. "Ehi, vai a scuola?" Chiesi mentre guardavo a destra e a sinistra per attraversare la strada "Si, presumo anche te" disse guardando lo zaino colmo di roba.
"Esattamente, in quale scuola vai?"
"Vado alla High School, te?" rispose guardandomi.
Mi si illuminarono gli occhi "ma davvero? Andiamo nella stessa scuola allora! Non ti ho mai vista"
"Probabile che non ci siamo mai beccati, quella scuola è enorme. Comunque wow, potremmo fare la strada assieme se ti va. Diciamo che la faccio da sola dal primo anno." Replicò mentre alzava un braccio alla sua amica.
"Adesso ti presento Alice, la mia mogliore amica" disse andando verso di lei.Mi avvicinai alle due ragazze e porsi la mano ad Alice "piacere sono Jus.."
"So chi sei, sei Justin Bieber" disse sorridendomi mentre prendeva la mia mano, stringendola."Non mi sembra di aver mai fatto amicizia con te, come mi conosci?" Chiesi perplesso.
In effetti, essendo un ragazzo chiuso, non parlavo con molta gente all'infuori del mio migliore amico."Parlano molto di te in questa scuola, a primo impatto non si direbbe mai che tu sia un ragazzo timido, dall'aspetto intendo, però sei l'esatto contrario e diciamo che sei conosciuto per questo"
"Ah ma perfetto, sono conosciuto come il timido della scuola, direi magnifico" esclamai mettendomi le mani in tasca e guardandomi attorno.
"Non si direbbe neanche ora sinceramente, mi fa piacere che tu parla con me senza problemi" sorrise
"Magari si sente a suo agio con te" disse Celine ad Alice facendo spallucce. "Direi che sia così" sorrisi.Ci incamminammo tutti e tre verso la scuola mentre tutti mi fissavano. Sentivo dire -ha fatto amicizia quello sfigato?-.
"Justin, non ti fanno fastidio?" Chiese Celine con aria preoccupata. "No, non mi danno molto fastidio, alla fine basta che non mi bulleggino ed io sono apposto." Dissi sforzando un piccolo sorrisino.Dentro scuola non fecero altro che guardarmi tutti, di nuovo. Ma cosa c'è di male? Una persona non può fare amicizia anche se è timida? Anzi, meglio così.
La campanella che indicò l'inizio della prima pra suonò.
"Ora ho biologia, ci vediamo dopo all'uscita?" Chiesi a Celine standole il più attaccato possibile in modo che mi sentisse, date le condizioni del corridoio affollato e molto rumoroso.
"Sisi, appena suona mi metto vicino alla fontanella verde attaccata alle panchine" sorrise.
Salutai anche Alice e mi incamminai verso l'aula. Le prime tre ore non passavano mai, poi le ultime furono una passeggiata.
_________________________"Justin, sono qui!" Gridó mentre mi faceva cenno con il braccio.
"Eccoti finalmente, con tutte queste persone non riuscivo a trovarti" sbadigliai "dai andiamo" dissi facendole cenno di seguirmi.Mentre facevo spazio tra le persone per passare, mi prese il braccio, credo per non perdermi, e sentii una scossa lungo la schiena, piacevole e nuova per me. Mi girai per vedere il suo viso e mi sorrise, mentre ricambiai mi rigirai per tornare a far spazio.
Finalmente usciti dalla folla ci incamminammo verso casa e il tragitto fu lungo e silenzioso, nonostante le nostre case non fossero per niente lontane dalla scuola.
"Vabe, ehm, ci vediamo domani Justin, okay?" Sforzò un sorriso.
"Ah sei arrivata. Sisi ci vediamo domani. 7:30 in questo punto okay?" Sorrisi sistemandomi il ciuffo castano.
"Perfetto, a domani."Dopo ver pronunciato quelle parole si avvicinò per darmi un bacio sulla guancia. Di nuovo quella scossa alla schiena. Ma che mi stava succedendo?
_______________________Celine's point of view:
Finito di mangiare mi miso a fare i compiti. Non erano tanti, quindi dopo potevo benissimo continuare il mio libro "escape for you" che lasciai in sospeso prima dell'inizio della scuola.
Justin's point of view:
Entrai in casa e vidi mia madre aspettarmi in sala e non esitai a chiederle una spiegazione.
"Cosa stai facendo?" Chiesi avvicinandomi a lei lentamente."Devi dirmi qualcosa, Justin?" Si girò bruscamente verso la mia direzione con le braccia conserte e lo sguardo agghiacciante.
"Cosa dovrei dirti?" Mi grattai la fronte "sono andato a scuola, ho fatto biologia, due ore di matematica, due di educazione fisica e italiano poi sono tornato a casa" dissi ironicamente, con un sorrisino malizioso accennato sul viso, giusto per sdrammatizzare un po'.
"Non scherzare con me, sono venuta a saperlo Justin." Mise le mani lungo ai fianchi e il viso si addolcì un po'. "Un mese fa sei andato a quella festa, giusto? Si, giusto. Mi hanno confermato che sei stato te a organizzare quello scontro di pugilato nel bel mezzo della sala. Mi hai mentito." disse quasi singhiozzando
Non capivo di cosa stesse parlando, io dicevo di esser andato a quella festa, ma non ci sono andato seriamente, è impossibile che abbia scatenato io la rissa.
"Che diamine stai dicendo mamma! Io non ho organizzato proprio nulla. È stato quel coglione di Edward, che neanche conosci."
Edward era un nome inventato, neanche io conoscevo nessun ragazzo con quel nome, però lo inventai per non dirle di non essere andato alla festa.
"Non ci casco piu ormai" mi disse "sei in punizione, pure grave. Puoi uscire di casa solo per andare a scuola, non puoi vedere Celine oltre la scuola intesi?" Le ultime parole le urlò.
"Fai quel che vuoi, tanto, è ciò che fai sempre."
Mi allontanai da lei bruscamente e mi rinchiusi in camera fino a sera, non mangiai neanche, non avevo fame.
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HELLO PEOPLE!
Non frega a nessuno du questa fanfiction AH me ne faccio una ragione. Mi piace scrivere e ho intenzione di continuare a farlo.
Ho aggiornato dopo minimo cinque mesi, che cosa fantastica.
Non avevo ispirazione COME SEMPRE.
Ora ce l'ho e spero di aggiornare più velocemente.
Bye
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Trust
Fanfiction(fan fiction su Justin Bieber) Lui è un ragazzo introverso, misterioso, impassibile ed un po' irrascibile. Il passato gli ha cambiato completamente la vita, obbligato a partecipare ad un episodio raccapricciante. Dal ragazzo aperto con tutti diventa...